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Luttazzi torna in tv con "Decameron"

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2008 02:32
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Sicuramente il miglior comico italiano in circolazione...irriverente, volgare come nessun altro ... forse ultimamente parla un po' troppo di politica, vuol fare un po' troppo il travaglio dei comici, gli argomenti sono triti e ritriti anche se veri... lo preferisco quando parla delle scoregge vaginali [SM=x39903]
Scopiazza un po' troppo da Allen e da David Letterman [SM=x39924]
L'ho visto 4 / 5 volte a teatro e una decina di anni fa con gli amici ci fermammo al salone del libro di Torino una mezz'ora abbondante con lui a sparar cazzate nello stand della comix.... persona tranquillissima, per nulla snob, molto disponibile.
Dedicò alla mia morosa questo disegnino

[CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRE...]

Non vado a letto con i bambini, perchè non sono credente [SM=x40001]

[Modificato da odiolaradio 09/12/2007 10:58]




E quando mi sveglio sono solo, mi fa male agli occhi la luce, perfino il bianco del lenzuolo
09/12/2007 10:55
 
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Chissà se è vero quello che dicono in giro...
pare che quella di ferrara sia stata una scusa per non mandare in onda, in un giorno di festa, una puntata col botto sull'enciclica di Ratzinger [SM=x39925]
cmq è già un miracolo se è riuscito a far 5 puntate
a me dispiace che non lo facciano più... è ormai l'unico in tv capace di imbarazzarmi e non schifarmi [SM=x39860]


09/12/2007 11:25
 
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Re:
roob, 08/12/2007 19.16:

Direi che questa battuta è inutilmente gratuita e non fa molto ridere.
La satira dovrebbe essere molto sottile ed intelligente per far ridere e anche pensare. Sicuramente le battute di Benigni sono state molto meno crude ma probabilmente piu' efficaci anche sul piano della critica.





E chi l'ha detto che dovrebbe essere intelligente, o sottile? La satira deve creare imbarazzo, e deve perseguire un fine, politico, sociale, religioso che sia. Il mezzo è ininfluente, visto che è una forma libera di espressione.

Ferrara che subisce Berlusconi corrisponde al vero, per stessa bocca di Ferrara (Berlusconi finanzia Il foglio), l'esasperazione della scena deriva dalla crudezza del soggetto rappresentato: la guerra in Iraq, le migliaia di morti civili e militari, il sostenimento della tesi della guerra, le cazzate di Berlusconi, ex capo del governo (spero che imploda, definitivamente).

Non ci vedo niente di immorale o di offensivo, semmai un rischio da parte di Luttazzi di caricare in questo modo la satira, nel senso che potrebbe essere non gradita dal pubblico, ma non per questo debba essere censurata! Cazzo, ma in Italia si parla davvero ancora di censura? Ma quando impareremo a non prendere la tv così sul serio?

P.S. ho condensato un pò perché ho cambiato browser, e sté cacchio di faccine rallentano un casino... !!!
[Modificato da zebracom 09/12/2007 14:51]
09/12/2007 14:49
 
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Mah...io non ci vedo nessun fine di quelli che hai elencato nelle battute scatologiche ad ogni costo, che invece sono fini a se stesse. Pura opinione personale, ma non credo sia così che si scuotono le coscienze, perlomeno la mia di sicuro no!


09/12/2007 16:44
 
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Re: Re:
Finestraio, 08/12/2007 12.29:


Di solito, per evadere da queste cattiverie gratuite, mi immagino SGResu nudo nella vasca da bagno, con g che gli piscia in testa, Penics che gli caga in bocca, e passumit in tenuta sadomaso che li frusta tutti.

[SM=x39860]





[SM=x39903] [SM=x39903] [SM=x39903] [SM=x39903]

tornando all'articolo e a cio che è capitato a Decameron, secondo me non era così eccessivamente pesante la battuta da farsi bannare da La7.
Semplicemente ha espresso nel suo modo la propria comicità e satira.
La7 dal canto suo ha tutto il diritto di farlo sparire perchè non lo ritiene un programma economicamente valido, ma quanto alla moralità s'è visto di peggio...
Porta a Porta di Bruno Vespa, i Reality Show o i programmi della De Filippi per citarne qualcuno...
Qui in fondo Luttazzi non fornisce informazioni, fornisce satira e comicità ed è così che va preso [SM=x39892]


09/12/2007 16:52
 
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Re:
Sabi-chan, 09/12/2007 16.44:

Mah...io non ci vedo nessun fine di quelli che hai elencato nelle battute scatologiche ad ogni costo, che invece sono fini a se stesse. Pura opinione personale, ma non credo sia così che si scuotono le coscienze, perlomeno la mia di sicuro no!




