Ufo: veritá o fantascienza ?

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Prof. Guglielmini
00martedì 25 aprile 2006 21:02
Salve a tutti propongo un quesito giá noto ma é sempre attuale e controverso.

Vi lascio in compagnia di un articolo sul caso Roswell (molto interessante) su cui riflettere.

Probabilmente uno dei casi più discussi e controversi dell' ufologia, ma al tempo stesso uno dei più famosi per la popolazione mondiale.

Ci troviamo a Roswell, New Mexico, poco distanti dalla "Roswell Army Air Base", sede dell' unico reparto al mondo dotato di bombardieri equipaggiati con bombe atomiche, la 509° squadriglia; a pochi chilometri, nel più importante poligono dell' esercito americano, il "White Sands" si collaudano in gran segreto i missili balistici V-2.

Il 13 giugno 1947 il personale della base aerea di Roswell viene messo in allarme, un oggetto volante non identificato era comparso sui radar; tuttavia, l' oggetto scompare dopo pochi minuti dagli schermi. L' aviazione conferma che non si tratta di nessuno dei loro veicoli sperimantali.

Il 30 giugno 1947 Frank Kaufmann, sottoufficiale di stanza al poligono di White Sands, viene inviato, con una squadra dell' aeronautica, ad indagare presso un torrente vicino alla statale 285.

Quello che fu ritrovato da Kaufmann e dalla sua squadriglia fu a dir poco sorprendente. Un velivolo sconosciuto, di forma triangolare, lungo circa sette metri e largo tre, si era sfracellato a terra. All' interno erano visibili pannelli di controllo con indicazioni in caratteri sconosciuti. A poca distanza dal velivolo si potevano notare i corpi di cinque esseri non umani.

L' aeronautica militare dispone immediatamente l' ordine per il recupero dei corpi e dei rottami, convocando d' urgenza due medici ed un' infermiera per svolgere le autopsie.

Le voci di un possibile ritrovamento di una navicella spaziale cominciano a circolare e a suscitare molto interesse tra la popolazione; tanto che il 7 luglio dello stesso anno, un contadino, Mac Brazel, che abita in una zona vicina a quella dell’ incidente, rinviene nella sua proprietà quelli che lui sospetta essere alcuni rottami del velivolo sconosciuto. Brazel avvisa immediatamente lo sceriffo George Wilcox del suo ritrovamento, il quale, a sua volta decide di contattare la base aerea.

Dopo la conferma da pare dell’ aeronautica americana del recupero di un oggetto volante di origine extraterrestre schiantatosi al suolo, in tutto il mondo la notizia viene raccolta dai giornali.

Pochi giorni dopo l’aeronautica smentirà il comunicato precedente, smentendo l’ ipotesi del disco volante e diffondendo quella di un normale pallone sonda; Wilcox e Brazel saranno in seguito minacciati e costretti a ritrattare le loro precedenti dichiarazioni.

L’ ipotesi avanzate successivamente di una manovra di copertura di un incidente nucleare o di un missile sperimentale precipitato, saranno smentite entrambe dall’ aeronautica.

L’ 8 luglio 1947 un telex dell’ FBI comunica al suo direttore, J. Edgar Hoover , il recupero di n oggetto ritenuto un disco volante di matrice extraterrestre, successivamente trasportato per accertamenti alla base aerea di Wright.

Il 10 luglio, arrivano all’ agenzia Bellard, che gestisce il servizio di ambulanze e pompe funebri nella zona e che è convenzionata con la base militare, due strane telefonate. Un medico di stanza nella base chiede a Glen Dennis, dipendente dell’ agenzia, la disponibilità di piccole bare grandi quanto un bambino, successivamente richiama per avere dei consigli sulla conservazione dei cadaveri; in entrambi i casi Dennis chiede se è avvenuto in incidente, ma gli viene risposto che sono semplici informazioni per l’ archivio.

Tra conferme e smentite, questo affascinante, e ancora irrisolto, caso si trascina per più di cinquanta anni fino ad arrivare agli anni più recenti.

Nei primi anni ’90 la General Accounting Office, l’ equivalente della nostra Corte dei Conti, per ordine del parlamentare repubblicano Steven Shiff, inizia un’ inchiesta analizzando tutta la documentazione, anche segreta, in possesso dell’ aeronautica militare, del Ministero della Difesa e di altri enti come FBI e CIA, con la convinzione che dopo l’ incidente di Roswell qualcosa è stato nascosto all’ opinione pubblica mondiale.

