Australia, un reality con i bambini

Camp Orange, l'Isola dei ragazzi

Alla fine era ovvio che sarebbe successo. Dopo perfetti sconosciuti e vip, case e fattorie, viaggi nel tempo e isole, talpe e calciatori, adesso è il turno dei bambini di essere protagonisti di un reality show. Il canale australiano a pagamento Nickelodeon ha infatti lanciato Camp Orange, dove otto dodicenni, maschietti e femminucce, dovranno resistere su di un'isola disabitata.


L'isola si chiama Milson Island e si trova nella baia di Sydney. Ciascuno dei ragazzi gareggia con il suo migliore amico, o amica, e le quattro squadre competono in una lunga e fantasiosa serie di sfide, che vanno dal costruire altalene giganti a sentieri paurosi da percorrere di notte. I punti si guadagno non solo ad essere più abili, ma anche più sporchi e puzzolenti. Chi resta indietro nei punteggi paga pegno. E la punizione va dal dormire nella tenda degli orrori all'essere cosparsi di fango.

I vincitori, dopo due settimane all'addiaccio, vinceranno un bel bagno caldo, ma soprattutto un party a cui potranno invitare tutti i loro amici. Per il canale Nickelodeon il reality sarà seguitissimo, sia dai bambini, sia dai genitori, proprio perché i bambini, teoricamente, dovrebbero fornire un'immagine più pulita e meno aggressiva degli altri concorrenti. La speranza è che non si ripropongano le meccaniche del libro Il signore delle mosche del premio Nobel William Golding, dove una gruppo di bambini superstiti a una tragedia aerea su di un'isola deserta riproduce, in peggio, le dinamiche e i comportamenti degli adulti.

Incredibile come da un bel libro possa venire fuori una simile vaccata...

basta che nell'isola non ci siano maiali selvatici.

Aborro i reality. (quasi quasi lo metto nella firma)