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Le richieste del parroco «Portami un bimbo moro. Li voglio con problemi»

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2011 21:31
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Don Riccardo resta in carcere: «Può rifarlo»


Don Riccardo Seppia
GENOVA — Resta in carcere don Riccardo Seppia, lo ha deciso ieri mattina il gip Annalisa Giacalone, confermando l’arresto del sacerdote genovese da venerdì sera in cella a Marassi con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un chierichetto sedicenne e di cessione di stupefacenti. Potrebbe «reiterare il reato» o inquinare le prove. Ieri don Seppia si è chiuso nel silenzio. Dopo un colloquio con il suo avvocato, Paolo Bonanni, una volta davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere: «Don Seppia — ha detto il legale — è pronto a assumersi le sue responsabilità, a spiegare quello che è accaduto, chiederò che sia presto ascoltato dal pubblico ministero. Prima però voglio leggere con attenzione l’ordinanza di custodia di cautelare, cosa che oggi non ho potuto fare».

«Nel nome del demonio» Quaranta pagine di ordinanza dalle quali emerge una personalità sconcertante. Don Riccardo, un parroco, bestemmia come il peggiore dei miscredenti, saluta l'amico ex seminarista con un «Che Satana sia con te», così blasfemo sulla sua bocca che è difficile pensare sia solo un’eco ironica di quella «forza sia con te» di Guerre stellari. E anche se fosse solo un saluto irridente, come può un sacerdote «giocare» col nome di Satana? L’ordinanza è un elenco di telefonate, messaggini, e anche intercettazioni ambientali effettuate nella canonica della chiesa del Santo Spirito dove don Riccardo si incontrava con i suoi amici per parlare di «bei ragazzi» e di come avvicinarli. Il contenuto è durissimo, le frasi choccanti. A un ex seminarista, un quarantenne che ha lasciato gli studi teologici per diventare barista e poi croupier, don Riccardo «ordinava » i ragazzini: «Portami un bambino, mi raccomando l’età, meglio un moretto, un negretto» dice. E l’amico risponde: «Vado nella zona della Fiumara e vedo di trovarti qualcosa». La Fiumara, nel ponente di Genova, è uno di quei non luoghi dove un tempo dominavano le fabbriche meccaniche, oggi sostituite da grandi centri commerciali e giardini spelacchiati. La notte è luogo di trattative e di incontri.

«Problemi di famiglia» «Li voglio giovani—dice don Riccardo — non sedicenni, quattordicenni va bene e che abbiano problemi di famiglia». Li cerca fragili, don Riccardo, ragazzini con famiglie povere, emigrati, «negretti», sui quali esercitare l’autorità dell’uomo adulto e del sacerdote. E impartisce i suoi ordini anche a un marocchino che si muove fra Genova e Milano, con il compito di rifornirlo di cocaina e di ragazzi. L’ex seminarista è ora indagato per prostituzione minorile, il marocchino e un commerciante genovese sono accusati di favoreggiamento nell’ambito dei reati inerenti alla droga. Quella cocaina che don Riccardo avrebbe consumato e usato per pagare prestazioni sessuali: «Mandami quel ragazzo — messaggi all’amico — ho tanta roba ». E quando la cocaina non era disponibile, il sacerdote avrebbe pagato gli incontri con 50 euro, «il solito regalino». L’accusa di violenza sessuale nei confronti del chierichetto si riferisce a un incontro avvenuto in canonica, al termine del quale don Riccardo invia ancora una volta un messaggio all’ex seminarista: «L’ho già baciato in bocca». Lo stesso chierichetto, interrogato, avrebbe confermato l’episodio. In questi giorni gli inquirenti stanno ascoltando a Milano e Genova diversi ragazzi, alcuni minorenni, che avrebbero subito le attenzioni di don Riccardo. Colloqui dolorosi, che si svolgono con l’assistenza dello psicologo. È difficile liberarsi dell’ascendente di un adulto che indossa la tonaca. Don Riccardo non è accusato solo di violenza sessuale, gli è contestata anche l’aggravante di aver agito contro un soggetto «in condizione di inferiorità psichica o fisica».

«Non posso dire ciò che sono» «Vieni da me, sono solo» scrive sul telefonino a un quindicenne che gli risponde: «Non posso sono a scuola». Don Riccardo: «Sono solo anche domani mattina. Di’ alla mamma che sei a scuola e vieni da me». Da parte del sacerdote un’ossessiva ricerca di incontri di ragazzi, la necessità di usare un linguaggio scurrile, le confidenze all’amico che gli dice «io sono frocio, non ho alcun problema a dirlo», e lui che risponde: «Beato te». Era davvero questo don Riccardo, questo orco? Lui, dalla cella, ha cercato di negare: «Solo parole ». Una specie di gioco erotico, una doppia personalità che simanifestava quando don Riccardo camminava sul lato oscuro, bestemmiando, comprando cocaina e ragazzi. Il suo legale sta già pensando alla perizia psichiatrica.

Erika Dellacasa
17 maggio 2011


www.corriere.it/cronache/11_maggio_17/dellacasa_richieste_parroco_238f1ca4-804d-11e0-845d-a4559d849f...




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

17/05/2011 19:30
 
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