Il rapporto, consegnato il 28 luglio 1995 al parlamentare Shiff, diceva che tutti i rapporti inviati tra il 1946 e il 1949 dalla base di Roswell ai vertici militari americani erano stati distrutti più di quaranta anni prima, contrariamente a tutte le procedure previste.

Nel luglio del 1994 l’ aeronautica militare statunitense, dopo anni di insistenze, smentisce l’ ipotesi del pallone sonda. Il presunto velivolo, caduto in New Mexico nel 1947, sarebbe stato in realtà un gruppo di palloni a grappolo lanciati nell’ ambito dell’ allora segretissimo "progetto Mogul", lanciato dalla non lontana base di Alamogordo e destinato alla rilevazione dell’ attività nucleare sovietica.

Questo caso è tuttora considerato, dalla maggior parte degli ufologi mondiali, uno dei più affascinanti e controversi casi di ufo-crash conosciuti.


Le grandi rivoluzioni della scienza sono spesso seguite da sconvolgimenti in campo filosofico e sociale.
Fantasma dell'Opera
00mercoledì 26 aprile 2006 20:17
Credo che Roswell sia più o meno come Atlantide: tutti hanno provato a parlarne in ogni maniera possibile, e quindi col passare degli anni è praticamente impossibile capire ormai cosa è verità e cosa invenzione, cosa pista da seguire e cosa pista immaginaria ma camminata a catena da tantissime altre persone e quindi presa per vera.

Secondo me o il pallone sonda o la creazione di uno specchietto per le allodole (stile Area 51) è la cosa più probabile... avevo letto su un altro forum il post di uno che asseriva che il caso era stato gonfiato ad arte negli anni 90 (con tutto il merchandising sugli UFO correlato, un pò come a Loch Ness) quando era stato chiaro sin dall'inizio che l'incidente era nulla di che... poi ovvio che non posso portare nessuna prova se non la mia personale senzazione che 'sto tizio ne sapeva e non era uno che sparava vaccate per il gusto di spararle, però in certi casi troppo "mitizzati" sono sempre propenso a pensare che sia molto il fumo e piccolo, ammesso e molto non concesso che ci sia, l'arrosto....
Emilius83
00giovedì 27 aprile 2006 10:41
Re:

Scritto da: Prof. Guglielmini 25/04/2006 21.02
Il 10 luglio, arrivano all’ agenzia Bellard, che gestisce il servizio di ambulanze e pompe funebri nella zona e che è convenzionata con la base militare, due strane telefonate. Un medico di stanza nella base chiede a Glen Dennis, dipendente dell’ agenzia, la disponibilità di piccole bare grandi quanto un bambino, successivamente richiama per avere dei consigli sulla conservazione dei cadaveri


Che volevano fare? Seppellire gli alieni? [SM=x39916]
badaze
00martedì 2 maggio 2006 18:17
Il problema con il caso di Roswell è che è diventato troppo mediatico e che gente che ancora 60 anni dopo lo prende in considerazione.

Se io fossi un ufologo farei a meno del caso e lavorerei su cose più recenti dove i testimoni non sono ultra ottanteni se non morti.

Quindi, che sia vero o meno, per me tutto il caso è ormai folclore o leggenda.
Darkeyes01
00mercoledì 3 maggio 2006 15:16
Re:

Scritto da: badaze 02/05/2006 18.17
Il problema con il caso di Roswell è che è diventato troppo mediatico e che gente che ancora 60 anni dopo lo prende in considerazione.

Se io fossi un ufologo farei a meno del caso e lavorerei su cose più recenti dove i testimoni non sono ultra ottanteni se non morti.

Quindi, che sia vero o meno, per me tutto il caso è ormai folclore o leggenda.


Si son d'accordo, sul caso di Rosewll è stato trovato chi ha costruito l'alieno e girato la scena... oggi è un falso ammesso, poi c'è chi sostiene che sia solo un'altra copertura. Ormai sta diventando un atto di fede, sarebbe meglio studiare casi più recenti.
badaze
00mercoledì 3 maggio 2006 16:30
Re: Re:

Scritto da: Darkeyes01 03/05/2006 15.16

Scritto da: badaze 02/05/2006 18.17
Il problema con il caso di Roswell è che è diventato troppo mediatico e che gente che ancora 60 anni dopo lo prende in considerazione.