Ad ogni costo no. Luttazzi vuole sorprendere, fare la battuta quando tu pensavi che si era arrivati alla fine.. non sono fini a se stesse, è una comicità senza frontiere, ed è tra l'altro molto tecnica, e per quanto si possa pensare il contrario, poco volgare. La volgarità, cito lo stesso Luttazzi, è l'ambiguità dell'allusione. La sua crudezza, invece, è una spinta estrema della satira.. lui non allude, lui agisce. In questo modo lo stacco con la realtà si fa più netto, per questo è preferibile all'insinuazione, ad esempio, di una pubblicità che mostra la fica all'ora di pranzo, che paradossalmente non viene condannata.. nonostante puzzi più di "peccato" quest'ultima.

Un altra considerazione: d'accordo che le coscienza probabilmente non si scuotono in questo modo, ok. Però le coscienze a cui ci si riferisce massificando il popolo della tv, degli assuefatti alle trasmissioni del sabato sera, della domenica pomeriggio, o di tutto il resto della settimana (escludendo raitre), alla trasmissione inventata dalla tv commerciale che premia la pubblicità, ai reality-shit, e così via, dopo una lobotomizzazione del genere, con cosa potrebbero essere scosse? Con un terremoto?

09/12/2007 17:50
 
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Re: Re:
zebracom, 09/12/2007 17.50:




Ad ogni costo no. Luttazzi vuole sorprendere, fare la battuta quando tu pensavi che si era arrivati alla fine.. non sono fini a se stesse, è una comicità senza frontiere, ed è tra l'altro molto tecnica, e per quanto si possa pensare il contrario, poco volgare. La volgarità, cito lo stesso Luttazzi, è l'ambiguità dell'allusione. La sua crudezza, invece, è una spinta estrema della satira.. lui non allude, lui agisce. In questo modo lo stacco con la realtà si fa più netto, per questo è preferibile all'insinuazione, ad esempio, di una pubblicità che mostra la fica all'ora di pranzo, che paradossalmente non viene condannata.. nonostante puzzi più di "peccato" quest'ultima.

Un altra considerazione: d'accordo che le coscienza probabilmente non si scuotono in questo modo, ok. Però le coscienze a cui ci si riferisce massificando il popolo della tv, degli assuefatti alle trasmissioni del sabato sera, della domenica pomeriggio, o di tutto il resto della settimana (escludendo raitre), alla trasmissione inventata dalla tv commerciale che premia la pubblicità, ai reality-shit, e così via, dopo una lobotomizzazione del genere, con cosa potrebbero essere scosse? Con un terremoto?




quoto tutto
ed è paradossale che ci si scandalizzi quando a qualsiasi ora del giorno in tv passa di tutto
altro che offese a ferrara... ogni giorno insultano noi!
con i programmi spazzatura, con i tg ridicoli, con il bombardamento pubblicitario ai nostri figli!
secondo me è un'ipocrisia bella e buona [SM=x39923]



09/12/2007 19:04
 
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Re: Re: Re:
°°Bellatrix°°, 09/12/2007 19.04:



quoto tutto
ed è paradossale che ci si scandalizzi quando a qualsiasi ora del giorno in tv passa di tutto
altro che offese a ferrara... ogni giorno insultano noi!
con i programmi spazzatura, con i tg ridicoli, con il bombardamento pubblicitario ai nostri figli!
secondo me è un'ipocrisia bella e buona [SM=x39923]




Io mica mi scandalizzo. E' solo che mi fa un po' schifo sentire certe cose. Peccato che non l'abbia fatto in Rai, avrei potuto tranquillamente lamentarmi per il canone!
Dico solo che secondo me c'è un limite alla decenza, non è per Ferrara (figuriamoci -_-), poteva esserci chiunque. Comunque la soluzione è molto semplice: si cambia canale, proprio come si possono evitare altri programmi dequalificanti.
(p.s. Io non guardo la tv, in ogni caso!)




