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Spamming: nel mirino i pc "zombie"
Le macchine infette sono una minaccia
I big della Rete si coalizzano contro le e-mail spazzatura. Secondo quanto riferito dai diretti interessati, infatti, Aol, Yahoo!, Microsoft e EarthLink hanno deciso di unire le proprie forze per arginare il fenomeno dello spamming e dei computer zombie: i pc infettati da virus che, inconsapevolmente, si trasformano in pericolose e implacabili macchine per lo spamming.
Se una volta le e-mail indesiderate venivano spedite esclusivamente da mittenti sconosciuti, ora sempre più spesso i messaggi spazzatura arrivano direttamente dai computer di amici e conoscenti, partecipi a loro insaputa di un raggiro informatico. Più nel dettaglio, identificati tra gli addetti ai lavori con la dicitura "zombie", i computer infetti sarebbero solo uno dei problemi legati all'incremento del fenomeno.
In realtà il nodo della questione spamming riguarda sopratutto l'identità del mittente. Un problema talmente sentito che i colossi del Web hanno deciso di accantonare le rivalità commerciali e di lavorare insieme per trovare un rimedio efficace. "Nel prossimo futuro -si legge sulla stampa americana- verranno provate soluzioni comuni (come l'identificazione del pc da cui provengono le e-mail sgradite e la schermatura automatica dell'indirizzo) al fine di limitare le intromissioni coperte da computer amici divenuti zombie".
A raccolta sono stati chiamati anche gli Internet Service Provider più piccoli. A loro i big del Web chiedono di congelare gli indirizzi di posta elettronica infettati da virus e tenere sotto controllo tutti quegli utenti che, negli ultimi tempi, abbiano mostrato un volume di posta (ricevuta e inviata) decisamente superiore alle normali abitudini.
I numeri, del resto, parlano chiaro e il pericolo legato ai pc zombie è tropo elevato. Secondo una ricerca interna di America On Line, l'89% dei tentativi di invio di posta spazzatura sul suo servizio è da addebitare a computer zombie mentre, negli ultimi sei mesi, secondo quanto riferito da Microsoft, il 40% delle missive indesiderate transitata sul suo servizio Hotmail proviene da personal computer, divenuti macchine spamming a loro insaputa. Altro che spammers ricercati in tutto il mondo: l'ultima frontiera nella lotta alle e-mail spazzatura passa per i computer privati degli ignari cybernauti.
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