Distretto di polizia, al X Tuscolano
arriva il commissario Dapporto
"Sarò un ispettore più esperto in un ambiente di giovani"
Memphis: "Siamo una grande famiglia, dentro e fuori la fiction"
ROMA - Si chiama Marcello Fontana ed è il nuovo commissario del X Tuscolano di Roma. Ovvero il commissariato più famoso della tv, quello intorno al quale ruotano le vicende di Distretto di polizia. Marcello Fontana ha il volto di Massimo Dapporto: sarà lui a raccogliere l'eredità, non proprio leggera, di Giorgio Tirabassi, il commissario Roberto Ardenzi, che nell'ultima puntata della sesta serie ha annunciato l'uscita di scena, accettando - per fiction, s'intende - un incarico all'antimafia. Dapporto, visto di recente nei panni di Giovanni Falcone per la miniserie di RaiUno dedicata al magistrato ucciso dalla mafia, ha annunciato il suo ingresso in una delle serie più popolari della tv in diretta a Buon pomeriggio, il contenitore di Canale 5 condotto da Maurizio Costanzo. Le riprese, ha anticipato, cominceranno a metà gennaio e andranno avanti fino a settembre.
Smentite, dunque, le voci che davano per "papabile" l'attore Flavio Insinna, così come accennato dal vicepresidente Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. Trent'anni di carriera, collaborazioni con alcuni dei più prestigiosi autori italiani, da Ettore Scola a Francesco Maselli, da Francesca Archibugi a Carlo Lizzani, Dapporto nel 2002 aveva già vestito i panni del capo della squadra mobile di Genova nella serie di Canale 5 Il commissario. In Distretto di polizia, dice, "sarò un commissario più esperto in un ambiente di giovani, farò valere la mia esperienza. L'eredità di Tirabassi e Ricky Memphis non è facile, perché entrambi hanno interpretato personaggi, come l'ispettore Ardenzi e l'ispettore Belli, molto amati dal pubblico".
E a proposito di personaggi amati dal pubblico, siparietto in diretta a Buon pomeriggio. Ricky Memphis, indimenticato ispettore Mauro Belli, è intervenuto telefonicamente nel corso del programma condotto da Costanzo. "Allora non sei morto?", ha scherzato Dapporto, riferendosi alla misteriosa scomparsa dell'ispettore che ha gettato nella disperazione i fan della serie. "Distretto - ha aggiunto Memphis - è una grande famiglia, dentro e fuori la fiction".
Memphis ha sempre escluso, anche di recente, un suo ritorno per la settima serie. Ma il suo è un "no" non troppo convinto. Il produttore di Distretto, Pietro Valsecchi aveva precisato qualche settimana fa che "la storia di Mauro Belli non è chiusa", ricordando che la puntata con l'assassinio dell'ispettore Belli, lo scorso 3 ottobre, aveva inchiodato davanti al piccolo schermo oltre 8 milioni di spettatori. Da quel giorno, valanga di fax e e-mail di protesta dei fan.
Ma il finale è aperto. D'altronde, chi ha visto l'ultima puntata della sesta serie, ricorderà quei due misteriosi uomini che, mentre Belli sta per essere operato d'urgenza, si informano sulle sue condizioni di salute e soprattutto ricordano al chirurgo che, comunque vada l'intervento, Belli dovrà essere dato per morto. Per ora, Memphis si dedica al suo secondo ristorante, appena aperto nel quartiere Prati, a Roma. E alle riprese di Milano-Palerno: il ritorno, il sequel, a undici anni di distanza, del film Milano-Palermo sola andata che, all'epoca, conquistò i botteghini con un incasso di 5 miliardi di lire.
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