scuola: riforma inglese

La riforma scolastica del governo britannico vuole personalizzare l'educazione sulle capacità degli studenti e non sull'anagrafe
Gran Bretagna, ragazzi in classe per intelligenza e non per età
Tra le novità più importanti: gli esami per la maturità
potranno essere sostenuti tra i 14 e i 19 anni


LONDRA - Ciò che conta è l'intelligenza, non l'età. Per questo in un futuro non molto lontano gli studenti delle scuole superiori britanniche potrebbero essere raggruppati in classe non più secondo la loro data di nascita, ma in base alle loro capacità. E' questa la proposta principale contenuta in un rapporto di 100 pagine messo a punto da un gruppo di lavoro governativo in vista della più profonda riforma del settore dell'istruzione mai attuata nel Regno Unito dagli anni Settanta.

"Nel sistema proposto - si legge nel rapporto, come riferisce oggi il Times -, il sapere verrà organizzato secondo il livello di apprendimento piuttosto che in base all'età dello studente". Si tratta di una vera e propria rivoluzione, ideata per rendere più efficace ed efficiente il sistema d'insegnamento.

E il governo ha già appoggiato al 100 per cento la proposta. Per il sottosegretario all'Istruzione David Miliband, infatti, il nuovo sistema è volto a "personalizzare l'istruzione a seconda dei bisogni dei giovani".

Il rapporto è stato ordinato dal governo la scorsa primavera e costituirà la base del progetto di riforma che prevede tra l'altro un nuovo meccanismo di valutazione degli studenti. Nei prossimi anni, infatti, gli attuali esami di maturità - i cosiddetti GCSE ed A Level - verrebbero sostituiti con un unico diploma.
Questo nuovo titolo, che dovrebbe essere introdotto entro il 2011, avrà quattro livelli di difficoltà - si legge nel rapporto - e non sarà legato ad un'età particolare (i 16 anni di oggi) ma potranno sostenerlo tutti i ragazzi tra i 14 e i 19 anni.

Secondo Mike Tomlinson, ex capo ispettore delle scuole d'Inghilterra e autore del rapporto, l'attuale sistema tende a creare un divario in classe tra gli studenti che non riescono a tenere il passo con i loro coetanei e gli studenti che invece non sono abbastanza stimolati.

Questi ultimi potrebbero fare di più, ma sono costretti loro malgrado ad andare più piano proprio a causa di quella "percentuale di studenti che non riesce a seguire il ritmo delle lezioni".

Secondo il sistema proposto, sottolinea quindi il Times, i 14/enni più bravi saranno incoraggiati a studiare insieme a studenti più vecchi - cioè che frequentano le classi più avanzate -, mentre coloro che non riusciranno a raggiungere il livello previsto entro una certa età avranno più tempo per farlo studiando insieme a studenti più giovani.

Tomlinson pubblicherà il suo rapporto definitivo il prossimo autunno, ma già una parte dell'opinione pubblica britannica lo ha criticato sottolineando che le sue proposte non fanno nulla per ridurre il peso dello Stato nel sistema. "La scuola è come un'orchestra - scrive il Times in un commento - Suona peggio con un nuovo direttore al giorno ed un critico musicale dietro ogni sedia".


(18 febbraio 2004)

se un bambino di 14 anni è capace a dimostrare di essere maturo, che mi si presenti...

questa riforma mi fa dire solo: mah.

