Siena spietato, Torino ko
Una doppietta di Frick permette ai senesi di vincere di nuovo in trasferta. Il gol di Muzzi non riapre la partita, inutile assalto granata nella ripresa
Un Siena sempre più formato trasferta: dopo il debutto vincente a Verona con il Chievo, la squadra di Beretta espugna anche Torino e può esultare per tre punti pesantissimi (guarda la sintesi). Fa ancora più festa Mario Frick: doppietta importante, che conferma l’ottima forma dopo il gol alla Roma. Piange, invece, il Toro: perdere in casa non piace a nessuno, perdere due volte contro una squadra bianconera (solo tre giorni fa il ko ad Udine) non fa sorridere i tifosi granata orfani del derby. La squadra di Zaccheroni cade ancora e deve di nuovo recriminare per un grave errore del suo portiere Abbiati: se il Torino non ha completato la rimonta nella ripresa, dopo il gol della speranza di Muzzi, certamente una causa è da cercare in quel 0-2 regalato ai senesi dall’ex numero uno juventino.
LA GARA - Le sorprese non mancano nelle due formazioni titolari. Zaccheroni lascia in panca Rosina ed Abbruscato e rispolvera un 4-4-2 con Stellone e Muzzi in avanti. Beretta non schiera Chiesa e Bogdani, ma lancia la coppia Frick-Locatelli. Mossa azzeccata per l’allenatore bianconero perché Frick è una spina costante nel molle fianco della difesa granata e sulla fascia sinistra Candela e Molinaro fanno la differenza. Già dopo 4 minuti quest’ultimo trova un buco enorme nell’area del Toro, ci si infila e serve la palla perfetta per Frick. Colpo sotto e 0-1 che gela l’Olimpico. I granata provano a rialzarsi (esce Stellone per infortunio ed entra Rosina), ma la manovra è lenta ed incerta.
Il Siena controlla benissimo, aggredisce gli spazi e al 35’ raddoppia. Sempre Frick, sempre difesa del Toro immobile sul contropiede finalizzato dall’ex Vergassola, ma soprattutto clamoroso errore di Abbiati. Il portiere ex Juve non trattiene il debole tiro del senese e come un falco l’attaccante del Liechtenstein firma il facile 0-2. Tutto finito? No, perché il generoso Muzzi mostra l’antico cuore granata e cinque minuti dopo riapre la partita. Dal vertice sinistro finta il passaggio ingannando la difesa bianconera e lascia partire un bel tiro a girare che ridà ossigeno ai padroni di casa.
La ripresa si gioca sempre su ritmi intensi, ma il Siena ha speso troppo e lascia spazio al Torino. Rosina e Fiore sono scatenati sulla fascia sinistra, ma spesso sono abbandonati (ed accerchiati dagli avversari) per poter concretizzare il pareggio. Si gioca ad un solo centrocampo, ma Portanova è un gladiatore e Manninger è attento a sventare gli unici due veri pericoli sui tiri di Fiore al 9’ e di Barone al 32’. Il Toro attacca a testa bassa, costruisce tanto, ma non trova il pareggio in extremis come al debutto con il Parma. La lezione è cara e servirà ad Abbiati e compagni: gli errori in serie A si pagano subito e pesantemente. Discorso diverso per il Siena: giocando così compatti e concentrati, il campionato regalerà le giuste soddisfazioni.
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