il telegiornale per gli imbecilli

penso che il telegiornale sia diseducativo, di cattivo gusto, e che dia una pessima informazione, sia esso della rai, di mediaset o di tv private minori.

alcuni esempi:

lancio pietre in autostrada : quando ne parlano creano emulazione
in menti bacate

il dolore della gente : sempre pronti ad intervistare chi ha subito un lutto od una tragedia

telenovele tipo cogne, omar ed erika: la cronaca dell'orrore minuto per minuto per non farci perdere proprio niente di niente, pure le notizie false

incidenti auto : è risaputo che ogni giorno muoiono in auto una 30 di persone solo in italia, o ci dicono tutti gli incidenti uno per uno
o basta, perchè spiattellarci la macchina spappolata solo perchè hanno le immagini da trasmettere

investimenti : quest'anno vanno di moda i pirati della strada, fino a pochi mesi fa forse non esistevano ?

ci sarebbe dell'altro ma mi fermo qui, in attesa di un telegiornale
educativo ed informativo in modo corretto (che non faranno mai)
ripenso a tutte le volte che hanno parlato di bin laden : è ancora in afghanistan , no l'hanno visto in pakistan, ha 10 sosia, si è fatto la plastica facciale, è morto per malattia, no per i bombardamenti,
è ricomparso a tora bora, no è fuggito via mare, è in somalia, no in centro america, potrebbe essere nello yemen, forse in iran

insomma VAFFANCULO ai tg, mi leggo le notizie su internet a fine serata e rileggero' le smentite tra qualche giorno, in attesa di un tg
serio

ciao

blade incazzato
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www.michaelschumacher.it/home.shtml

Brasile 31 marzo 2002 Interlagos
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Il telegiornale in sè non è un qualcosa di negativo...
E' il telegiornale-spettacolo,quello confezionato per fare audience e saziare la curiosità morbosa dei telespettatori che è criticabile.

Blade,in linea di principio concordo,ma se non ci fossero i giornali ed i telegiornali,come potremmo informarci su quello che avviene intorno a noi?

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"Nella vita esistono due tragedie.La prima è la mancata realizzazione di un intimo desiderio,la seconda è la sua realizzazione."

i telegiornali oramai son troppo montati, e spesso i giornalisti non hanno rispetto per chi "fa la notizia". Proprio stamattina ho visto in tv come inseguivano con insistenza la donna di Cogne, con domande veramente stupide e inutili. Per me è una mancanza di rispetto.
Ma d'altra parte,come ha detto loveme, in parte il tg dev'esserci... l'informazione sarebbe altrimenti impossibile, basta non credere a tutto quello che ci viene propinato. Di solito io seguo un paio di tg al giorno, ma trasmissioni come "Verissimo", o come gli "speciali" su certe reti, che vanno più a fondo (o inventano di più, il passo è breve) li evito sempre,mi irritano.

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insomma VAFFANCULO ai tg, mi leggo le notizie su internet a fine serata e rileggero' le smentite tra qualche giorno, in attesa di un tg
serio
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Non che su internet le notizie possano essere più veritiere

ciao

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insomma VAFFANCULO ai tg, mi leggo le notizie su internet a fine serata e rileggero' le smentite tra qualche giorno, in attesa di un tg
serio
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Non che su internet le notizie possano essere più veritiere

ciao







certo che no, ma almeno leggo quel che mi interessa leggere ed in breve tempo




blade
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www.michaelschumacher.it/home.shtml

Brasile 31 marzo 2002 Interlagos
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certo che no, ma almeno leggo quel che mi interessa leggere ed in breve tempo




blade
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si son d'accordissimo. E' più pratico in effetti

Quando il TG diventa un programma di "spettacolo" e ubbidisce alle leggi dell'audience, questi sono i risultati.
Non che la carta stampata sia da meno...
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Gran Cassiera Mentecatta - al momento sono
mandami un sms!

quando sai come funzionano hai già risolto in parte il problema della cattiva informazione.

Il tg ed i media in genere ci danno quello che vogliamo, attenzine, non quello che vuole Morena, Blade, Chiar@ o quello che voglio io, ma quello che vuole la maggioranza.

Più il media ti da quello che vuoi, più ne vuoi e se per ignoranza della materia o scarso spirito di osservazione non ti accorgi del meccanismo sei anche più indifeso contro la me*da che ti scaricano addosso.

Loro toccano i tasti più primitivi del cervello umano (eros e tanatos) infatti sesso e violenza sono le cose che tirano di più.

