Manuale d'amore

Carina l’idea dei capitoli del manuale, ma prevedibile.
Scadente la prima parte, forse la parte che merita è solo quella interpretata da Verdone (ditemi voi), l’unico in grado di girare una scena comica!
Nel complesso abbastanza divertente

Fortunatamente leggo i critici e poi facio di testa mia.

Se le avessi seguite non sarei andato a vederlo, ma invece eccomi qua a parlarne.

effettivamente non è molto , una ronde di personaggi su temi diversi dell'amore, un tantinello scontata, un tantinello banale, un tantinello amorevole.

Ma tant'è si parla del cinema italiano tanto pretende e poco da.

Due stellettine di simpatia per due ore passate senza tanta angoscia.

Ma i film italiani bellissimi sono altri e non sono più di questo tempo. (sic)

a me non è dispiaciuto, ho fatto un paio di risate.... niente di impegnativo cmq..

"ciao ieri sono quello che ha fatto la figura di merda, e oggi sono qui per farne un'altra"

Per il primo episodio con i due insopportabili cani Trinca e Muccino jr.


Per il secondo episodio con i due filodrammatici Buy e Rubini


Per il terzo episodio con la Littizzetto, sempre meno brava e sempre più antipatica


Per Carlo Verdone che, per tenersi sbilencamente a galla,
è costretto a ricorrere alle gag televisive degli anni Sessanta


Per Giovanni Veronesi che alla nefandezza della sceneggiatura
ha voluto aggiungere anche quella della regia

[Modificato da marlowe 31/03/2005 23.52]

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Scritto da: marlowe 30/03/2005 11.31


Per il primo episodio con i due insopportabili cani Trinca e Muccino jr.


Per il secondo episodio con i due filodrammatici Buy e Rubini


Per il terzo episodio con la Littizzetto, sempre meno brava e sempre più antipatica


Per Carlo Verdone che, per tenersi sbilencamente a galla,
è costretto a ricorrere alle gag televisive degli anni Sessanta


Per Sandro Veronesi che alla nefandezza della sceneggiatura
ha voluto aggiungere anche quella della regia

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Non mi trovo d'accordo......secondo me sei troppo duro verso tutti gli interpreti del film:
Per Muccino è stato l'unico film in cui è apparso dove non mi è stato antipatico, lungi da me definirlo "bravo" ma stavolta è stato almeno passabile!
La Buy e Rubini insieme sono stati molto realistici, perchè definirli "filodrammatici"?? Dovevano rappresentare "la crisi" ti credo che in qualche modo dovevano essere "drammatici" (anche se a mio parere lo sono stati in modo realista ma non troppo drammatico )
La Littizzetto mi ha piacevolmente sorpresa, perchè dopo film come "Ravanello Pallido" finalmente un personaggio molto più vicino a quello che è la realtà, e non i soliti suoi personaggi che sembrano macchiette da cabaret, piuttosto che personaggi di un film! Ovviamente è una cosa totalmente diversa dalle apparizioni tv, non puoi paragonare i due modi di comunicare, un film è un'altra cosa e quindi anche lei deve essere "diversa".......
Verdone effettivamente un po' sottotono, ma secondo me lui è e resta un grande e bravo attore. Scontato il finale, ma si sapeva che andava a finire in quel modo......

Non dico che è un filmone, ma nemmeno sarei così dura: ho passato due ore piacevoli e secondo me vederlo al cinema è meritato!

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Scritto da: ghamoz 27/03/2005 12.30
Ma i film italiani bellissimi sono altri e non sono più di questo tempo. (sic)

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No secondo me non è vero, è solo cambiato il modo di comunicare.........
L'hai per caso visto "Le conseguenze dell'amore"? E "Dopo mezzanotte"?

