Epidemie?

Gli inquirenti: il batterio è geneticamente manipolato
ma potrebbe anche arrivare da esperimenti di laboratorio

Carbonchio, si fa strada l'incubo del terrorismo

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MIAMI (Florida) - Una tragica coincidenza, si era detto all'inizio. Poi la casualità si è trasformata in un dubbio atroce, dopo l'accertamento del secondo caso. Oggi è il giorno dell'ipotesi più drammatica: dietro alle due infezioni di carbonchio rilevate negli ultimi giorni potrebbe esserci la mano dei terroristi, della guerra batteriologica. Dall'inchiesta che l'Fbi ha iniziato sulla malattia rarissima, che in Florida ha ucciso una persona e ne ha contagiata un'altra, è trapelata una rivelazione allarmante: il batterio di carbonchio (noto anche con il nome di antrace) isolato in Florida è "probabilmente manipolato" e "geneticamente modificato".

La notizia ha fatto il giro delle redazioni dei giornali e delle tv della Florida. Gli esperti al momento si manterrebbero cauti: non è detto che il carbonchio geneticamente modificato sia stato messo in circolazione dai terroristi per scatenare un'epidemia che già è stata definita la "peste del terzo milliennio". Potrebbe anche essere accaduto che il batterio sia stato modificato a scopo di ricerca scientifica e poi "uscito" per errore dai laboratori. Non si esclude nemmeno che il carbonchio si sia alterato geneticamente per cause naturali. Sembra sicuro, però, che il carbonchio di fronte al quale si sono trovati medici, ricercatori e inquirenti è diverso da quello conosciuto finora.

La paura di una guerra batteriologica contro gli Stati Uniti a questo punto rischia di trasformarsi in psicosi. Nonostante gli inviti alla calma delle autorità americana, l'allarme nella popolazione era immediatamente scattato lo scorso 5 ottobre, quando si era diffusa la notizia della morte di Bob Stevens, un fotoreporter 63enne, dipendente della società editoriale American Media. Carbonchio, antrace, era stata la diagnosi dei medici: vale a dire una malattia che in America non era stata riscontrata dal 1976.

Pochi giorni più tardi un secondo caso. Sempre in Florida, sempre nell'edificio della American Media: le spore del batterio erano state rilevate nelle cavità nasali di un collega di Stevens. Le segnalazioni da allora si sono moltiplicate: si è parlato di un terzo caso in Florida, e di altri nello Utah e nel Wisconsin. Nel frattempo tutti i dipendenti della società di DelRey Beach sono stati messi sotto osservazione. E nella città sono arrivati gli esperti dell'Fbi. Con un compito difficile e inquietante: spiegare alle autorità e alla popolazione americane se l'incubo delle Torri gemelle si stia davero reincarnando nelle forme microscopiche di un batterio.

(10 ottobre 2001)



LuVi

Modificato da LuVi 10/10/2001 14:27

l'ho sentito ora al TG3 ed è una cosa che mi TERRORIZZA.....
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ciaoo loveme!!!!!!!!!

Boh... Sono senza parole, spero non sia vero tutto ciò...

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 Giuseppe ex-xx_cz, SurfGainer & ezboarder

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Gli investigatori parlano di atto "criminale"
ma continuano ad essere prudenti su un attacco terroristico

Florida, terzo caso
di carbonchio




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WASHINGTON - "Non può essere un caso, a questo punto siamo in presenza di un atto criminale": dopo il nuovo episodio di carbonchio in Florida, il terzo in pochi giorni, le autorità di Boca Raton, pur andando sempre cauti che si tratti di una atto di terrorismo, hanno messo da parte l'ipotesi della fatalità. Troppi tre casi di carbonchio tutti localizzati nello stesso luogo.

Dopo il fotoreporter Bob Stevens, deceduto venerdì, dopo che, a tre giorni di distanza, si è scoperto che una seconda persona che lavorava nello stesso edificio di Stevens, Ernesto Blanco, fattorino della casa editrice di settimanali scandalistici "American Media Inc." era risultato contagiato, stavolta il contagio è toccato ad una donna di 35 anni. Vista la situazione le autorità hanno deciso di sottoporre a test oltre un migliaio di persone che hanno frequentato il quartiere generale dell'AMI per almeno un'ora nel corso delle ultime settimane.

