Berlusconi: "La sinistra ha in mano toghe e Rai"

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Berlusconi: giudici e Rai in mano alla sinistra


In una lunga intervista a "Le Figaro" il premier torna sui suoi cavalli di battaglia: "Il Pci e le 'sue' toghe rosse hanno cancellato i partiti democratici". Conflitto d'interessi? "Legifero contro il mio interesse".


ROMA - Il Pci che nel 1992 aveva infiltrato la magistratura "per cancellare i partiti che per mezzo secolo avevano governato l'Italia". Il conflitto d'interessi, con la presidenza del Consiglio che ha sempre "legiferato copntro gli interessi" del gruppo Mediaset. Ma anche la Rai, "interamente nelle mani della sinistra", e le ambizioni in politica estera: "Spero di poter far firmare un nuovo trattato di Roma". E' un Berlusconi a tutto campo e particolarmente combattivo quello che si confessa in una lunga intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano conservatore francese "La Figaro". Un premier che, dopo i recenti successi ottenuti alla Ue, il suo esordio come ministeri degli Esteri seppur "ad interim" e i buoni voti ottenuti dalla Ue sulla politica economica, torna sui suoi cavalli di battaglia preferiti. E attacca senza esitazioni.

I GIUDICI - Berlusconi non usa mezze misure quando parla di toghe rosse e torna a citare il "complotto" che fra il 1992 e il 1994 avrebbe tolto di mezzo i protagonisti della scena politica. ''In Francia non si capisce cosa è passato in Italia a partire dal 1992. Giudici che il Partito comunista ha infiltrato nella magistratura hanno cancellato dalla vita politica i partiti che avevano governato l'Italia per mezzo secolo'', dice Berlusconi. "Partiti democratici come la Democrazia cristiana, il Partito socialista, il Partito socialdemocratica, il Partito liberale e il Partito repubblicano - continua il premier - non hanno avuto la possibilità di presentarsi alle elezioni del 1994. Tutti i protagonisti sono da allora scomparsi dalla vita politica. Una certa magistratura ha dunque attaccato soltanto cinque partiti, risparmiando il Partito comunista e i partiti di sinistra, ai quali ha aperto la strada del potere''.

''Per questo motivo - prosegue Berlusconi - io che avrei potuto contentarmi di rimanere capo d'impresa e che avevo tante cose da fare per sviluppare il mio gruppo, mi sono preso le mie responsabilità per non abbandonare il paese a un destino antidemocratico, soffocante e non liberale, e ho formato un nuovo partito politico''. Poi aggiunge che, dopo la prima vittoria, la magistratura ha continuato ad attaccarlo, ''spaventando i miei avversari - precisa - e facendomi ritrovare per sette anni leader da solo dell'opposizione''. ''Ora - continua - ci siamo presi la responsabilità di cambiare l'Italia, poiché abbiamo cinque anni davanti a noi e un'ampia e solida maggioranza. Ma questa parte della magistratura è tornata all'attacco e prova ancora una volta a cancellarmi, ad eliminarmi dalla vita politica. Non ci è riuscita. Sui fatti del 1994, sono stato assolto in appello 'per non aver commesso il fatto'''.

Ad una domanda sull'eventuale intenzione di limitare il potere della magistratura, Berlusconi risponde spiegando che ''la riforma del sistema giudiziario non si farà contro la magistratura''. ''In Italia - dice ancora Berlusconi, che 'Le Figaro' presenta erroneamente, sopra il titolo, come 'capo dello stato' - la politica praticata dalla sinistra si basa sulla diffamazione degli avversari e la trasformazione della realtà. Hanno ricevuto buone, o piuttosto cattiva lezioni da esperti americani. La campagna elettorale dell'anno scorso è stata molto diversa da quella del 1994. Ogni giorno c'era una nuova accusa''.

LA RAI - Il Presidente del Consiglio torna anche a togliersi qualche sassolino dalla scarpa sulal Rai. ''La televisione pubblica è interamente nelle mani della sinistra''. E aggiunge: ''Nella televisione privata, due canali su tre si sbilanciano a sinistra''. ''Certo - prosegue Berlusconi - la televisione privata non è faziosa, non pratica la diffamazione, ma non ha mai attaccato la sinistra! E, inoltre, c'è una legge che inquadra la pubblicità alla televisione, e nessuno ne parla''. Berlusconi attacca poi la par condizio: ''Nelle trasmissioni politiche sui canali pubblici, il mio partito, che era sostenuto dal 35% degli elettori, dispone di un tempo pari al 4%. Come gli altri 25 partiti politici. Questa disposizione è stata presa contro di noi, e più esattamente contro di me''.