Se io fossi un ufologo farei a meno del caso e lavorerei su cose più recenti dove i testimoni non sono ultra ottanteni se non morti.

Quindi, che sia vero o meno, per me tutto il caso è ormai folclore o leggenda.


Si son d'accordo, sul caso di Rosewll è stato trovato chi ha costruito l'alieno e girato la scena... oggi è un falso ammesso, poi c'è chi sostiene che sia solo un'altra copertura. Ormai sta diventando un atto di fede, sarebbe meglio studiare casi più recenti.



Fai un errore che molti fanno. Non è perche è stato girato un filmato fasullo sul caso Roswell che non è successo nulla a Roswell.

[SM=x39872]
Fantasma dell'Opera
00mercoledì 3 maggio 2006 21:11
Re:

Scritto da: badaze 02/05/2006 18.17
Il problema con il caso di Roswell è che è diventato troppo mediatico e che gente che ancora 60 anni dopo lo prende in considerazione.

Se io fossi un ufologo farei a meno del caso e lavorerei su cose più recenti dove i testimoni non sono ultra ottanteni se non morti.

Quindi, che sia vero o meno, per me tutto il caso è ormai folclore o leggenda.



Ecco, esattamente quello che volevo dire io [SM=x39884]

"Inquinamento delle prove" così massiccio che, ammesso e definitivamente NON concesso che l'arrosto esista, è ormai impossibile trovarlo in mezzo a tutto 'sto fumo.

Un pò come Atlantide insomma (ma lì per me l'arrosto c'era [SM=x39854] )
Darkeyes01
00mercoledì 3 maggio 2006 22:15
Avete ragione, resta il mistero su ciò che ha visto il proprietario del ranch dove è accaduto il fatto e di altri "testimoni". Ma allora cosa è accaduto? Era un veivolo militare segreto?
Fantasma dell'Opera
00giovedì 4 maggio 2006 21:27
Può darsi, forse neanche quello.....
-il Macedone-
00sabato 13 maggio 2006 16:02
finchè non vedo non credo...nemmeno ai vari complotti etc.Però chi lo sa,tutto è possibile [SM=x39923]
Drag-on
00venerdì 19 maggio 2006 17:56
Se fosse veramente successo qualcosa, ormai già lo sapremmo...
TrunksZ
00domenica 21 maggio 2006 20:20
Re:

Scritto da: Drag-on 19/05/2006 17.56
Se fosse veramente successo qualcosa, ormai già lo sapremmo...



Su questo non ci giurerei...i governi possono mantenere il segreto per molti anni..finchè non sono costretti ad ammettere la verità.
Finchè non accadrà qualcosa di grosso non uscirà nulla allo scoperto.

Per quanto riguarda il fatto se sia fantascienza o meno l'esistenza di ufo/alieni ormai non c'è più dubbio credo.
Sono troppe le testimonianze e casistiche.
Per come la vedo io la coincidenza non esiste.

[Modificato da TrunksZ 21/05/2006 20.21]

badaze
00domenica 21 maggio 2006 20:28
Re: Re:

Scritto da: TrunksZ 21/05/2006 20.20


Su questo non ci giurerei...i governi possono mantenere il segreto per molti anni..finchè non sono costretti ad ammettere la verità.
Finchè non accadrà qualcosa di grosso non uscirà nulla allo scoperto.

Per quanto riguarda il fatto se sia fantascienza o meno l'esistenza di ufo/alieni ormai non c'è più dubbio credo.
Sono troppe le testimonianze e casistiche.
Per come la vedo io la coincidenza non esiste.

[Modificato da TrunksZ 21/05/2006 20.21]




Il problema è che i governi sono a priori accusati di occultare la verità. Quindi anche se non sanno niente e lo dicono, nessuno tra i credenti degli ufo ci crede.... addirittura il solo fatto di negare la conoscenza accredita la tesi della realtà del fenomeno.

[SM=x39872]
Huey
00lunedì 22 maggio 2006 17:06

premesso che io credo nella presenza degli UFO mi sorge spontanea una domanda sul caso roswell.
niente da dire su un UFO che si schianta, per la casistica non è impossibile, ma si schianta negli ultimi 50 anni un solo UFO a terra e guardacaso proprio nelle vicinanze di una base dell'esercito americano?



