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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: g 11/10/2006 17.34
Ne ho 6:
3 cagnoni e 3 gatti
Che megalomane, persino Noè li prendeva a due a due massimo.
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11/10/2006 17:39 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: sealing 11/10/2006 17.39
Che megalomane, persino Noè li prendeva a due a due massimo.
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11/10/2006 17:42 |
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Scritto da: Gugovaz 11/10/2006 15.53
in padella con molto olio e aceto ed aromi vari
altri invece la intendono saltata nel sugo rosso
a tua scelta...
ah quella che io ho sempre chiamato puccetta!
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
11/10/2006 18:07 |
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Oggi petto di tacchino e salsiccia cotti insieme a funghi e cipolla
E solita razione di radicchio e cetrioli con olio, aceto e aceto balsamico
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11/10/2006 18:38 |
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11/10/2006 20:38 |
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Scritto da: Propaganda 11/10/2006 20.38
Cazzo, ma sei na vecchia!!!
Non hai tatto, potresti dire anziana no ?
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11/10/2006 20:51 |
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mi sa che la mia mamma oggi mi ha fatto i pizzoccheri...e vi garantisco che preparati da una calabrese sono quasi più buoni di quelli valtellinesi
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:01 |
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12/10/2006 10:05 |
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Scritto da: g 12/10/2006 10.05
Conditi come?
tanto burro e formaggio [Modificato da Sarah 12/10/2006 10.07]
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:06 |
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12/10/2006 10:06 |
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Scritto da: g 12/10/2006 10.06
E la salvia?
si..ma poca
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:08 |
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Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.08
si..ma poca
Forse faccio le tagliatelline sottili o le orekkiette(mia madre ne ha lasciate abbastanza nel congelatore,qui i pizzokkeri nn si usano)con burro e salvia
Oggi x noi zuppa di lentikkie e x i 3 porcellini pasta e lentikkie con" la pasta della busta,mica la tua!"
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12/10/2006 10:11 |
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Scritto da: g 12/10/2006 10.11
Forse faccio le tagliatelline sottili o le orekkiette(mia madre ne ha lasciate abbastanza nel congelatore,qui i pizzokkeri nn si usano)con burro e salvia
Oggi x noi zuppa di lentikkie e x i 3 porcellini pasta e lentikkie con"la pasta della busta,mica la tua!"
In Valchiavenna usano i gnocchetti (simil orecchiette) conditii come i pizzoccheri..ma oltre al burro e alla salvia ci devi mettere tanto formaggio..un pò di aglio..le coste o un'altra verdura ..tipo verze.le patate..e poi cos'altro?spé che vado a cercare la ricetta...eccola :
Cosa sono:
E' forse il piatto più conosciuto della gastronomia Valtellinese.
Si tratta di tagliatelle di grano saraceno condite con abbondante burro e formaggio semigrasso nostrani.
Originario della zona di Teglio, può essere facilmente preparato seguendo però alcuni accorgimenti. In particolare l'impasto, così come il taglio delle tagliatelle, deve essere fatto a mano per mantenere intatti il gusto e la fragranza che andrebbero persi con l'utilizzo di macchinari elettrici.
Come si preparano:
Impastate la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando dell'acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente. Stendetelo sul piano di lavoro fino allo spessore di circa mezzo cm.
Tagliate delle strisce larghe circa 5 cm., sovrapponetele e tagliate le tagliatelle larghe circa mezzo cm.
In una pentola fate bollire l'acqua a cui avrete aggiunto a vostro piacere le coste o le verze e le patate tagliate a pezzetti.
Aggiungete i pizzoccheri e lasciateli cuocere per circa 10 minuti.
A cottura ultimata scolateli e conditeli con il formaggio tagliato a cubetti, il parmigiano e il soffritto di burro, aglio e salvia.