IL CONFLITTO D'INTERESSI - ''Dopo aver lasciato le mie imprese, ho potuto contare su dei figli capaci di continuare da soli quello che io ho fondato'', dice Berlusconi quando il quotidiano francese gli chiede come pesa di regolare la questione del possesso delle televisioni e degli organi di stampa. ''Quando ci sono stati interessi in gioco - aggiunge il presidente del Consiglio - ho sempre deciso contro l'interesse del mio gruppo''. Il progetto di legge contro il conflitto di interessi ''punta a istituire un'autorità - ha spiegato Berlusconi - che controlli tutti gli atti del capo del governo e dei suoi ministri, al fine di denunciare tutto quello che può essere contrario all'interesse pubblico''.

LA POLITICA ESTERA E LA UE - ''Spero di poter far firmare un secondo Trattato di Roma'', è l'ambizione di Berlusconi che spera che la firma della costituzione Ue avvenga nel semestre di presidenza italiana nella Comunità. Poi, sottolineando che ''il primo trattato, nel 1957, ha segnato la nascita dell'Europa'', aggiunge: ''Spero di poter far nascere alla fine del 2003 la nuova Europa''. ''Se c'è qualcuno che ha sempre guardato all'Europa come un'ideale, un'ambizione, una necessità, una volontà - ha continuato Berlusconi - questo
sono io. Sono il presidente del Consiglio di un paese fondatore dell'Europa, di un paese che è il più europeo dei paesi dell'Europa, nel quale l'82% degli italiani hanno votato per il Parlamento europeo nelle elezioni scorse. Sono il capo di un partito, Forza Italia, che appartiene in Europa alla grande famiglia della libertà e della democrazia, e che ha la maggioranza relativa nel Parlamento europeo: il Partito Popolare europeo''.

Sottolineando che ''l'Italia non può fare a meno dell'Europa e l'Europa non può fare a meno dell'Italia'', Berlusconi aggiunge che è ''un dovere aprire l'Europa ai paesi che due totalitarismi, il nazismo e il comunismo, hanno tenuto lontani per mezzo secolo. Guardando più lontano, sono sicuro che un giorno l'Europa si aprirà anche alla Federazione russa''. Sul piano economico, se si vuole evitare ''la svalutazione
dell'euro rispetto al dollaro'', si devono ''abbandonare certe cattive politiche che sono state quelle degli stati socialisti - sostiene Berlusconi - che hanno in comune una forte tradizione statale nell'economia, cioé di spese pubbliche elevate e di tassazioni sempre più importanti. Bisogna dunque cambiare questo se si vuole rilanciare l'economia. L'Europa alla quale guardo è un'Europa del libero mercato, un'Europa della competizione. E' anche l'Europa di un grande principio, quello della sussidiarietà. Bisogna darle i poteri che essa eserciterà meglio di ogni stato. Le abbiamo già dato quello di battere moneta, che è un potere sovrano''.

Ora, aggiunge il presidente del Consiglio, ''dovremo garantire che l'Unione europea sia in grado di agire con un'unica voce, con il peso politico che ha sui vari scacchieri internazionali, e che essa possa contribuire a garantire, in un quadro di collaborazione e intesa con i nostri alleati, in particolare americani, la stabilità e la pace nelle aree di crisi''.

fonte www.ilnuovo.it

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ma tu JunkY, che posti i proclami del cavaliere, ci credi? Oppure?

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La crisi della sinistra, che mi amareggia, non mi rende però cieco di fronte allo spettacolo del declino sociale e culturale dell'Italia. Per arrestare il quale, detto molto serenamente, Berlusconi non mi pare una soluzione. Anzi. Ci sono tanti modi in cui una democrazia può declinare. Quella italiana, io vedo, con questo governo, il suo capo, i suoi maggiordomi e lacché, i suoi botoli ringhiosi e i suoi cenci fascisteggianti impudicamente issati sui pennoni europei, mi sembra che abbia preso la via della volgarità.

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Scritto da: Junky.Funki 31/01/2002 11:46

x Cyrano
Il brutto è che ,in parte, ha ragione!
Altrimenti non si spiega l'accanimento dei giudici nel '94 e nel '01/02
Guarda caso quando vince le elezioni.....

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Scritto da: calimero 31/01/2002 18:10


X me Berlusconi ha bisogno dello psichiatra, e gli italiani di un elettroshock (che arriverà...)

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Donia|e-mail |Sms
....Voci nel Web....

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Scritto da: Junky.Funki 31/01/2002 18:00

x Cyrano

Hai ragione , ma come mai nel precedente governo , i magistrati non si sono datti da fare per capire cosa c'è dietro le "coop rosse" o il dossier Mitrokin con la stessa foga e tenacia che stanno usando nel processo Sme-Ariosto???

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x marlowe
Ti sembra propaganda???Forse sei abituato male con l'Unità o con la Republica dove si parla solo male del governo in carica

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