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Creare un forum su .it o .com , quale conviene?

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2003 23:06
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stavo leggendo vari siti dove gratuitamente si può creare un forum , ma la maggior parte erano .it quindi italiani e dicevano che se uno creandosi un forum deve rispettare delle regole e se non le rispetta veiene denunciato. Adesso volevo sapere se questo succede anche nei siti .com come freeforumzone. Voglio sapere se qui uno è libero di fare quello che vuole.
03/05/2003 13:41
 
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il regolamento lo stabiliscono i gestori

anche qui ce n'è uno,non dipende dal .it o dal .com
03/05/2003 13:55
 
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Si ma io parlavo proprio di leggi che mette lo stato italiano che sono molto severe , volevo sapere se avevano potere anche nei domini .com.
03/05/2003 14:04
 
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tecnicamente .it o .com non cambia nulla; il fatto è che il dominio .it può essere registrato solo da un cittadino italiano; per quel che riguarda le leggi in vigore sul servizio il riferimento è allo stato in cui il servizio di housing è collocato. I domini .it, mi sembra abbiano piccole limitazioni nei contenuti, ma non credo che queste piccole limitazioni (leggasi pedofilia ecc ecc) abbiano nulla a che fare con il tuo forum [SM=x39851]
03/05/2003 14:14
 
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Io so che vietano non solo la pedofilia , ma vietano anche di fare sesso virtuale , infatti c'era un periodo che avevano tolto tutti questi siti e i telefoni erotici. Il mio problema è questo , siccome in italia i ministri o chiunque sia sono sempre lunatici , ogni tanto ne inventano una , non vorrei , dopo aver creato un mio sito , vedermi disfare tutto.
03/05/2003 14:21
 
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Re:

Scritto da: Ver0 03/05/2003 14.21
Io so che vietano non solo la pedofilia , ma vietano anche di fare sesso virtuale , infatti c'era un periodo che avevano tolto tutti questi siti e i telefoni erotici. Il mio problema è questo , siccome in italia i ministri o chiunque sia sono sempre lunatici , ogni tanto ne inventano una , non vorrei , dopo aver creato un mio sito , vedermi disfare tutto.




Ognuno di noi è soggetto alla giurisdizione dello stato in cui risiede, quindi se sei residente in Italia devi attenerti alle leggi italiane, indipendentemente dal dominio .com o .it che usi ed indipendentemente da quale società hai registrato il dominio, italiana o estera.
Invece la società che detiene il server in cui è hostato il tuo dominio, dipende dalla giurisdizione della nazione in cui tale server risiede fisicamente.
Ad esempio se tu hai un dominio hostato su un server in Svezia allora la magistratura italiana deve fare richiesta a quella Svedese per ottenere informazioni particolari o per far rispettare determinate disposizioni, compreso il sequestro e la chiusura, e la magistratura svedese puo' accettale la richiesta soltanto se è compatibile con la propria legislazione in materia (quindi una doppia garanzia).

Dunque abbiamo detto che , essendo residente in italia sei soggetto alla legislazione italiana, e puoi fare tutto quello che in Italia è permesso compresa l'apertura di un sito pornografico di qualsiasi tipo, purchè rispetti tutte le restrizione previste dalla legislazione italiana in materia di pornografia.
E piu' precisamente è vietata la distribuzione e la fruizione, di materiale pornografico contenente immagini di minori e immagini di sesso con animali ed è obbligo dei gestori assicurarsi della maggiore età dei visitatori del sito.





03/05/2003 15:32
 
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Io cmq ho seguito un programma in tv dove dicevano che lo stato italiano non può fare nulla per i provaider(non so come si scrive) non italiani.
E poi faccio un piccolo raggionamento , se io voglio aprirmi un mega sexy shop in Olanda , completo di vetrine con prostitute (cosa che in Italia non si può fare) , posso farlo pur avendo la cittadinanza italiana , almeno credo.

[Modificato da Ver0 03/05/2003 15.47]

03/05/2003 15:46
 
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Re:

Scritto da: Ver0 03/05/2003 15.46
Io cmq ho seguito un programma in tv dove dicevano che lo stato italiano non può fare nulla per i provaider(non so come si scrive) non italiani.
E poi faccio un piccolo raggionamento , se io voglio aprirmi un mega sexy shop in Olanda , completo di vetrine con prostitute (cosa che in Italia non si può fare) , posso farlo pur avendo la cittadinanza italiana , almeno credo.

