CASALECCHIO DI RENO (Bologna), 11 dicembre 2005 - E' stata un vera festa, gli scettici questa volta hanno avuto torto. L'All Star Game 2005 è stato un grande spettacolo: privi della classica sfida Italia-Resto del mondo, e il rammarico comunque c'è, la giornata è stato uno splendido happening dei canestri: nessun tifo e nessun fischio agli avversari, applausi per tutti, giocatori che non hanno lesinato pose per foto e autografi persino a partita in corso, e qualcuno più felice di altri. Si tratta dei componenti dell'Ail, allenata da Repesa e Lardo, che ha vinto 112-101, di Pervis Pasco, re delle schiacciate, di Dante Calabria che si è aggiudicato il concorso del tiro da tre punti e di Carlton Myers che a sorpresa è stato eletto mvp della partita.
E' uno strano mix quello assemblato nelle due formazioni: qualche giovane in forte ascesa (Bargnani, Belinelli e Datome), poche stelle conclamate (Greer su tutti) e anche qualche elemento stagionato (Calabria, Stewart, Williams) con il condimento della ciliegina Myers, ripescato dalla B-1 di Pesaro e passato alla prova del PalaMalaguti in maniera più anonima di quanto non ci si potesse aspettare salvo poi venire eletto miglior giocatore e coronare così la sua giornata da invitato speciale. Non possono invece passare inosservate alcune assenze di primo piano: dal top scorer del campionato alla coppia d'assi di Roma Bodiroga-Hawkins, fino a Blair, che in una festa simile avrebbe potuto seminare simpatia e raccogliere entusiasmo anche lontano da Milano.
Il primo quarto vive sull'equilibrio con Nicholas che prevale nel duello tra ex capocannonieri con Myers e Bargnani che non si fa pregare per diventare il "go to guy", il leader offensivo dei suoi per il 29-26 del 10'. La differenza arriva nel secondo periodo, non tanto per i meriti della Quadrifoglio Vita quanto per la differenza dell'approccio difensivo perché sarà anche un match esibizione però non si vive solo d'attacco. Bulleri muove la palla che è una bellezza, innescando a turno i compagni mentre per l'Ail Stewart prova a fare pentole (10 punti) e coperchi (7 rimbalzi): all'intervallo 63-47 con il 67 a 48 nella percentuale da 2 che spiega molto del divario. Secondo tempo ed è tutta un'altra storia con Yarbrough che si mette in spalla i compagni dell'Ail e li porta addirittura al sorpasso sull'82-80 prima di andare all'ultimo miniriposo sotto di 1 (83-84).
L'ultimo periodo è basket vero, o quasi: Morandais segna ripetutamente, Nicholas prova a stargli a ruota senza però il sostegno dei compagni. Il margine si dilata e l'Ail dilaga fino al 112-101 finale. Il momento più emozionante è stato comunque quello della gara delle schiacciate, novità assoluta per l'Italia, ma che in America fu resa famosa dal grande Julius Erving prima e da Michael Jordan dopo e che in Europa vide il compianto Conrad McRae segnare saltando attraverso un cerchio infuocato. Al PalaMalaguti tutto più sobrio, ma ovazione per il 25enne della Florida Pervis Pasco. Il centro della Navigo.it Teramo, un emergente che ha giocato persino in Qatar, ha fatto esplodere il pubblico schiacciando dopo avere scavalcato in volo Drew Nicholas, accucciato vicino a canestro: sembrava tutto improvvisato, con tanto di siparietto di Nicholas che perplesso si prestava al ruolo di spalle, e per lui arrivava un 10 unanime dalla giuria capitanata da Chris McNealy. E tanti applausi anche per Calabria che ha vinto nettamente la finale delle triple contro il bolognese Marco Belinelli e ha così aggiunto il suo nome nell'albo d'oro a quello di Jack Galanda.
Il bilancio lo fa il presidente della Legabasket Enrico Prandi. Il padrone di casa ha messo l'accento sull'indubbio successo di pubblico (tutto esaurito in prevendita, 8400 spettatori) per un evento organizzato in fretta, ha minimizzato le polemiche con la Lottomatica per la mancata organizzazione a Roma ("Non capisco, a inizio stagione ci avevano addirittura chiesto di poter giocare loro anziché la Nazionale contro la selezione di Lega") e poi ha fatto il punto sullo scontro con la Fip: "Siamo sempre pronti a mediare nel rispetto dei ruoli e non possiamo accettare che il nostro ruolo di rappresentanti dell'attività professionistica non venga riconosciuto. Intanto continuiamo il nostro studio di fattibilità di un campionato indipendente". Una posizione di forte equilibrismo per rappresentare una Lega con più anime, quella moderata (Milano per esempio) e una meno propensa alle mediazioni (le bolognesi, Siena, Treviso e, soprattutto, Napoli che si dice pronta a dare battaglia contro ogni genere di compromessi).