09/12/2007 19:12
 
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Re: Re: Re: Re:
Sabi-chan, 09/12/2007 19.12:



Io mica mi scandalizzo. E' solo che mi fa un po' schifo sentire certe cose. Peccato che non l'abbia fatto in Rai, avrei potuto tranquillamente lamentarmi per il canone!
Dico solo che secondo me c'è un limite alla decenza, non è per Ferrara (figuriamoci -_-), poteva esserci chiunque. Comunque la soluzione è molto semplice: si cambia canale, proprio come si possono evitare altri programmi dequalificanti.
(p.s. Io non guardo la tv, in ogni caso!)





certo, dicevo in generale
e cmq hai detto bene: esiste il telecomando
ma purtroppo in Italia si ricorre ancora alla censura... ed è questa la cosa più odiosa e inaccettabile



09/12/2007 19:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
°°Bellatrix°°, 09/12/2007 19.19:



certo, dicevo in generale
e cmq hai detto bene: esiste il telecomando
ma purtroppo in Italia si ricorre ancora alla censura... ed è questa la cosa più odiosa e inaccettabile





e mi hai tolto le parole di bocca.. :)


09/12/2007 19:21
 
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dice le parole brutte brutte, hanno fatto bbbene [SM=x39990]


ho un sogno da oriundo
mi vedo in un limbo
che sfreccio sul fango
e calcio dal fondo...
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Luttazzi, lettera di Giuliano Ferrara
"Era satira, ma un limite ci vuole"
di GIULIANO FERRARA

Caro Direttore, quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove. Letta la frase in cui venivo messo oniricamente in una vasca e trattato come una latrina, per tirare fuori una pacifista antiamericana dallo smarrimento di fronte a una espressione per lei crudelmente surreale di Berlusconi ("ero contrario alla guerra in Iraq"), in un primo momento ho pensato che fosse una forzatura miserabile per tirarsi d'impaccio in un programma non particolarmente baciato dal successo e dallo scandalo. Ma non è così. La satira è un prodotto di ideologia e cultura, procede dai libri alla strada al palcoscenico in modo circolare. L'immaginario di Luttazzi, come lui dice, è Abu Ghraib e Ruzante, quella è per lui la cornice dello sketch a me dedicato (e anche ai miei compagni di latrina).

D'altra parte non sono forse una specie di Petraeus all'amatriciana? Esiste una satira cruda e coprolalica, che si è espressa e si esprime, con risultati migliori o peggiori, in tutte le lingue, in molte situazioni e in molti regimi politici, antichi e moderni.

Dunque era satira. Lui non sarà Aristofane o Molière, ma era satira.

Perché allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo Dall'Orto, il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall'uso irresponsabile della libertà concordata anche contrattualmente tra la sua emittente e il comico? Me lo sono spiegato così come segue, e penso sia utile comunicarlo pubblicamente ai lettori o più genericamente al pubblico.

Il fondamento di una democrazia ormai sfasciata e sgangherata come la nostra è questo: Dio è relativo, è un culto privato, invece la libertà assoluta, è l'unico culto pubblico ammesso. E' noto che non sono d'accordo con questa impostazione e che penso sia vero il contrario. Ci sono criteri di valore e di vita non negoziabili, e pubblici per definizione anche al di là della fede religiosa o civile confessata, e invece la libertà, che prediligo e vorrei la più ampia possibile in ogni situazione della mia esistenza e di quella degli altri, è relativa. Culturalmente non sono spinoziano, sono cattolico romano. E' dunque naturale che io la pensi così. "Che c'entra?", direte. C'entra, c'entra.

Perché ogni discussione sulle esperienze limite, e l'esercizio crudele della satira è una di queste esperienze, è una discussione sulla libertà e sui termini del suo esercizio. Il comunicato de La7 ha fissato un limite, e la società vive anche di limiti. E' culturalmente la stessa cosa di un divieto alla produzione sperimentale e assassina di embrioni, ha lo stesso valore linguistico pur trattandosi in questo caso di faccende per fortuna effimere.

Non ho mosso un dito e nemmeno uno straccio di avvocato, non ho nemmeno corsivato alla mia maniera, quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Broadway una definizione di "Giulianone" come del "residuo di sperma e cacca lasciato sul lenzuolo dopo un rapporto anale". Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare, e se a qualcuno non piacesse essere definito come sopra avrebbe al massimo il diritto di chiedere a un giudice una sanzione, posto che la ottenga, o di schiaffeggiare Luttazzi in pubblico o di denunciarne il linguaggio.

