HIROSHIMA (Giappone) 28 novembre 2006 - Niente da fare. Il Brasile si conferma superiore all'Italia e vola verso le semifinali. Gli azzurri lottano nel primo set poi si arrendono senza attenuanti (3-0, parziali 25-23, 25-20, 25-20) e domani (ore 10 italiane) chiuderanno il girone contro la Francia.
L’Italia è così a un passo dall’esclusione della zona medaglie dal Mondiale, nel match verità contro il Brasile ha fatto davvero un po’ pochino per cercare di restare attaccata al match infilando una netta sconfitta al cospetto dei campioni del mondo e olimpici in carica, che con questo successo fanno un passo avanti per cercare di restare fra le prime 4 del mondo.
Primo set. Si gioca punto a punto, con molti errori da una parte e dall’altra, ogni palla ha un alto peso specifico e si cerca il colpo a sorpresa in battuta, senza trovarlo. Le due squadre si studiano cercando di mettere in evidenza il punto debole dell’avversario. Da un servizio di Gustavo, però, scaturisce il break che mette un’ipoteca sul set: André finalizza l’azione, 20-18. I brasiliani sembrano aver trovato la formula giusta, un giudice di linea assegna fuori un pallone schiacciato da Fei che di fatto mette fine alle speranze azzurre. Vano il tentativo di riaprire la partita con l’inserimento di Lasko in battuta.
Nel secondo parziale le cose vanno ancora meglio per la squadra campione in carica: il servizio italiano continua a non pungere (solo l’ultimo arrivato, Andrea Semenzato provoca qualche problema alla ricezione sudamericana) e per Ricardinho è molto facile gestire al meglio la sua grande batteria di attaccanti. Giba e Gustavo sono perfetti in prima linea e il muro d’Italia non riesce a fermarli mai.
Terzo parziale ancora giocato punto a punto fino a quando il servizio della nazionale di Bernardinho non combina qualche disastro nella ricezione azzurra: entra Cernic per Cisolla, ma non basta a cambiare l’inerzia del match sempre più in mano alla nazionale verdeoro. L’ultima vittoria italiana (21 giugno 2003) è sempre più lontana e adesso per tornare fra le prime quattro bisogna aspettare un miracolo. Battere la Francia, sperare nella vittoria della Bulgaria (che invece è prima del girone già certa delle semifinali, 20 anni dopo l’ultima volta) sul Brasile e poi affidarsi al quoziente punti. Appena un po’ più semplice di chi volesse tornare a casa a nuoto.