[Modificato da Ver0 03/05/2003 15.47]




Non è tanto vero, se tu hai un sito su un provider straniero che ospita materiale illegale per la legislazione di QUELLA nazione allora non vedo perche' quella nazione dovrebbe rifiutarsi di collaborare con la magistratura italiana , è suo interesse determinare in ogni caso l'identità di un soggetto che viola le sue leggi.
Questo succede per tutti i reati, nessuno escluso.
E' chiaro che e' molto piu' difficile operare poichè si ha a che fare con legislazioni differenti e tutti i cavilli legislativi e burocratici vengono enormemente ingigantiti , specie se si tratta di reati minori.

Nel caso da te citato (quello della vetrina con prostitute), se in Olanda questo fatto non costituisce reato non puoi essere perseguito dalla magistratura olandese.
Nè puoi esserlo da quella italiana (pur essendo reato in Italia) poichè il fatto non è avvenuto all'interno del territorio della Repubblica Italiana.





03/05/2003 16:18
 
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Re: Re:

Scritto da: roob 03/05/2003 15.32



Ognuno di noi è soggetto alla giurisdizione dello stato in cui risiede, quindi se sei residente in Italia devi attenerti alle leggi italiane, indipendentemente dal dominio .com o .it che usi ed indipendentemente da quale società hai registrato il dominio, italiana o estera.
Invece la società che detiene il server in cui è hostato il tuo dominio, dipende dalla giurisdizione della nazione in cui tale server risiede fisicamente.
Ad esempio se tu hai un dominio hostato su un server in Svezia allora la magistratura italiana deve fare richiesta a quella Svedese per ottenere informazioni particolari o per far rispettare determinate disposizioni, compreso il sequestro e la chiusura, e la magistratura svedese puo' accettale la richiesta soltanto se è compatibile con la propria legislazione in materia (quindi una doppia garanzia).

Dunque abbiamo detto che , essendo residente in italia sei soggetto alla legislazione italiana, e puoi fare tutto quello che in Italia è permesso compresa l'apertura di un sito pornografico di qualsiasi tipo, purchè rispetti tutte le restrizione previste dalla legislazione italiana in materia di pornografia.
E piu' precisamente è vietata la distribuzione e la fruizione, di materiale pornografico contenente immagini di minori e immagini di sesso con animali ed è obbligo dei gestori assicurarsi della maggiore età dei visitatori del sito.








Non è esatto se ad esempio tu compri una shell su un host svedese per farci girare un server radio non sei tenuto a pagare la SIAE (ovviamente pagando la tassa equivalente del paese in cui il server risiede, sempre SE tale tassa esiste). Le leggi italiane entrano in ballo se tu rendi utile a terzi, sotto la giurisdizione italiana, il servizio da te offerto; ma in modo indiretto ovvero tornando all'esempio della radio, se gli italiani la sentono direttamente collegandosi agli indirizzi del server in svezia va tutto bene, se io proprietario del server do il permesso a qualcuno soggetto alle leggi italiane di linkarsi alla mia radio e usarne i contenuti, il proprietario del server per offrire questo servizio è tenuto a mettersi in regola con le leggi del paese del soggetto linkante
03/05/2003 19:19
 
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Però non ho capito il dominio .com è un dominio europeo o cosa , quale leggi deve seguire , di quale stato .

03/05/2003 19:31
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: |Alex| 03/05/2003 19.19


Non è esatto se ad esempio tu compri una shell su un host svedese per farci girare un server radio non sei tenuto a pagare la SIAE (ovviamente pagando la tassa equivalente del paese in cui il server risiede, sempre SE tale tassa esiste). Le leggi italiane entrano in ballo se tu rendi utile a terzi, sotto la giurisdizione italiana, il servizio da te offerto; ma in modo indiretto ovvero tornando all'esempio della radio, se gli italiani la sentono direttamente collegandosi agli indirizzi del server in svezia va tutto bene, se io proprietario del server do il permesso a qualcuno soggetto alle leggi italiane di linkarsi alla mia radio e usarne i contenuti, il proprietario del server per offrire questo servizio è tenuto a mettersi in regola con le leggi del paese del soggetto linkante



Ma ke dici ? Io posso collegarmi a qualsiai radio, il problema semmai puo esistere per chi gestisce il servizio !


