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La fede religiosa ci aiuta nella vita quotidiana. Lo sa bene chi frequenta abitualmente una chiesa o chi è costante nella preghiera o nella meditazione. Ora però arriva una conferma anche dalla scienza: la fede aiuta a combattere gli impulsi autodistruttvi che si nascondono in ciascuno di noi e addirittura è un elemento che contribuisce al recupero di chi è affetto da alcune patologie psichiche.
La fede che ci aiuta
Argina gli istinti autodistruttivi
Abbiate fede e vivrete meglio. Il messaggio non viene dal libro di catechismo di qualche anziano e pio frate, ma è il risultato scientifico di una serie di studi e ricerche compiuti da psichiatri e psicologi. Secondo questi studi, infatti, la fede religiosa funzionerebbe da elemento di contenimento alle spinte verso l'autodistruttività che giacciono nel profondo del nostro subconscio e che caratterizzano molte patologie psichiche.
La religione sarebbe quindi di grande aiuto anche nella cura di varie patologie. "Abbiamo osservato su numerosi pazienti", ha detto lo psichiatra Amato Amati dell'università di Catanzaro, "come la fede religiosa riesca a contenere la spinta autodistruttiva del malato". E' il caso, ad esempio, delle forme di depressione grave con soggetti ad alto rischio di suicidio. Nei pazienti che affermano di avere una profonda fede si è osservata una maggiore capacità di vincere i pensieri autolesionisti.
I maggiori rischi per questi pazienti vengono non tanto dal suicidio premeditato, quanto dall'impulso autolesionista improvviso. E' proprio in questi casi che la fede religiosa interviene funzionando come una sorta di argine interno che riesce ad avere la meglio sulla patologia. La religiosità infatti offre alla persona un messaggio di speranza e di pacificazione, in cui lo sguardo dell'uomo è chiamato a sollevarsi dalle vicende della vita quotidiana per rivolgersi a un ordine superiore delle cose, più complesso e rasserenante.
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26/03/2005 01:28 |
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