TELEFONINI: ADDIO VECCHIO TACS, DOPO 15 ANNI VA IN PENSIONE

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CARMINE84
00sabato 8 ottobre 2005 16:58
Arrivo' con i mondiali di calcio di Italia 90 e, dopo 15 anni di onorato servizio, il 31 dicembre sparira'. E' il telefonino Tacs, il papa' di tutti i cellulari in circolazione, che come previsto dalla legge cessera' funzionare alla fine dell'anno, liberando frequenze che dovranno essere ricollocate. In giro ce ne sono ancora solo 80mila, e chi li possiede dovra' affrettarsi a disfarsene e a sostituirli con piu' moderni modelli Gsm o Umts.

Il servizio analogico Tacs (Total access communication system) nacque in Grande Bretagna nel 1985: a confronto con i suoi successori sembra una sorta di residuato bellico, 'buono' solo per fare una telefonata e non per tutte quelle decine di funzioni (dagli Sms alle foto, dalla televisione alla radio, fino alla videochiamata possibile solo con l'Umts) disponibili con i nuovi piccolissimi cellulari di oggi.

In Italia il sistema Tacs venne lanciato commercialmente nel 1990 dalla Tim (all'epoca ancora Sip), allora unico operatore attivo sul mercato: il test naturale per la nuova rete furono le 'notti magiche' dei campionati mondiali di calcio. E il successo fu immediato. L'avvento della nuova tecnologia segno' la reale diffusione di massa della telefonia cellulare: vecchie parole come 'radiomobile' o 'veicolare' finirono nel dimenticatoio e piano piano si impose il termine 'telefonino'.

A giocare un ruolo importante in questo senso fu anche il lancio della tariffa Family, nel 1993, con costi ridottissimi nelle fasce serali e nei giorni di festa, ma elevati nelle ore centrali della giornata: fu il segnale che il telefonino poteva essere alla portata di tutti e non solo uno status symbol per i vip.

Da allora le rivoluzioni sono state tante: l'avvento del Gsm, il sistema digitale che consentiva l'avvio di nuovi servizi e assicurava l'utilizzazione anche all'estero, e poi l'Umts, con la videochiamata, qualcosa che solamente 20 anni prima sembrava solo fantascienza. Senza contare l'apertura del mercato e l'avvento di nuovi operatori concorrenti all'ex monopolista.

La telefonia mobile, insomma, in 15 anni ha fatto tanta strada, gli italiani sono passati in massa al digitale e cosi' il vecchio Tacs e' pronto per andare in pensione. A decretarlo e' stata una norma del 2002, che prevede anche la cessazione del Teledrin, il cercapersone visto cosi' tante volte nei telefilm americani, ma che in Italia non ha mai preso piede.

Gli 80mila 'nostalgici' che ancora hanno in tasca il vecchio Tacs avranno comunque una via d'uscita. Potranno sostituire il telefonino con modelli nuovi avvalendosi delle offerte commerciali predisposte da alcuni operatori, con la sicurezza che potranno comunque mantenere il numero che hanno in dote grazie alla number portability: insomma, se il Tacs sparira' non altrettanto accadra' a quei prefissi che per primi si affacciarono sul mercato italiano, 330, 336, 337, 360 e 368.

Sempre entro la fine dell'anno, poi, si sapra' che fine faranno le frequenze 900 MHz che verranno liberate con la cessazione del servizio. Gli operatori sono interessati e qualche frizione per alcune scelte possibili c'e' gia' stata: l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni sta comunque lavorando su una serie di ipotesi, ma assicura che entro il 31 dicembre una soluzione sara' trovata.
Cyrano
00sabato 8 ottobre 2005 17:06
pensavo fosse morto e sepolto da 10 anni...



Ciaozzz
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