ÖREBRO
00sabato 27 maggio 2006 01:33
A parte il caso Roswell che anche li ci sará stato qualcosa ma...
Gli alieni esisto al 200%
Fantasma dell'Opera
00sabato 27 maggio 2006 10:03
Su quello son d'accordo anch'io - son convintissimo che esistono altre forme di vita dell'universo.

Però che:
- Siano intelligenti (e già intelligenti tipo delfini sarebbe fenomale) come noi
- Siano votati o interessati alla tecnologia
- Siano votati o interessati al viaggio spaziale
- Abbiano trovato un modo per superare gli anni luce visto che sino a prova contraria le leggi della fisica valgono anche per loro e l'universo è "grandicello" anche per loro
- Su tutte le galassie trovino la nostra
- Su tutta la Via Lattea trovino una regione periferica
- Su tutte le regioni periferiche che potevano trovare beccano una dove c'è una stellina qualsiasi già a metà della sua vita con attorno 9 pianeti che girano di cui uno relativamente piccolo
- E che il tutto sia stato ripetuto non da una sola entità, ma da quarantamila specie diverse di alieni, vista l'enorme e assurda mole di avvistamenti (e che cavolo, tutti qua??? in culo all'universo??? come pensare che ci possano essere 500mila visitatori su uno dei paesini dell'Aspromonte che son segnati a malapena sulle mappe) .... beh già lì per me le percentuali calano vistosamente.
g
00sabato 27 maggio 2006 10:13
Su Marte invece la vita nn è intelligente







ÖREBRO
00sabato 27 maggio 2006 12:23
Faccio degli esempi che fanno riflettere:

Il nostro corpo é una macchina soffisticatissima non si sa ancora bene su di esso si sono fatti dei gran progressi ma ci sono ancora molte domande in sospeso..

L'atomo viene studiato attualmente e da documentari che ho visto con dei procedimenti incredibili mi pare tubi lunghi km e km dove lo fanno scontrare e si divide in altre sezioni piú piccole si parla di oggetti invisibili all'occhio umano e li altre domande in sospeso..

La nostra mente riconosce un inizio e una fine su ogni cosa ma non puó comprendere un oggetto che non ha fine guardate il cielo lo spazio le stelle lontane.. Lo spazio é infinito? e anche domanda in sospeso

Con un super compiuter hanno provato a vedere se con tutti calcoli possibili nello spazio potrebbe in qualche modo esserci un pianeta come il nostro la risposta é stata che cé un buon numero di 10000 possibilitá e non é poco

Siamo ancora molto indietro..
Non ci sono risposte certe tutto é possibile

Gli alieni che non sono altre che nostri cugini esistono come noi e fanno parte anche loro di questo grosso complesso infinito?
[SM=x39858]





Fantasma dell'Opera
00sabato 27 maggio 2006 19:55
Re:

Scritto da: ÖREBRO 27/05/2006 12.23

Con un super compiuter hanno provato a vedere se con tutti calcoli possibili nello spazio potrebbe in qualche modo esserci un pianeta come il nostro la risposta é stata che cé un buon numero di 10000 possibilitá e non é poco



D'accordissimo anch'io, ma ripeto: ci son troppe variabili in gioco, e l'universo è grande per tutti.
Tantissimi pianeti che possono ospitare la vita sulla terra, ok: ma perchè questa vita deve per forza essere evoluta come la nostra? su un pianeta simile alla terra ci stanno benissimo cani, delfini e orsi, ma non ho ancora visto la bandiera di Orsolandia sulla Luna. E se ci sono pure esseri intelligenti come noi, perchè la loro intelligenza deve essersi per forza sviluppata in senso tecnologico? non possono essere delle specie di druidi super-illuminati, una società molto spirituale ed "esoterica" che se ne frega della vastità dell'universo? E poi perchè devono essere per forza di cose molto più avanti di noi? in 15 miliardi di anni ce ne sono voluti un sacco prima che la Terra si formasse, poi molto tempo prima che comparissero gli uomini, poi molto tempo ancora affinchè raggiungessimo solo la Luna... perchè in altre parti dell'universo l'evoluzione tecnologica deve essere andata enormemente più avanti?? e poi, come ho già detto: chi cavolo ci riesce a trovare qua, "in culo ai lupi"? se l'universo fosse l'Italia noi non saremmo Milano o Roma; saremmo una casupola su qualche cavolo di montagna, anzi, saremmo il cesso in disuso di quella casupola irrangiungibile con qualsiasi strada o mezzo.