Un mio amico americano dice: c'è la libertà di guidare, anche a trecento all'ora in una pista riservata a un pubblico pagante, ma in autostrada esistono limiti. In una tv generalista, insomma, è diverso. C'è per esempio un problema di coesione commerciale.

La tv, come i giornali, è uno spazio in cui gli editori investono, e giornalisti e artisti praticano quello spazio contro pagamento di una mercede e devono praticarlo conoscendone i confini, sapendo, come dico da anni, che la loro libertà è relativa, che sono tecnicamente indipendenti ma sono dipendenti in senso stretto o soggetti, quando lavoratori autonomi, a un rapporto coordinato e continuativo che ammette la possibilità contrattuale di essere sciolto da chi investe e paga e ha il problema, non commerciale ma anche commerciale, di tutelare la propria identità di fronte al pubblico e agli inserzionisti.

Questo vale per Luttazzi e per il suo rapporto con La7 e i suoi spettatori, come dovrebbe valere per quei furbetti "de sinistra" e "de provincia" di Santoro & C., i quali danno per ore la caccia al funzionario Rai di turno (Del Noce? Saccà?) sputtanandolo come assassino di Enzo Biagi con i complimenti, i denari, e le marchette apposte alle loro buste paga dalla ditta che inquisiscono. Sgradevole e forse spregevole uso privato, non dirò "criminoso" perché non ho l'autorevolezza televisiva o bulgara di Berlusconi, del mezzo pubblico e televisivo in genere.

Il problema della libertà in Italia, come hanno spesso notato Aldo Grasso e Francesco Merlo, e con ragione, è proprio questo. Vogliono tutti fare Lenny Bruce, ma non vogliono vivere e morire nella gloria dell'outsider emarginato, alcolizzato e cirrotico, vogliono farlo con l'assistenza pubblica e privata del mercato televisivo per famiglie, possibilmente in prima serata, e con l'ulteriore assistenza del mercato della politica, che li fa deputati al primo segno di martirio. Ricchi e potenti perché liberi.

Nel caso del furbissimo Benigni, adesso aspirano anche alla vita eterna con il timbro di Sua Eminenza Reverendissima Tarcisio Cardinal Bertone. In America, che è una democrazia costituzionale under God più autorevole della nostra, non si fa così. Quando sgarri, te ne vai secondo regole di mercato e di etica pubblica convenzionale, e nessuno ti verrà a molestare se eserciti il massimo della libertà a spese tue e del tuo pubblico.

Questo tipo di libertà controassicurata, comunque, mi fa un po' ridere. E' la sanzione di un paese che non ha establishment, la cui grottesca rovina politica è cominciata nelle procure alla Tonino Di Pietro e alla Forleo, a loro modo eroi di satira televisiva anch'essi, ed è continuata con il clamoroso successo di pistaroli e demagoghi che invece di sbigliettare e faticarsi la libertà relativa di cui tutti godiamo, e facciamo l'uso che crediamo, chiedono e ottengono la libertà assoluta del prime time televisivo a una borghesia e a un sistema politico che non hanno più alcuna autorità, severità, ironia, significanza.

Insomma. Se il mio editore televisivo fissa nella responsabilità televisiva un limite alla libertà di satira io sono contento, mi spiace solo che per farlo si debba ricorrere al canone secondo cui quella di Luttazzi non è satira, il che non è vero anche se in un primo momento ho equivocato leggendo il testo delle sue parole fuori del loro contesto drammaturgico e della loro legittima cornice ideologica (per me, ovviamente, un pochino ributtante). Se la sospensione del programma serve a far discutere di questo, io sono contento. Se Luttazzi torna in onda su La7 dopo che questa discussione si è svolta, e ricomincia, sono contento. Se lui e Campo Dall'Orto volessero venire a parlarne a "8 e mezzo", quando desiderino, sarei contento.

Come vedete, sono molto contento. Sono contento anche della passione che il Manifesto, quotidiano comunista e dunque tribuna satirica fin nella testata, mette nella alta trattazione culturale del caso Ferrara-Luttazzi & Cacca.

Sarei anche molto contento, ancora più contento, se accettasse l'idea che si deve ridere del patriarcalismo autoritario degli islamici o imbastisse nelle sue dense pagine difese così sofisticate della libertà di satira nel caso in cui un comico di destra prendesse Rossana Rossanda, la mettesse in una latrina e la trattasse come sono stato satiricamente trattato io. Non dubito che i colleghi comunisti sarebbero inflessibilmente coerenti con i loro principi.

