Lo sostiene l'Agenzia spaziale italiana
Il catastrofico sisma del 26 dicembre è stato talmente violento da modificare in modo considerevole l'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre. La conferma arriva dai dati raccolti dai ricercatori del Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia spaziale italiana di Matera. "Si tratta di risultati preliminari - ha detto uno scienziato dell'Asi - che indicano uno spostamento lineare di 5-6 cm lungo la direzione dell' epicentro del terremoto".
I numeri, dunque, confermano quelle che inizalmente erano soltanto delle voci. Il terribile terremoto nell'Oceano Indiano ha causato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre pari a circa 2 millesimi di secondo d'arco (l'angolo sotteso da una moneta da 1 Euro ad una distanza di 2000 km). Tecnicamente parlanto, la forte scossa avrebbe modificato l'assetto linearmente di 5-6 cm proprio lungo la direzione dell'epicentro del terremoto che ha scatenato il maremoto nel Sud-Est asiatico.
La scoperta è stata resa possibile grazie all'elaborazione in tempo reale dei dati prodotti dalla rete mondiale di telemetria laser satellitare, della quale l'osservatorio lucano è uno dei capisaldi fondamentali. Da una prima analisi i ricercatori non segnalano invece alcun effetto lungo la direzione del meridiano di Greenwich.
Nel frattempo l'elaborazione delle informazioni continua a ritmo serrato in collaborazione con il Prof. Roberto Sabadini dell'Università di Milano. L'obiettivo congiunto degli istituti è quello di verificare l'effetto prodotto dal sisma su altri parametri terrestri, come la posizione del centro di massa e la forma del campo di gravità
TGcom