Servire ben caldi
Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di farina di grano saraceno
200 gr. di farina bianca
200 gr. di burro
400 gr. di formaggio "Casera"
100 gr. di parmigiano
500 gr. di verze o coste
3 patate
aglio, salvia e sale
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:29 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.29
In Valchiavenna usano i gnocchetti (simil orecchiette) conditii come i pizzoccheri..ma oltre al burro e alla salvia ci devi mettere tanto formaggio..un pò di aglio..le coste o un'altra verdura ..tipo verze.le patate..e poi cos'altro?spé che vado a cercare la ricetta...eccola :
Cosa sono:
E' forse il piatto più conosciuto della gastronomia Valtellinese.
Si tratta di tagliatelle di grano saraceno condite con abbondante burro e formaggio semigrasso nostrani.
Originario della zona di Teglio, può essere facilmente preparato seguendo però alcuni accorgimenti. In particolare l'impasto, così come il taglio delle tagliatelle, deve essere fatto a mano per mantenere intatti il gusto e la fragranza che andrebbero persi con l'utilizzo di macchinari elettrici.
Come si preparano:
Impastate la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando dell'acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente. Stendetelo sul piano di lavoro fino allo spessore di circa mezzo cm.
Tagliate delle strisce larghe circa 5 cm., sovrapponetele e tagliate le tagliatelle larghe circa mezzo cm.
In una pentola fate bollire l'acqua a cui avrete aggiunto a vostro piacere le coste o le verze e le patate tagliate a pezzetti.
Aggiungete i pizzoccheri e lasciateli cuocere per circa 10 minuti.
A cottura ultimata scolateli e conditeli con il formaggio tagliato a cubetti, il parmigiano e il soffritto di burro, aglio e salvia.
Servire ben caldi
Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di farina di grano saraceno
200 gr. di farina bianca
200 gr. di burro
400 gr. di formaggio "Casera"
100 gr. di parmigiano
500 gr. di verze o coste
3 patate
aglio, salvia e sale
Qui grano Saraceno nnt,nn si trova manco in sakki x il panificio
Figurati ke ci sono dei tistributori tnt stronzi ke fanno aumenti del 20% da 1 giorno all'altro e con la mia ragazza dobbiamo cercare in rete la farina conveniente e poi avvisare gli altri panifici,x nn far fare il loro gioco
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12/10/2006 10:33 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.29
In Valchiavenna usano i gnocchetti (simil orecchiette) conditii come i pizzoccheri..ma oltre al burro e alla salvia ci devi mettere tanto formaggio..un pò di aglio..le coste o un'altra verdura ..tipo verze.le patate..e poi cos'altro?spé che vado a cercare la ricetta...eccola :
Cosa sono:
E' forse il piatto più conosciuto della gastronomia Valtellinese.
Si tratta di tagliatelle di grano saraceno condite con abbondante burro e formaggio semigrasso nostrani.
Originario della zona di Teglio, può essere facilmente preparato seguendo però alcuni accorgimenti. In particolare l'impasto, così come il taglio delle tagliatelle, deve essere fatto a mano per mantenere intatti il gusto e la fragranza che andrebbero persi con l'utilizzo di macchinari elettrici.
Come si preparano:
Impastate la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando dell'acqua fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente. Stendetelo sul piano di lavoro fino allo spessore di circa mezzo cm.
Tagliate delle strisce larghe circa 5 cm., sovrapponetele e tagliate le tagliatelle larghe circa mezzo cm.
In una pentola fate bollire l'acqua a cui avrete aggiunto a vostro piacere le coste o le verze e le patate tagliate a pezzetti.
Aggiungete i pizzoccheri e lasciateli cuocere per circa 10 minuti.
A cottura ultimata scolateli e conditeli con il formaggio tagliato a cubetti, il parmigiano e il soffritto di burro, aglio e salvia.
Servire ben caldi
Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di farina di grano saraceno
200 gr. di farina bianca
200 gr. di burro
400 gr. di formaggio "Casera"
100 gr. di parmigiano
500 gr. di verze o coste
3 patate
aglio, salvia e sale
che magnate di gnocchetti chiavennaschi e di patate alla pioda quando si va per crotti con gli amici...
e che bevute di qualunque cosa...