(10 dicembre 2007)




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

10/12/2007 18:55
 
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ntervista al comico che risponde alle accuse dopo lo stop del suo programma
"Io non ho insultato Ferrara. Molti non afferrano il senso profondo della satira"
Luttazzi "La censura?
Ho criticato l'Enciclica"
di LEANDRO PALESTINI



ROMA - "È una situazione grottesca. Cancellano il Decameron senza motivo, Giuliano Ferrara non ha subìto insulti e difatti non protesta, con la censura La 7 ha un danno di immagine e di sabato si priva del 4 per cento dell'ascolto e di due milioni e mezzo di contatti". Daniele Luttazzi non riesce a darsi pace. Via mail l'azienda gli ha comunicato la risoluzione del rapporto ("coinvolti anche la regista Franza Di Rosa e una cinquantina di talenti"), ma sulle ragioni vere del gesto di Antonio Campo Dall'Orto il comico nutre dei dubbi, "perché chiudere un programma satirico non è come chiudere il meteo di una televisione".

Luttazzi, l'hanno bloccata dopo la registrazione della puntata su "Spe Salvi", l'enciclica del Papa. È il vero motivo del licenziamento?
"È un motivo plausibile. Perché l'altro motivo non regge. Ma nel mio monologo (di venti minuti) non prendevo in giro il Papa, lui è un sant'uomo. Mi interessava il tema: confrontavo i punti principali dell'enciclica di Ratzinger con argomenti satirici. Ho un punto di vista eterodosso, certo sconfesso la sua visione del Purgatorio, ma le mie battute su temi seri divertivano. Contestavo la visione dolorifica del mondo contenuta nell'enciclica e il plagio di massa delle religioni. La satira non è una burletta, la satira è una cosa seria".

Per ridere di Ferrara lei è andato giù pesante. Le risulta che abbia minacciato le dimissioni per i suoi "insulti"?


"Campo Dall'Orto mi ha assicurato che Giuliano non è intervenuto. La mia satira? Ferrara è stato uno dei più spietati propagandisti della guerra in Iraq, così l'ho inserito in un quadretto grottesco che attinge alla tradizione satirica (quella di Rabelais), che in Italia va dal Ruzante a Dario Fo. Nel monologo su Ferrara, da una parte mostravo gli eccessi sessuali e dall'altra gli eccessi della guerra: dal Napalm a Falluja alle torture di Abu Ghraib. Come diceva Lenny Bruce, non è il sesso ad essere pornografico, bensì la guerra".

Visto che Ferrara non è il mandante del suo licenziamento, andrebbe a parlare dei limiti della satira a "Otto e mezzo"?
"Ferrara è intelligente. È il primo che si diverte con la satira. Questo però raddoppia le sue responsabilità: lui ha fatto in Italia quello che l'Iraq Group di Carl Rowe ha fatto con gli americani. Ma io non vado ad aumentare l'audience di un programma altrui, soprattutto nella tv che ha cancellato il Decameron. Non sono la scimmietta di nessuno. Col c... che vado a Otto e mezzo!".

Eppure sabato sembrava che la rottura con La 7 si potesse sanare. Visto che Campo Dall'Orto ripeteva che lei, pur avendo sbagliato, resta il più bravo autore satirico su piazza...
"Anch'io lo speravo dopo il primo sms. Ma ormai è tardi: Telecom Media mi ha anticipato la notifica della risoluzione del contratto. Certo, c'è un controsenso in quello che ha fatto il direttore Campo Dall'Orto, e io glie l'ho detto: stai facendo l'errore più grande della tua carriera, distruggi quello che hai costruito in questi tre anni, l'immagine di La 7 come tv libera. Ma lui, che pure m'ha riportato in tv dopo l'editto bulgaro, ha scelto la via dura. Sabato sera si è creata una situazione "cilena" al montaggio: per motivi legali, io e la regista Franza Di Rosa, stavamo completando al montaggio la sesta puntata (visto che nessuna comunicazione ufficiale della sospensione era ancora arrivata). Verso le 20, dei funzionari di La 7 sono entrati in sala di montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere... Ho chiamato l'avvocato: stavano commettendo un reato, violenza privata, e potevo chiamare la polizia. Così sono usciti. Poi, quando ho finito uno di loro è entrato per cancellare tutto il girato di Decameron, passato e futuro. E lunedì lo faranno!".

