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Sono sempre più preoccupanti i dati relativi alla posta indesiderata che affolla le mailbox dei navigatori. Secondo quanto comunicato da Brightmail, società inglese specializzata in software antispam, ammonterebbe solamente al 25% la percentuale di posta realmente approvata dagli utenti, mentre tutti gli altri sarebbero messaggi pubblicitari non richiesti.
L'escalation del fenomeno è impressionante: tre anni fa solamente l'8% delle mail veniva classificato come spam, lo scorso maggio si parlava del 60%, ora siamo al 75%. Il problema comincia a diventare critico e si temono gravi ripercussioni su quella che è l'infrastruttura che sorregge il sistema della posta elettronica.
Timori confermati anche da un altro dato: sono sempre di più (il 16%) i messaggi pubblicitari indesiderati non in lingua inglese, segno di un'internazionalizzazione dello spam e di tecniche sempre più elaborate da parte degli spammer. Secondo gli esperti, si impone quindi la necessità di un intervento globale sia a livello legislativo che tecnologico in modo da riuscire ad arginare quello che ormai è diventato un vero assedio alle caselle di posta elettronica.
In Giappone si paga con il cellulare
Arriva dal Paese del Sol Levante l'ultima novità per quanto riguarda i sistemi di pagamento. La DoCoMo, il più grande operatore di telefonia del mondo, ha recentemente lanciato un nuovo servizio che permette di effettuare operazioni di pagamento col telefonino ai propri utenti in possesso di un apparecchio compatibile. Su una smart card vengono registrati i dati bancari del cliente che può effettuare i propri acquisti negli esercizi dove tale sistema è supportato. Naturalmente il cellulare può essere bloccato in pochi istanti, in modo da impedirne l'uso in caso di furto o smarrimento e tutelare così la sicurezza del legittimo proprietario. Le prime case ad aver introdotto sul mercato prodotti compatibili con questo tipo di tecnologia sono Nec, Panasonic, Sharp, Mitsubishi, Sony Ericsson e Fujitsu che, nel modello più recente, ha integrato un sistema che consente di effettuare il controllo delle impronte digitali. Che sia ormai arrivato il tempo in cui dovremmo mandare in pensione il vecchio portafogli?
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22/08/2004 17:39 |
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