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12/10/2006 10:41 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.29
Ingredienti (x 4 persone):
300 gr. di farina di grano saraceno
200 gr. di farina bianca
200 gr. di burro
400 gr. di formaggio "Casera"
100 gr. di parmigiano
500 gr. di verze o coste
3 patate
aglio, salvia e sale
Casera!?!?!?!?!?!?!?
ma come Casera?!?!?!?!?!?!?ù
il Bitto ci vuole
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12/10/2006 10:43 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Gugovaz 12/10/2006 10.43
Casera!?!?!?!?!?!?!?
ma come Casera?!?!?!?!?!?!?ù
il Bitto ci vuole
il Bitto é più saporito ma va bene anche il Casera...e la mia mamma non ci mette nemmeno il parmigiano..a dire il vero.
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:48 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.48
il Bitto é più saporito ma va bene anche il Casera...e la mia mamma non ci mette nemmeno il parmigiano..a dire il vero.
il bitto è anche più grasso e untuoso, fonde meglio e si amalgama bene senza incollare...
poi ci si può mettere qualunque formaggio simile che comunque va bene...
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12/10/2006 10:52 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Gugovaz 12/10/2006 10.52
il bitto è anche più grasso e untuoso, fonde meglio e si amalgama bene senza incollare...
poi ci si può mettere qualunque formaggio simile che comunque va bene...
BITTO
Il Bitto si produce esclusivamente con il latte prodotto negli alpeggi della Provincia di Sondrio e dei comuni limitrofi dell'Alta Valle Brembana: Averara, Carona, Cusio, Foppolo, Mezzoldo, Piazzatorre, Santa Brigida e Valleve. Ai Celti si fanno risalire l'antica tecnica di lavorazione e il nome Bitto 'Bitu' che significa perenne.
Il periodo di produzione è quello della monticazione estiva degli alpeggi e parte dal 1 giugno al 30 settembre.
Il Bitto è prodotto con latte vaccino intero appena munto con l'eventuale aggiunta di latte caprino ma in quantità non superiore al 10%. L'alimentazione delle bovine da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da erba di pascolo degli alpeggi dell'area di produzione. La cottura della cagliata avviene ad una temperatura compresa tra i 48° e 52°C. La stagionatura deve essere protratta minimo 70 giorni e inizia nelle casere d'alpe. Il Bitto ha forma cilindrica, regolare, con superfici piane di diametro tra i 30 e i 50 cm; lo scalzo è concavo a spigoli vivi alto 8-10 cm; il peso varia da 8 a 25 kg. La pasta, di colore da bianco a giallo paglierino, è caratterizzata da una struttura compatta, con occhiatura rada ad occhio di pernice.
... i profumi dell'alpeggio
Il sapore del Bitto è dolce, delicato e racchiude in sé i profumi dell'alpeggio; diventa più intenso con il procedere della maturazione che può essere protratta anche sino a dieci anni, per diventare una delle più ricercate prelibatezze nel mondo dei formaggi, da accompagnare con un pregiato bicchiere di vino rosso D.O.C.G. di Valtellina.
CASERA
Il Valtellina Casera si ottiene dal latte prodotto negli allevamenti della provincia di Sondrio che viene lavorato nei caseifici dislocati sul territorio. La stagionatura avviene nelle tradizionali 'casere' o in adeguate strutture. Le origini risalgono al 1500 quando più allevatori univano il loro latte per effettuare una lavorazione collettiva nelle latterie turnarie e sociali, mettendo in atto una forma di risparmio e di condivisione dei momenti di vita.
Viene prodotto per l'intero arco dell'anno.
... con latte vaccino parzialmente scremato
Il Valtellina Casera è prodotto con latte vaccino parzialmente scremato. L'alimentazione delle bovine da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da essenze spontanee ed erbai, eventualmente affienati dell'area di produzione. La cottura della cagliata avviene ad una temperatura compresa tra i 40° e 45°C. La stagionatura è protratta per almeno 70 giorni. Il Valtellina Casera ha forma cilindrica, regolare, con superfici piane di diametro tra i 30 e i 45 cm e scalzo di 8-10 cm; il peso varia da 7 a 12 kg. La crosta è sottile ma consistente; la pasta, di colore dal bianco al giallo paglierino, è morbida e presenta un'occhiatura fine e diffusa. Con il procedere della maturazione la struttura della pasta diventa più consistente e il colore più intenso.