Il tg in particolare gioca sul secondo di questi tasti (tanatos = morte); tutti quando sentiamo raccontare una storia tragica veniamo toccati nel più antico ed inprescindibile dei nostri istinti l'istinto di sopravvivenza... anche se non avvertiamo il desiderio di metterci in salvo, il nostro cervello produce scariche elettriche e sostanza chimiche: questo altera il nostro stato di quiete e nella parabola discendente del fenomento da una sensazione di benessere...
Tutto questo movimento chimico produce dipendenza e assuefazione.
Con l'ausilio di immagini statiche e filmati il messaggio arriva in modo più efficace e rapido accelerando il momento in cui saremo assuefatti.

Con l'assuefazione giunge la necessita di cambiare stimolo; questo nonè un problema questo è l'anno dei pirati della strada, l'anno scorso era quello dei pedofili ecc...

concludendo qui la lunga e noiosa (magari poco chiara dissertazione) resta solo una domanda: perchè?

la risposta è una sola: soldi... gli spazi pubblicitari sulle reti maggiori costano una vagonata di soldi e negli orari prossimi al tg gli spazzi non hanno prezzo (infatti madiaset organizza alle volte dei baratti io ti do 30 sec alle 20.30 tu mi dai la tua collaborazione per allestire eventie spettacoli da qui al 2010)

non pensate questa sia la mia personale opinione (da maniaca con la paranoia del complotto oligarchico) questo è ciò che ti insegnano a fare quando studi sociologia dei consumi.

spero di avervi rallegrato la girnata



@ROSSA@

Pienamente d'accordo con @ROSSA@ che mi sembra abbia fatto una corretta analisi del fenomeno di come gli stimoli agiscono sul nostro cervello.
Avevo salvato tempo fa una cosa del genere che purtroppo adesso non ho sottomano, ma che mi riprometto di postare perchè era veramente interessante.

Tra l'altro spiegherebbe bene anche come gli italiani riescano facilmente a dimenticare episodi della loro storia recente che avrebbero dovuti farli riflettere....

Trovato quello che cercavo e ve lo posto……



Stimoli del cervello

Ogni immagine, ogni suono, ogni odore o suono che le nostre cellule recettive captano dall' ambiente circostante hanno un potere MODIFICATORE sulle cellule gangliali della corteccia cerebrale.
Questo capita perchè il cervello non è un organo a sè stante ma è direttamente interagente (in senso biunivoco) con i neuroni recettori posti negli occhi, nel naso, sulla pelle, ecc.
"Biunivoco" in quanto non solo i recettori modificano le connessioni neurali del cervello, ma queste ultime a loro volta MODIFICANO la percezione.

Se gli stimoli vengono presentati in modo continuativo e coercitivo, il cervello si adatta ad essi a tal punto che le successive percezioni delle cellule gangliari esterne non avranno un carattere di "indipendenza", ma saranno "guidate" dalle cellule cerebrali.

Ora, gli stimoli presentati in modo continuativo, provocano connessioni interneurali all'interno della corteccia (visiva, in questo caso) che, a lungo andare, si ripercuotono sul sistema limbico e nel cosiddetto "cervelletto", sedi della memoria.
Bisogna pensare al cervello come ad un sistema a RETE per capire il concetto, in cui ogni "nodo" della rete interagisce con gli altri.
Ne consegue che le successive percezioni (già di per sè "fallaci", in quanto noi percepiamo un piccolissimo spicchio di radiazioni) saranno in qualche modo "guidate" dal sistema limbico, dal cervelletto e dalle zone del lobo temporale preposte alla memoria e al pensiero logico-deduttivo.



Traete la vostre conclusioni.....

Le conclusioni da trarre, cari wsim e @rossa@, forse, troppo allegre non sono. Io però non voglio rassegnarmi e voglio continuare a pensare che per difendersi dall'aggressione mediatica e, per non subire passivamente i processi biochimici cerebrali che ne derivano, qualche strumento ci sia rimasto.
In questo senso, mi sembra che quello che ha scritto @rossa@ all'inizio del suo brillante post (che condivido) mi pare un po' la chiave di tutto: è la conoscenza del meccanismo che ci permette di decodificarlo, di smontarlo criticamente, di controllarlo.
L'importante, di fronte ai media, è non crederci, ha scritto tempo fa Umberto Eco; e ancora più importante, aggiungeva, è dirlo.
Mi rendo conto che non è semplice. L'unica fonte di informazione, purtroppo, per molti è la TV. Ma devo anche dire che questo, più che un'inellutabilità, quasi sempre mi sembra una comoda rinuncia, una forma di pigrizia mentale e, in definitiva, una colpa.
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Saluti
Marlowe