Nel medioevo si pensava che la Terra fosse al centro dell'universo, ora non usiamo la nostra conoscenza della vastità dello stesso per un'altra credenza: quella che ci raggiungono di tutti e di più. Siamo difficilissimi da trovare, fatevene una ragione.



Scritto da: ÖREBRO 27/05/2006 12.23
Siamo ancora molto indietro..
Non ci sono risposte certe tutto é possibile



Questo è poco ma sicuro [SM=x39854]


Scritto da: ÖREBRO 27/05/2006 12.23
Gli alieni che non sono altre che nostri cugini esistono come noi e fanno parte anche loro di questo grosso complesso infinito?
[SM=x39858]




Ehi, andiamoci piano con le parole, io non mi sento "cugino" di un'ameba gigante o magari addirittura mignon! [SM=x39874] (che penso sia verosimilmente il maggior tipo di "alieno" che puoi trovare... organismi molto semplici)
ÖREBRO
00sabato 27 maggio 2006 20:31
Sono piú avanti di noi non perché lo penso io ma perché il nostro sistema solare é il piú giovane in confronto agli altri.
Quindi la vita di conseguenza cioé noi ci siamo sviluppati piú tardi inconfronto a popolazioni di altri sistemi solari

[SM=x39871]
Over-Mind
00sabato 27 maggio 2006 20:59
Re:

Scritto da: Drag-on 19/05/2006 17.56
Se fosse veramente successo qualcosa, ormai già lo sapremmo...




Porprio come per Ustica...
Prof. Guglielmini
00mercoledì 31 maggio 2006 10:12
Amici leggete questo interessantissimo articolo scritto da un mio caro amico il Dott. Carlo Sabadin

La discutibile Scienza dei Crop Circles


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo commento di Carlo Sabadin, che plaude allo studio di tre scienziati italiani del CICAP, in netto contrasto con le conclusioni raggiunte da Levengood e Haselhoff sul fenomeno dei Cerchi Nel Grano

Di Carlo Sabadin



Ricevo notizia, proprio in queste ore, dell'annuncio di una pubblicazione contra la "non convenzionalità" delle pubblicazioni scientifiche in materia di crop.

Si tratterebbe di un lavoro a più mani, dove, verrebbero ridimensionate alcune affermazioni precedenti contenute in altre, analoghe, pubblicazioni. Il luogo scelto sarebbe il prestigioso JSE (Journal of Scientifical Exploration) e il numero di giugno dovrebbe, quindi, contenere un articolo intitolato: "Balls of Light: The Questionable Science of Crop Circles" a firma di Francesco Grassi, Claudio Cocheo e Paolo Russo. Il titolo e, soprattutto, la competenza e specializzazione degli autori (ad affiancare Grassi, un ingegnere, sarebbero due fisici, tutti iscritti al CICAP) farebbe presumere che il lavoro sia finalizzato ad analizzare, in chiave critica, la nota ipotesi, avanzata qualche anno fa, dall'ingegnere olandese Haselhoff, relativa alle modalità di produzione dei crop. Il comment in oggetto, ricordiamo, si inseriva su di una discreta produzione di articoli scientifici (che comprendeva pubblicazioni su Physiologia Plantarum e sullo stesso JSE, insieme ad un altro comment del fisico meteorologo Deardorff; recentemente, poi, era uscito un interessante e lungo articolo tecnico, un "CLAY-MINERAL CRYSTALLIZATION CASE STUDY" che avvalorava, ulteriormente, la non-convenzionalità del fenomeno).

In realtà, è quasi certo che questa "rivisitazione in chiave critica" tenda a raggiungere obiettivi più ampi, affrontando anche tematiche relative ai primi e/o più noti lavori pro non-convenzionalità (specificatamente i due articoli pubblicati su Physiologia Plantarum). In attesa di un'attenta lettura dell'abstract e -soprattutto- dell'articolo, dobbiamo, per onestà intellettuale, riconoscere che quell'accordo "intersoggettivo", in materia di "pubblicazioni scientifiche" sui crop (creato -vista la estrema diversità degli interventi in merito- su di un binario estremamente ristretto ma, comunque, indiscutibile fino a questo momento), caratterizzato da una totale pubblicazione in chiave "positiva" sembra meno solido. Come ricordato poco sopra, solo dopo aver studiato -e con la massima attenzione- l'articolo di Grassi-Cocheo-Russo sarà possibile capire la reale portata di tale lavoro e quanto la consistenza di tale "accordo" verrà danneggiata. Ma, mi sembra evidente, prevedere -fin d'ora- un certo “suo (e intendo ..... l’accordo intersoggettivo.... non il nuovo lavoro!) ridimensionamento". Almeno parziale.