(10 dicembre 2007)




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
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Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
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666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

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Crepuscoilare, 06/12/2007 18.21:

una comicità atta a spiazzare gli imbecilli [SM=x39859]

un grande [SM=x39857]



inutile insulto gratuito ed imbecille.

io ti propongo per essere bannato.








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Re: Re:
ghamoz, 11/12/2007 13.26:



inutile insulto gratuito ed imbecille.

io ti propongo per essere bannato.






difendi la categorìa? [SM=x39923]

Non vi è traccia di polemica personale [SM=x39873]




ho un sogno da oriundo
mi vedo in un limbo
che sfreccio sul fango
e calcio dal fondo...
11/12/2007 14:54
 
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secondo me e' un po' troppo comodo insultare le persone e dire che le persone non capiscono la satira...poteva fare mille allegorie diverse...tutte molto piu' divertenti.
il problema in realta' e' che da sempre luttazzi sa far ridere soltanto dicendo oscenita'.

ora, per usare un'allegoria a lui cara, ha cagato fuori dal vaso.




I'm only happy when it rains...
I'm only happy when it's complicated...
11/12/2007 17:37
 
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Re: Re: Re:
Crepuscoilare, 11/12/2007 14.54:




difendi la categorìa? [SM=x39923]

Non vi è traccia di polemica personale [SM=x39873]





Da tutti gli imbecilli
di ogni razza e colore
dai sacri sanfedisti
e da quel loro odore
Dai pazzi giacobini
e dal loro bruciore
da visionari e martiri
dell'odio e del terrore
Da chi ti paradisa
dicendo "è per amore"
dai manichei che ti urlano
"o con noi o traditore"

libera, libera, libera,
libera nos domine

(f. guccini - amerigo)

se non vi è traccia di polemica personale, buon natale...






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11/12/2007 18:27
 
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Re:
SGResu, 11/12/2007 17.37:

secondo me e' un po' troppo comodo insultare le persone e dire che le persone non capiscono la satira...poteva fare mille allegorie diverse...tutte molto piu' divertenti.
il problema in realta' e' che da sempre luttazzi sa far ridere soltanto dicendo oscenita'.

ora, per usare un'allegoria a lui cara, ha cagato fuori dal vaso.



Guarda io proprio qualche giorno fa dicevo che Luttazzi non dovrebbe fare informazione poiché è un comico e dovrebbe pensare a fare solo comicità...
Tuttavia ripassandomi il significato della parola Satira, ho convenuto che forse sbagliavo la considerazione di qualche giorno fa...

Oggi vedendo una puntata effettivamente mi sono reso conto che la Satira è l'oscillazione fra sacro e profano; più precisamente la satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità.

E in questo la trasmissione decameron ce la rivedo tutta!
Luttazzi mette su comicità e demenziale con notize o fatti veri mischiandoli e tirandone fuori una battuta che aldilà dell'apparire fa riflettere.


Per citare una scena che mi ha colpito quando parla della morte di Biagi... mostra i vari filmati di come Berlusconi, La Russo, Fini, e tanti altri esponenti della cdl hanno commentato l'evento, dove mostravano ipocrisia (in primis Berlusconi che gli aveva sfoggiato l'editto bulgaro).

Quindi ripensando alla battuta incriminata "come reagite vedendo Berlusconi che dice con tanta semplicità che è sempre stato contro la guerra in Iraq, io mi immagino bla bla bla" tutto sommato non mi stupisce + di tanto!
Perchè corrisponde a un paradosso ironico leggittimo!
Tanto paradossale da sembrare paritario all'affermazione di Berlusconi, non so se mi spiego [SM=x39897]


11/12/2007 19:48
 
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boh, secondo me ridi perche' incontra i tuoi gusti politici(non intendo te, max, nello specifico).
se dicesse che i fotografi non fanno un cazzo e spillano soldi a povere ragazze che sognano il successo, usando metafore del tipo che mangiano merda etc etc...ti girerebbero i maroni...e di brutto.

poi cmq, alla fine della fiera...a me non fa ridere.
de gustibus...

dico solo...mi censurano i cartoni animati...e poi mi devo sentire/vedere questo che mangia merda ed e' piu' volgare di uno scaricatore di porto turco...


mah




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11/12/2007 20:08
 
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