La Keys protagonista di un film
Alicia Keys debutterà sul grande schermo in un film, prodotto dal premio Oscar Halle Berry, che narra la vita della pianista prodigio Philippa Schuyler. Protagonista d'eccezione nel mondo della musica soul, la Keys da tempo desiderava tentare la via del cinema. Una fonte vicino alla cantante ha dichiarato: “Alicia è molto onorata di esser stata contattata e scelta da un’attrice come Halle Berry".
Di Alicia Keys molti ricorderanno lo straordinario debutto nel mondo della canzone. Solo un paio di anni fa, la regina del soul, si affacciò sulla scena internazionale con l'album "Song in A Minor". Il disco superò i 10 milioni di copie vendute nel mondo e Alicia vinse ben 5 Grammy, tutti in una volta. L'album l'ha consacrata subito come la più bella voce soul della nuova generazione, sebbene la Keys non abbia solo doti da interprete. Oltre ad essere autrice di gran parte del proprio repertorio, la Keys ha avuto ed ha ilmerito di saper unire i sapori del soul classico ai suoni e ai timbri attuali, un passo oltre le mode imposte dalla musica nera in questi anni.
Cosa avrà spinto una cantante e musicista di talento simile a desiderare di sfondare nel cinema? "La passione di Alicia è la musica, ma vuole usare il suo talento anche per altre aree artistiche” dice un collaboratore dell'artista, che di recente ha anche firmato un contratto con l'editore G.P. Putnam´s Sons per pubblicare due libri: "Songbook" e "The Diary of Alicia Keys".
Stregata da Hollywood, la cantante americana è stata accolta a braccia aperte. Scelta e voluta da Halle Berry (che produce il film e detiene i diritti della storia) la Keys interpreterà la pianista Philippa Schuyler in un film tratto da un libro del 1995, "Composition in black and white".
Musicista prodigio realmente esistita, Philippa Schuyler nacque nel 1931 da padre nero e madre bianca e proprio come Alicia cominciò a suonare il piano a soli 4 anni. Suonò alla Carnegie Hall all'età di 13 anni e poi in tutto il mondo, raggiungendo il successo internazionale. Nonostante il talento e il successo internazionale, la Schuyler non fu mai accettata dall'America "bianca". Figlia di George Schuyler, un celebre e bravo giornalista, e Josephine Cogdell, scrittrice bianca, anche Philippa decise di dedicarsi alla scrittura e al reportage. E morì proprio durante un viaggio di lavoro, nel 1967 in Vietnam.