Le analisi sul tipo di spora rilevata sulle vittime condurrebbe ad un tipo di carbonchio manipolato in un laboratorio dell'Iowa negli anni '50. Il carbonchio è una delle sostanze che possono essere usate dai terroristi per produrre micidiali armi biotossiche. Il fatto che alcuni dei 19 piloti kamikaze della strage dell'11 settembre abbiano abitato non lontano da Boca Raton ha creato timore nella popolazione locale e gli inquirenti stanno cercando di determinare se possano esistere connessioni con la attività dei terroristi: per adesso però non è emerso alcun legame. Ad aumentare sospetti e timori c'è il fatto che i terroristi si erano informati sul funzionamento degli aerei agricoli per irrorare circostanza che ha contribuito ad aumentare il nervosismo degli abitanti locali.

L'ultimo caso di esposizione fatale al carbonchio risaliva negli Stati Uniti, prima della morte di Stevens, all'anno 1974.

(11 ottobre 2001)



E se questo è già noto.. immaginate cosa ci nascondono...

LuVi

secono me ci attendono brutte sorprese.....nonostante tutti i disastri che stanno accadendo questa cosa è quella che mi fa piu paura.....figuratevi che sono ipocondriaca!!!!!!
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ciaoo loveme!!!!!!!!!

Roma, 16:05
Panico da antrace: Poste non hanno le maschere
"Anche parlando con i miei colleghi europei, devo dire che non c'è la convizione di essere in presenza di un attacco di vero e proprio terrorismo biologico". Lo ha detto il ministro dell'interno Claudio Scajola, a Bruxelles per participare insieme ai suoi colleghi europei a un forum sull'immigrazione e l'asilo. Scajola ha anche invitato a non diffondere "sentimenti di paura". Nonostante l'ottimismo l'allarme c'è eccome. Le Poste si trovano già in difficoltà sulle disposizioni stabilite dal Viminale per prevenire possibili attacchi bioterroristici. Secondo una denuncia del sindacato l'azienda è sprovvista di mascherine antipolvere e guanti, nonostante questi strumenti siano obbligatori da circa 10 anni. "Non ci sono né guanti né mascherine - dice Nino Sorgi, segretario generale dell'Slp-Cisl - e questo nonostante migliaia di dipendenti siano a rischio. Perché ormai non si tratta più solamente del rischio di attentati legati alla guerra in Afghanistan, ma del pazzo mitomane o di altre organizzazioni terroristiche che potrebbero trovare una facile ribalta utilizzando proprio il servizio postale, indifeso di fronte a questi attacchi".
Alle Poste per il momento non commentano ed è impossibile contattare il responsabile della sicurezza; ci si limita a rimandare a quanto deciso dal governo e a chiedere ai ministri dell'interno e della sanità e delle comunicazioni spiegazioni a riguardo. Ma su questo fronte i sindacati vogliono garanzie al più presto: "Oggi stesso - dice Sorgi - chiederemo un incontro all'azienda per entrare nel merito della vicenda".
Diversa la storia in America, dove si cerca in tutti i modi di combattere l'emergenza. Avvisi al pubblico sul rischio delle lettere o dei pacchi all'antrace sono stati pubblicati anche sul sito Internet del servizio postale americano (l'United states postal service). Il più recente è aggiornato a ieri e si apre con un messaggio che vuole essere tranquillizzante: il servizio postale trasporta ogni anno 208 miliardi di oggetti postali e per ora c'è stato "un solo caso confermato di trasporto di bacilli di antrace tramite posta". Ma lo stesso messaggio è seguito da un sintetico manuale di comportamento di fronte all'allarme carbonchio con i seguenti capitoli:
1) cosa fare se si riceve posta con minaccia di antrace (non maneggiare il plico, avvertire le autorità competenti, isolare l'area, lavarsi immediatamente le mani con acqua e sapone e così via, con l'indicazione dei numeri di telefono da utilizzare);
2) cos'è l'antrace;
3) quali sono i sintomi del carbonchio;
4) quali sono le caratteristiche cliniche del carbonchio;
5) quali sono le cure;
6) quali sono le caratteristiche di un plico sospetto.
Quest'ultimo punto si basa sull'esperienza negli anni degli ispettori postali che sottolineano aspetti legati non solo alla contaminazione batterica. Un plico - rileva l'Usps- può essere sospetto quando:
- E' inatteso o proviene da una persona sconosciuta;
- è indirizzato a qualcuno che non lavora più con voi o mostra di essere inviato da qualcuno che non è molto aggiornato sull'organizzazione destinataria;
- non ha l'indirizzo del mittente o ne indica uno difficile da verificare;
- ha un peso inusuale in relazione alle sue dimensioni o presenta una forma strana;
- è contrassegnato da indicazioni 'restrittive' del tipo 'personale', 'confidenziale';
- ha fili che spuntano, emana odori o presenta macchie;
- ha un timbro postale che contrasta con il presunto indirizzo del mittente. (Red)