se ho ben capito nella scuola inglese si vorrebbe introdurre la doppia promozione ovverossia la possibilità di raggiungere piu' velocemente la fine del percorso scolastico intrapreso.
Non sono aprioristicamente a sfavore di questa possibilità, ma credo che sia di difficile realizzazione pratica.
Lasciamo perdere lo stupido concetto di "maturità" a cui ci hanno abituato i nostri insegnanti.
Probabilmente si tratta di un residuato di cultura Collodiana misto cattolica per cui farebbe un po' senso dire chiaramente che si va a scuola solo per apprendere delle nozioni e bisogna metterci dentro anche un po' di ideologia spicciola magari condita con una dose di moralismo.
Si va a scuola per apprendere delle nozioni, la "maturità" viene soltanto dopo con le effettive esperienze di vita, sempre ammesso che esista la maturità.
Secondo me sarebbe + pratico dividere il programma scolastico in due sezioni. Una obbligatoria di base, e l'altra opzionale.
Gli studenti meno volenterosi si concentrerebbero sul programma di base mentre quelli piu' bravi potrebbero ampliare le loro conoscenze includendo altre materie opzionali nel loro percorso scolastico.
Ad esempio uno studente di Liceo Scientifico particolarmente brillante potrebbe decidere di aggiungere alcune materie di tipo umanistico (come il greco) e quindi potrebbe trovarsi alla fine con un doppio diploma (Classico e Scientifico).
Oppure potrebbe inserire una lingua straniera aggiuntiva (che non fa mai male) oppure approfondire le conoscenze in ambito tecnico -scientifico o giuridico-economico.
Questa soluzione avrebbe il vantaggio di non far cambiare continuamente il gruppo della classe e di condividere con gli altri compagni l'intero percorso scolastico fino alla fine.
Anche dal punto di vista organizzativo sarebbe semplice poichè basterebbe dedicare 1 giorno alla settimana alle materie opzionali mentre gli studenti meno brillanti potrebbero fare nelle stesse ore delle ripetizioni aggiuntive .
Ovviamente alla fine del percorso di studi si terrebbe conto di questo maggiore impegno di alcuni con una votazione adeguata.
Inoltre si potrebbe prevedere un eventuale anno integrativo per quelli che non avendo potuto o voluto impegnarsi di piu' negli anni precedenti volessero farlo in extremis.

insomma qui a berluska o moratti(nn so chi la proposta) glielo appoggio solo un po insomma se un 16 ha piu maturita e intelligenza(l'intelligenza è una cosa innata)di un 19enne ben venga che vada avanti!è un discorso filonazista ok!ma anche in natura è cosi!per milioni di anni la vita ha sempre fatta selezione!per forza,per astuzia, per salute!io appoggio in parte!

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Scritto da: LaFouineFARC-EP 21/02/2004 10.57
insomma qui a berluska o moratti(nn so chi la proposta) glielo appoggio solo un po insomma se un 16 ha piu maturita e intelligenza(l'intelligenza è una cosa innata)di un 19enne ben venga che vada avanti!è un discorso filonazista ok!ma anche in natura è cosi!per milioni di anni la vita ha sempre fatta selezione!per forza,per astuzia, per salute!io appoggio in parte!

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non solo, ma la selezione spesso prevede anche altri parametri come la serietà, l'affidabilità, la stabilità e continuità nei rapporti, e perfino la simpatia e la tenerezza talvolta. Quindi non diamo troppa enfasi solo ad alcune cose.
D'altro canto poi , i casi di persone poco intelligenti (o quantomeno poco colte) che purtuttavia hanno avuto successo nella vita sono molti ed evidenti ; quindi la vera selezione non è quella.

la simpatia....vi è mai capitato di lavorare come muli(a scuola)e ricevere lo stesso trattamento del cocchino di turno!

Secondo me nella scuola non è importante solo quello che si studia e si impara, ma anche la vita sociale, che è l'iniziazione di un individuo al mondo in generale (e non solo del lavoro). Per questo ritengo importante che un ragazzo di 14 anni, per quanto bravo sia, continui a frequentare suoi coetanei che possono avere un modo di ragionare, di vivere, hobby e passioni simili alle sue, piuttosto che stia molte ore al giorno a contatto solo con 19enni.

Poi è vero che una persona che ha determinate potenzialità, magari maggiori di altri, vada seguita in modo particolare (che ne so, corsi pomeridiani, lezioni integrative, vedete un po' voi: non sono un tecnico dell'educazione!). Basta che ora non senta parlare di classi delle stessa età differenziate per bravura: sono cose che fanno parte del nostro passato e che fortunatamente abbiamo superato.