... dolce e sa di latte
Il sapore del Valtellina Casera giovane è dolce e sa di latte e si sposa con il grano saraceno per dar vita ai piatti della tradizione valtellinese, i pizzoccheri e gli sciatt. Con il protrarsi della maturazione diventa più intenso e aromatico e ricorda gli aromi della frutta secca e i profumi dei foraggi affienati.
Sarah
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso. |
12/10/2006 10:59 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Sarah 12/10/2006 10.59
BITTO
Il Bitto si produce esclusivamente con il latte prodotto negli alpeggi della Provincia di Sondrio e dei comuni limitrofi dell'Alta Valle Brembana: Averara, Carona, Cusio, Foppolo, Mezzoldo, Piazzatorre, Santa Brigida e Valleve. Ai Celti si fanno risalire l'antica tecnica di lavorazione e il nome Bitto 'Bitu' che significa perenne.
Il periodo di produzione è quello della monticazione estiva degli alpeggi e parte dal 1 giugno al 30 settembre.
Il Bitto è prodotto con latte vaccino intero appena munto con l'eventuale aggiunta di latte caprino ma in quantità non superiore al 10%. L'alimentazione delle bovine da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da erba di pascolo degli alpeggi dell'area di produzione. La cottura della cagliata avviene ad una temperatura compresa tra i 48° e 52°C. La stagionatura deve essere protratta minimo 70 giorni e inizia nelle casere d'alpe. Il Bitto ha forma cilindrica, regolare, con superfici piane di diametro tra i 30 e i 50 cm; lo scalzo è concavo a spigoli vivi alto 8-10 cm; il peso varia da 8 a 25 kg. La pasta, di colore da bianco a giallo paglierino, è caratterizzata da una struttura compatta, con occhiatura rada ad occhio di pernice.
... i profumi dell'alpeggio
Il sapore del Bitto è dolce, delicato e racchiude in sé i profumi dell'alpeggio; diventa più intenso con il procedere della maturazione che può essere protratta anche sino a dieci anni, per diventare una delle più ricercate prelibatezze nel mondo dei formaggi, da accompagnare con un pregiato bicchiere di vino rosso D.O.C.G. di Valtellina.
CASERA
Il Valtellina Casera si ottiene dal latte prodotto negli allevamenti della provincia di Sondrio che viene lavorato nei caseifici dislocati sul territorio. La stagionatura avviene nelle tradizionali 'casere' o in adeguate strutture. Le origini risalgono al 1500 quando più allevatori univano il loro latte per effettuare una lavorazione collettiva nelle latterie turnarie e sociali, mettendo in atto una forma di risparmio e di condivisione dei momenti di vita.
Viene prodotto per l'intero arco dell'anno.
... con latte vaccino parzialmente scremato
Il Valtellina Casera è prodotto con latte vaccino parzialmente scremato. L'alimentazione delle bovine da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da essenze spontanee ed erbai, eventualmente affienati dell'area di produzione. La cottura della cagliata avviene ad una temperatura compresa tra i 40° e 45°C. La stagionatura è protratta per almeno 70 giorni. Il Valtellina Casera ha forma cilindrica, regolare, con superfici piane di diametro tra i 30 e i 45 cm e scalzo di 8-10 cm; il peso varia da 7 a 12 kg. La crosta è sottile ma consistente; la pasta, di colore dal bianco al giallo paglierino, è morbida e presenta un'occhiatura fine e diffusa. Con il procedere della maturazione la struttura della pasta diventa più consistente e il colore più intenso.
... dolce e sa di latte
Il sapore del Valtellina Casera giovane è dolce e sa di latte e si sposa con il grano saraceno per dar vita ai piatti della tradizione valtellinese, i pizzoccheri e gli sciatt. Con il protrarsi della maturazione diventa più intenso e aromatico e ricorda gli aromi della frutta secca e i profumi dei foraggi affienati.
troviamoci ad assaggiare e degustare...
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12/10/2006 11:05 |
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