03/05/2003 20:26
 
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Re:

Scritto da: Ver0 03/05/2003 19.31
Però non ho capito il dominio .com è un dominio europeo o cosa , quale leggi deve seguire , di quale stato .





se la società che ti affitta l'hosting e' olandese allora il tuo sito si troverà su un server fisicamente posto in Olanda quindi il tuo sito dovrà essere conforme alla legislazione olandese in materia.
Se tu fai un sito in Italia in cui ad esempio organizzi incontri a pagamento fra clienti e prostitute e ricevi una percentuale sugli affari conclusi, allora sei passibile di arresto per sfruttamento ed induzione alla prostituzione (come è recentemente successo).
Se pero' lo stesso sito lo fai in Olanda, e gli incontri fra clienti e prostitute si effettuano al di fuori del territorio della Repubblica Italiana allora non commetti reato per la legge Italiana perchè i fatti avvengono AL DI FUORI della giurisdizione di competenza della magistratura italiana, e sono soggetti unicamente alla giurisdizione del paese in cui tale reato viene fisicamente perpetrato.

Facciamo un altro esempio, se io in un forum inglese insulto un cittadino russo allora il reato viene commesso in Italia poichè io vi sono residente, per la parte lesa pero' il reato viene percepito come commesso in Russia, poichè è là che vanno effettivamente a colpire i miei insulti (insomma come lanciare un missile da Roma a Mosca [SM=x39897]).
Teoricamente la Russia potrebbe anche chiedere la mia estradizione, dubito pero' che l'Italia la concederebbe per cosi' poco, al massimo potrei essere processato in Italia per questo reato. Bisogna anche vedere quali sono gli accordi di estradizione fra i vari paesi.

Per semplificarti la vita ti consiglierei di fare tutto in Italia (registrazione, gestione e affitto del server) cosi' almeno sai che sei unicamente sottoposto alla legislazione italiana.

Se invece devi fare qualcosa che in Italia puo' essere considerato illegale allora ti conviene informarti seriamente presso uno studio legale magari specializzato in questo settore onde evitare in futuro spiacevoli sorprese.

Per aprire un sito .com bastano anche un paio d'ore, devi dare solo i tuoi dati angrafici e il codice fiscale, successivamente invierai al tuo registrar (la società che registra il nome del sito e che ti fornisce lo spazio su cui esso risiede) tramite posta il contratto scritto e firmato.

Puoi possedere quanti siti .com vuoi, se invece vuoi un sito .it allora ne puoi possedere solo 1 come persona fisica, a meno che tu non sia in possesso di partita iva in qual caso ne puoi possedere quanti ne vuoi.

Inoltre prima di acquistare il sito e il dominio puoi anche chiedere all'azienda fornistrice dello spazio hosting se ci sono limitazioni particolari per il tipo di sito da ospitare (alcune non permettono siti porno ).






03/05/2003 21:08
 
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Adesso mi viene un dubbio , ma i 166 e i 144 che ci sono in italia sono sempre di proprietà di una persona , che a sua volta mette delle ragazze , non è illegale???
Secondo i ragionamenti che avete fatto dovrebbero essere illegali eppure non lo sono.
03/05/2003 22:09
 
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Re:

Scritto da: Ver0 03/05/2003 22.09
Adesso mi viene un dubbio , ma i 166 e i 144 che ci sono in italia sono sempre di proprietà di una persona , che a sua volta mette delle ragazze , non è illegale???
Secondo i ragionamenti che avete fatto dovrebbero essere illegali eppure non lo sono.



nelle linee erotiche 144 e 166 non si fa del sesso a pagamento, ma si parla semplicemente, e questo non è un reato.
Se ci sono stati dei problemi con questo tipo di servizi cio' e' dovuto piuttosto ai costi esorbitanti che questi servizi erotici comportano ed alle modalità di accesso da parte dei minori al di fuori di un adeguato controllo da parte dei genitori che spesso si trovavano a pagare bollette di svariati milioni.
Ragion per cui i servizi strettamente erotici del 144 sono stati disabilitati di default da parte dei gestori telefonici ed è necessario richiedere espressamente l'abilitazione per poter effettuare una chiamata al 144 tramite il proprio telefono.
Per non penalizzare gli altri servizi non erotici allora, è stato creato il 166 che a differenza del 144 è abilitato di default alla chiamata. In realtà poi i servizi erotici sono passati con disinvoltura dal 144 al 166 ( mostrando un atteggiamento di facciata piu' casto e dichiarando di non essere prevalentemente erotici e fruibili anche ai minori) .
Per quelle restanti linee erotiche che non potevano in ogni modo fare a meno di dichiararsi tali allora non e' rimasto che optare per le compagnie telefoniche estere.
Basta affittare un numero a pagamento in una compagnia telefonica della Martinica o di Guadalupe , piccoli stati delle Antille, ed ecco cosi' che il gatto uscito dalla porta rientra dalla finestra.



03/05/2003 23:06
 
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