LuVi

al tg3 di poco fa davano notizia che,ormai,è allarme batteriologico,i casi crescono...ho paura....
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ciaoo loveme!!!!!!!!!

va be che è scoppiato il caso ANTRACEX, ma in ITALIA si stanno diffondendo allarmismi che non servono, c'è qualcuno che si diverte a giocare pesante, NOtizia delle 19:30 ALLE POSTE DI PALERMO ARRIVANO 2 BUSTE CONTENENTE DELLA POLVERINA BIANCA, SCOPPIA IL PANICO, LE BUSTE SONO STATE PRESE PER ANALIZZARLE, OGGI SI SAPRà IL RESOCONTO, spero che non sia vero, se no siamo nella me.....a,

Io non giro con la maschera antigas, ma prendo le mie precauzioni.
Che ti devo dire? Non ci vuole un cazzo a distruggere l'umanità.. non ci vuole veramente un cazzo!!!

LuVi

Ragazzi.. non so voi.. ma io con uno che torna ora da Washington o dagli USA in genere, io non ci parlo.. non mi avvicino..

Il virus ha contagiato 31 persone dello staff del senatore
Daschle. Il batterio anche nelle stanze del governatore Pataki

Antrace, chiusa la Camera
spore anche a New York
Evacuate le stanze dove si riuniscono i rappresentanti Usa
dipendenti del Senato sottoposti alle cure antibiotiche



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WASHINGTON - L'America è sotto l'incubo dell'antrace: dopo le decine e decine di falsi allarme dei giorni scorsi e un solo contagio mortale, sembra essersi materializzato in queste ore il peggiore dei fantasmi degli americani, dagli attentati dell'11 settembre. Il batterio contagia 31 persone dello staff del senatore Daschle, cui lunedì è stata recapitata una busta con la polvere di antrace; la Camera viene chiusa per evitare l'estendersi del contagio perché si sospetta che spore del batterio si siano diffuse nei condotti d'aria del Senato (notizia poi smentita) e un altro ufficio governativo, quello del governatore di New York, George Pataki, risulta positivo ai test: anche qui il batterio è nell'aria. Tutto questo oggi, in poche ore.

In mattinata (ora di New York) arriva la prima, notizia: la busta con la polvere di atrace indirizzata al senatore Daschle è responsabile del contagio di trentuno persone, risultate positive ai test. Sono tutti dipendenti del Senato e collaboratori di Daschle, più due poliziotti. Quando, due giorni fa la lettera con la polvere killer, recapitata nell'ufficio del leader dei senatori democratici, è stata aperta, si trovavano nelle stanze del palazzo del Congresso.

Fonti dell'inchiesta hanno indicato che la busta conteneva un tipo di batterio particolarmente virulento, perché geneticamente modificato, e ridotto in particelle così fini da poter essere disperso nell'aria invisibilmente. Questo sarebbe il motivo di un contagio così ampio. Oltre duecento dipendenti del Senato vengono sottoposti a una cura di antibiotico di Cipro. E questo dovrebbe ridurre al massimo la possibilità che l'infezione risulti mortale.

Ma gli uffici di Daschle e di altri undici senatori vengono chiusi per alcuni giorni affinché siano espletate tutte le pratiche indispensabili perché i dipendenti possano tornare a lavorare in condizioni di sicurezza.

Nel frattempo, anche la Camera dei rappresentanti Usa aggiorna i lavori a martedì prossimo, per permettere che siano effettuati tutti i test sul carbonchio. "Ci sembra la cosa prudente da fare. Lo dobbiamo al nostro staff - dice il portavoce Dennis Hastert - non sappiamo cosa arriva per posta, non sappiamo cosa c'è nell'aria che respiriamo". Il sospetto, poi smentito dopo poche ore, è che spore del batterio si siano diffuse nei condotti dell'aria del palazzo.

Infine New York. La tv NY1 annuncia: nell'ufficio del governatore George Pataki, a Manhattan, sono state trovate tracce del virus. E due piani dell'edificio sulla Third Avenue che ospita le stanze di Pataki vengono evacuati e isolati. Il bacillo non avrebbe contagiato nessuno dei collaboratori né il governatore che però, per precauzione, saranno ugualmente sottoposti a una terapia antibiotica.

(17 ottobre 2001)



LuVi

meno male che il caso delle poste di palermo era una bufala, ma è stato uno scherzo pesante, ho letto quello che hai riportato sul fatto del senatore e i 31 contagiati....ma siamo alla fine ;(