Un soldato parte per la guerra. Talvolta torna, talvolta no. Oppure ritorna, ma non è più lo stesso.
Non desiderare la donna d'altri (dal 25 marzo al cinema), il film di Susanne Bier prodotto da Lars Von Trier, con Connie Nielsen ('Il gladiatore') e Ulrich Thomsen ('Festen'), racconta il ritorno a casa di un soldato danese dall'Afghanistan.
Michael (Ulrich Thomsen) è partito per una missione lasciando la bella moglie Sarah (Connie Nielsen) e le figlie. Quando il suo elicottero viene abbattuto tutti lo credono morto, anche suo fratello minore Jannik, uno scapestrato appena uscito di prigione e con il vizio del bere, che si scopre improvvisamente responsabile e si occupa della vedova e delle bambine.
Una storia importante da raccontare
''Quando ho letto la sceneggiatura ho capito subito che fosse una storia importante da raccontare – ha detto Ulrich Thomsen a Roma – Se parli con un soldato che parte per il fronte e hai occasione di parlarci di nuovo quando torna risulta palese come sia profondamente cambiato. La Danimarca con l'intervento in Afghanistan è tornata in guerra per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale e io trovo che sia importante mostrare, anche se con una storia di finzione, cosa è la guerra e cosa può provocare negli uomini''.
''Io vivo negli Stati Uniti e ho un amico, molto caro, che ha partecipato alla prima Guerra del Golfo - ha aggiunto Connie Nielsen - Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo film gli ho chiesto di raccontarmi la sua esperienza e nonostante siamo molto vicini, non ci è riuscito''.
L'amore contro la guerra
Michael è tornato completamente diverso, violento con le figlie, insofferente verso tutto. Sarah, che si era appoggiata a Jannik quando lo credeva morto, torna a chiedere aiuto al cognato.
''Nella prima versione della sceneggiatura il triangolo amoroso era molto più esplicito e a me piaceva perché dimostrava l'umanità di questa donna e capivo come per lei fosse naturale attaccarsi al fratello. Mentre giravamo però, la regista non aveva ancora deciso come sarebbe andata a finire, se io poi alla fine sarei stata con mio marito o, dopo il suo attacco di violenza, me ne sarei andata col fratello. Quello che ho apprezzato molto in Susanne Bier è che non ha in alcun modo presentato una famiglia idealizzata''.
Dalla Danimarca al set di Ridley Scott
Entrambi attori danesi con film hollywodiani alle spalle, i due protagonisti di 'Non desiderare la donna d'altri' hanno parlato della loro esperienza sui set di Ridley Scott, 'Il gladiatore' e 'Kingdom of Heaven'. ''Tutti i giorni ci trovavamo al mattino, senza trucco nè costumi, con Ridley Scott nello spazio in cui avremmo girato ma senza set – ha raccontato l'attrice - Dopo aver fatto le prove insieme, noi andavamo a prepararci e lui decideva come avrebbe girato il film. Una consuetudine che poi ho ritrovato sul set digitale a basso costo di Susanne Bier''.
''Su un set come quello di 'Kingdom of Heaven' c'è molto da aspettare – ha invece raccontato Ulrich Thomsen – ma è stata un'esperienza fantastica: un circo incredibile fatto di cavalli, di comparse, di una Gerusalemme costruita da zero. Questa visione mi ha fatto nascere un grande rispetto per il mestiere e la convinzione che ogni film dovrebbe avere la sua opportunità di essere visto dal pubblico''.