Celentano fa causa alla Rai

Non ha rispettato gli obblighi assunti
Adriano Celentano ha deciso di fare causa alla Rai che non ha rispettato gli "obblighi assunti". Celentano ha fatto sapere di aver "dato incarico ai propri legali di intraprendere nelle sedi più opportune ogni necessaria azione contro la Rai per tutelare i propri diritti contrattuali ed extracontrattuali" lesi, secondo il cantante, "dall'inspiegabile agire dell' azienda nel non eseguire gli obblighi assunti in merito al programma RockPolitik".

Il programma di Celentano sarebbe dovuto andare in onda dal 19 aprile per quattro puntate. A questo punto, con una causa in corso, è il suo destino resta incerto.

Ma l'annuncio dell'iniziativa legale di Celentano è stato accolto "con stupore" in Rai. "Tutte le richieste fatte dal conduttore", si legge in una nota diffusa da viale Mazzini, "erano state accettate. Il contratto con la società di Ballandi, necessario per la realizzazione del programma, è in corso di definizione in quanto il preventivo è arrivato solo durante la scorsa settimana ed è doverosamente all'esame degli uffici aziendali".

Secondo la Rai "anche la questione degli spot era stata risolta e la campagna promozionale sarebbe partita questa settimana. Stupisce quindi che piuttosto di indicare e di discutere sulle migliori soluzioni possibili, Celentano preferisca affidarsi ad una iniziativa legale, senza tener conto delle intese concordate e della piena libertà autorale che gli è stata riconosciuta". Naturalmente, conclude l'azienda, "la Rai confida in un più attento esame della situazione che possa favorire un chiarimento e porti Celentano a modificare la sua posizione".

Le ultime avvisaglie di burrasca nei rapporti fra Celentano e la Rai erano emerse qualche giorno fa, con la schermaglia burocratico-legale sulle caratteristiche dello spot del programma RockPolitik, rimasto nei cassetti perchè, secondo la tv di Stato, non conforme alle regole aziendali.



"Mi dispiace che le quattro puntate del programma di Celentano non siano in palinsesto ma penso che alla fine questa cosa si aggiusterà. Penso che si tenga presente l'interesse dello spettatore", commenta Pippo Baudo commenta. "Le cause", sottolinea il conduttore, "a me dispiacciono personalmente perchè io stesso sono in una causa non voluta. E' sempre spiacevole che un artista faccia un'azione legale o venga citato in causa. Nel mondo dello spettacolo dovrebbe regnare la gioia. Io sono per la pace".

"Mi dispiace se non potrò vedere Celentano in tv. Lui mi incolla sempre al video", dice invece Enzo Jannacci. "A parte l'amicizia che mi lega ad Adriano l'avrei rivisto volentieri. Ricordo l'ultima volta che mi ha invitato in una sua trasmissione, Francamente, me ne infischio, con Giorgio Gaber poco prima che morisse. Fu una bella serata". E alla Rai, Jannacci vorrebbe dire che "Adriano non dice poi cose pericolose nei suoi monologhi, dice semplicemente le cose che si sente, che pensa siano la verità. Lui è fondamentalmente un ambientalista. E devo dire che quello che dice lo dice benissimo. E' un maestro, è bravo sempre, con quelle pause".

"I grandi artisti hanno un difetto: vanno lasciati liberi", sottolinea Paolo Rossi. "Adriano è un mito, completa solidarietà. Che continuino a chiamare i mezzi artisti che non rompono mai le scatole. Purtroppo i grandi le rompono e vogliono libertà".

"Bruciare una messa in scena. E' una tecnica di censura. Non dici che esiste questo programma e quindi nessuno lo sa e lo vede", è l'opinione di Dario Fo che ricorda il boicottaggio subito anche da lui per Il Teatro in Italia con Giorgio Albertazzi per cui "siamo stati costretti a comprare uno spazio a pagamento su alcuni quotidiani. Sono spudorati e scorretti" dice Fo e aggiunge: "Con Paolo Rossi non hanno fatto questo ma il caso è esploso ugualmente. A Celentano nessuno tocca il programma, nessuno lo hai mai censurato, ci hanno provato, vediamo cosa succederà".

Lo showman chiama Del Noce e la Mori
Continuano le polemiche intorno al caso Celentano. Dopo l'annuncio di Adriano che ha deciso di adire le vie legali contro la Rai, interviene il direttore di Raiuno, rete sulla quale dovrebbe andare in onda dal 19 aprile RockPolitik, il nuovo show del Molleggiato. "I problemi non sono editoriali, ci sono problemi contrattuali in via di soluzione", ha dichiarato Fabrizio Del Noce, nel corso del programma radiofonico di Fiorello.

"Non sono l'interlocutore adatto per dare una risposta definitiva in materia", ha aggiunto Del Noce, "ma la soluzione finale, secondo me, è che tutto andrà a posto, ci vuole un po' di tempo. Se c'è una causa in corso il programma non si può fare per regolamento interno aziendale ma le cause si minacciano e si ritirano e la vicenda si può risolvere anche un giorno prima di andare in onda".

Subito dopo la chiacchuierata con Del Noce, Fiorello ha fatto un giro di telefonate esplorative. Dapprima ha chiamato casa Celentano, ma non trovando in casa nè Adriano, nè la moglie Claudia Mori, si è intrattenuto con Caterina, presumibilmente la domestica. Ha poi chiamato Rosita, la figlia di Celentano, che è caduta dalle nuvole giustificandosi: "Non leggo i giornali da due giorni perchè sono in casa con l'influenza".

E' poi stata la volta di Claudia Mori, alla quale Fiorello, nel corso della seconda telefonata, a distanza di pochi minuti dalla prima, ha fatto ascoltare quanto detto da Del Noce. "L'investigatore Ponzi è un dilettante in confronto a te", ha scherzato la Mori, prima di annunciare: "Adriano ha l'influenza. Appena gli sarà passata farà una conferenza stampa in cui dirà tutto quello che riterrà giusto dire".

Sarà mica tutta una montatura per fare pubblicità al programma?

una montatura per pubblicita??nn penso io so di questa cosa solo oggi che ho aperto il forum!!perchè berluska nn vuole mandare in onda celentano!!in vece se costantino pesta una merda in piazza di spagna berluska indice un edizione straordinaria del TG5!!!
nessuno per esempio sa ancora che l'italia è FUORI del secondo livello dell'onu!!e meno male che l'italia conta di piu all'estero