Ecco il cellulare sempre attivo

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CARMINE84
00venerdì 25 aprile 2003 00:31
La batteria non si scarica mai
Amanti del telefonino e della chiacchiera via etere aguzzate gli orecchi. Sono ormai vicini i tempi in cui la conversazione fiume non verrà più disturbata dai bip di protesta della batteria esausta. Presto non saremo più costretti a ricaricare le batterie dei cellulari per ore. Un gruppo di ricercatori dell' Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Catania ha sviluppato nuove tecnologie per la realizzazione di una micro-cella a combustibile, da integrare all'interno dei micro-chip in silicio che consente alla batteria di essere sempre attiva.

Nato in collaborazione con i colleghi di STMicroelectronics del capoluogo etneo, il prototipo consentirà la generazione di corrente elettrica usando idrogeno o metanolo come combustibile, per realizzare dispositivi microelettronici che si alimentano da soli.

Partendo dalla considerazione che le batterie convenzionali non sono al momento in grado di fornire potenza in volumi sempre più ridotti, garantendo lunga durata e peso limitato, il team di ricercatori catanese ha pensato di integrare nei dispositivi microelettronici al silicio vere e proprie celle a combustibile.

Dai ricercatori sono state ridotte a dimensioni micrometriche le architetture utilizzate per le celle macroscopiche, attraverso sofisticatissimi processi di microlavorazione del silicio. In questo modo l'equipe CNR-STMicroelectronics è riuscita a dimostrare che nello stesso micro-chip si possono integrare il dispositivo per la generazione della potenza e tutti i circuiti elettronici logici e di controllo.

La sequenza dei processi di microlavorazione, coperta da due brevetti, inizia con la realizzazione di microcanali del diametro di pochi micron, che corrono sepolti qualche micron sotto la superficie di una fetta di silicio monocristallino.

I ricercatori, Corrado Spinella e Giuseppe D'Arrigo, dell'Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR di Catania, spiegano per gli appassionati di elettronica il funzionamento di questo rivoluzionario metodo di alimentazione: "Attraverso complessi processi fotolitografici ed elettrochimici la parte di silicio sovrastante ciascun microcanale, viene convertita in una struttura nano-porosa. Il silicio poroso viene poi permeato con cluster nanometrici di metalli catalizzatori, quali platino, palladio o rutenio, che hanno la funzione di innescare le reazioni di ossido-riduzione per la produzione di corrente elettrica nella cella. Alla fine il silicio contenente i cluster catalizzatori è impregnato con una membrana polimerica per lo scambio protonico".


sonardj
00lunedì 28 aprile 2003 00:33
speriamo[SM=x39884]
LuVi
00lunedì 28 aprile 2003 11:08
Bella storia!!! [SM=x39918]
Ma si potranno spegnere... VOLENDO?!?!! [SM=x39897][SM=x39897][SM=x39897]

LuVi
CARMINE84
00lunedì 28 aprile 2003 12:32
Re:

Scritto da: LuVi 28/04/2003 11.08
Bella storia!!! [SM=x39918]
Ma si potranno spegnere... VOLENDO?!?!! [SM=x39897][SM=x39897][SM=x39897]

LuVi



lo spero [SM=x39904]
Francy.Air
00lunedì 28 aprile 2003 12:43
Bella trovata davvero!
Non è che ci sono già le prime foto di questo magico telefonino?[SM=x39960]
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