Ciò che, invece, mi preme ora sottolineare è come sia, senza alcun dubbio, decisamente importante e, totalmente condivisibile, il "modus operandi" scelto dagli autori (e, se permettete o volete, del CICAP). Quando negli ultimi anni, chi scrive, andava ripetendo (e non solo in relazione ai "cerchi nel grano"): contro la "letteratura scientifica" le uniche critiche ammesse sono -unicamente!- nuove "pubblicazioni" in senso opposto... qualcuno, probabilmente, storceva in naso. Anzi, ne sono certo, tale affermazione risultava sicuramente "sgradevole" a molti. Si preferiva -pur di NON rispondere nel merito- fare ricorso a trucchi ampiamente consolidati: "far uscire" dei lavori scettici che, in realtà, erano semplici articoli pubblicati su riviste auto-prodotte, reportage di noti periodici "divulgativi", commenti di noti ricercatori scettici. Opinioni autorevolissime ma… non articoli scientifici. Parallelamente, alcuni seguaci del "cultismo dei circlemaker" si rendevano protagonisti di alcune delle peggiori figure che la storia dell’ufologia italiana (anzi: della pseudo-ufologia) ricorda. Ma il dilettantismo ufologico lascia sempre il tempo che trova... per fortuna. Invece, chi cerca in maniera seria e corretta di proporre una ricerca ed una divulgazione adeguata all’importanza della materia trattata, si deve conformare a certi comportamenti e, soprattutto, a certe “regole”.

Come le formali “regole” della comunicazione scientifica. Diversi ricercatori (e pochissimi gruppi ed associazioni di ricerca) lo hanno fatto. Almeno in questo paese. Altri, la maggior parte, hanno preferito concentrarsi su altre cose. Ecco perché trovo decisamente positivo ed ampiamente meritorio questo “nuovo” (da parte della cosiddetta “parte scettica”) tipo di approccio. Che… poi è l’unico approccio ammissibile. Sono davvero felice che quanto ho sempre sostenuto sia -adesso- accettato anche dai nostri “avversari” scettici.

Al di là del merito e della reale portata del lavoro in oggetto (che, ricordo, dobbiamo ancora leggere). Indipendentemente dal fatto che ci piaccia o meno. E soprattutto: a prescindere da qualsiasi conseguenza che tale articolo possa avere per le ipotesi del variegato mondo dei possibilisti o, meglio, dei sostenitori della non-convenzionalità del fenomeno (e non tutti considerano dimostrata l’equazione crop=ETH... non dimenticatelo MAI!).

Questo non ci interessa. Ci saranno altri spazi e luoghi per nuove ricerche, nuove indagini, nuovi confronti e dibattiti, nuove analisi e, soprattutto, nuovi articoli scientifici.

Tutto ciò che importa, veramente, è -al contrario- riconoscere da parte di tutti e, indipendentemente dalle proprie posizioni, le stesse regole, le stesse procedure, lo stesso modus operandi. Il resto, infatti, è solo... chiacchiera.

I miei personali complimenti a Francesco e ai suoi colleghi per questo primo articolo scientifico, di segno opposto versus tutte le precedenti analoghe pubblicazioni. Mi auguro, vivamente, che altri colleghi -a torto o a ragione considerati possibilisti- leggano con estrema attenzione non solo questo nuovo lavoro ma –anche!- quelli precedenti (di cui, probabilmente, hanno guardato solo le figure....).

Eviteranno così di perdere, ulteriormente, tempo con i loro continui voli pindarici alla ricerca di.... geometrie impossibili, conformazioni mirabolanti, messaggi incredibili, pesci tatuati, mosche e vari tipi di insetti morti o pietrificati, anomalie (non quelle vere e documentate...) ventose, eccetera, eccetera... Forse, così, avremo un tempo adeguato e maggiori risorse per fare ciò che dovremmo fare...

E che -almeno alcuni di noi- faranno. Comunque.

Ad maiora!



Dott. Carlo Sabadin



www.dnamagazine.it/cropsaba.html
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