Leggevo da qualche parte che "Manuale d'amore" è balzato in testa nella classifica degli incassi. Il pubblico italiano dunque apprezza e accorre. Diserta invece commedie originali e intelligenti come "Così fan tutti" di Agnés Jaoui, commedie caustiche, visionarie e geniali come "Se mi lasci ti cancello" di Kaufman-Gondry, e trascura anche commedie disimpegnate e convenzionali, ma garbate, come "Sideways" e "Hitch", rapidamente sparite dal box office.
Il che fa aumentare certi miei sospetti.
Credo infatti che la ormai vistosa crisi del cinema italiano, oltre che crisi di idee, di talenti (il nostro panorama attoriale è tra i più squallidi e più impresentabili del mondo), di registi, di produttori, di sperimentazioni, sia anche una crisi di spettatori: i quali, sempre più diseducati e sempre più rassegnati, si accontentano e si divertono con le minestrine riscaldate di una commedia all'italiana che ha smarrito se stessa: Verdone è in crisi (i suoi ultimi film non sono certo all'altezza dei primi), Virzì non azzecca più un film, Pieraccioni meglio tacere, De Sica tenta il riscatto con "The Clan" e combina un pasticcio inguardabile, i Vanzina si sa che roba sono, Villaggio è invecchiato (male), Aldo Giovanni e Giacomo riciclano gli avanzi, Ferrario ha azzeccato un film e poi è naufragato nel ridicolo con "Se devo essere sincera", Moretti tace (per fortuna!), Calopresti fa il guru del pannicello caldo e dell'aria fritta, Muccino probabilmente sta preparando un film sulla crisi del rapporto di coppia fra ottuagenari...
Come nei tempi di inflazione, la moneta cattiva ha finito per scacciare quella buona. Quello che circola è soprattutto "patacca".
"Manuale d'amore", secondo me, è una patacca placcata in similoro che tra breve, persa la sua fasulla lucentezza, finirà nella pattumiera delle occasioni perdute. Come si merita.
Sarà un caso se il cinema italiano, nelle rassegne internazionali, viene sempre più ignorato e sepolto nell'indifferenza o addirittura sotto i fischi come è accaduto a Berlino, a Cannes e perfino a Venezia?

è assolutamente così, Marlowe.
Almeno Matteo Garrone te gusta?

Così fan tutti" di Agnés Jaoui,... ancora da vedere

"Se mi lasci ti cancello" di Kaufman-Gondryv--->> ne abbiamo parlato

"Sideways" vista
e "Hitch", vista

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Scritto da: marlowe 31/03/2005 23.28


Leggevo da qualche parte che "Manuale d'amore" è balzato in testa nella classifica degli incassi. Il pubblico italiano dunque apprezza e accorre. Diserta invece commedie originali e intelligenti come "Così fan tutti" di Agnés Jaoui, commedie caustiche, visionarie e geniali come "Se mi lasci ti cancello" di Kaufman-Gondry, e trascura anche commedie disimpegnate e convenzionali, ma garbate, come "Sideways" e "Hitch", rapidamente sparite dal box office.
Il che fa aumentare certi miei sospetti.
Credo infatti che la ormai vistosa crisi del cinema italiano, oltre che crisi di idee, di talenti (il nostro panorama attoriale è tra i più squallidi e più impresentabili del mondo), di registi, di produttori, di sperimentazioni, sia anche una crisi di spettatori: i quali, sempre più diseducati e sempre più rassegnati, si accontentano e si divertono con le minestrine riscaldate di una commedia all'italiana che ha smarrito se stessa: Verdone è in crisi (i suoi ultimi film non sono certo all'altezza dei primi), Virzì non azzecca più un film, Pieraccioni meglio tacere, De Sica tenta il riscatto con "The Clan" e combina un pasticcio inguardabile, i Vanzina si sa che roba sono, Villaggio è invecchiato (male), Aldo Giovanni e Giacomo riciclano gli avanzi, Ferrario ha azzeccato un film e poi è naufragato nel ridicolo con "Se devo essere sincera", Moretti tace (per fortuna!), Calopresti fa il guru del pannicello caldo e dell'aria fritta, Muccino probabilmente sta preparando un film sulla crisi del rapporto di coppia fra ottuagenari...
Come nei tempi di inflazione, la moneta cattiva ha finito per scacciare quella buona. Quello che circola è soprattutto "patacca".
"Manuale d'amore", secondo me, è una patacca placcata in similoro che tra breve, persa la sua fasulla lucentezza, finirà nella pattumiera delle occasioni perdute. Come si merita.
Sarà un caso se il cinema italiano, nelle rassegne internazionali, viene sempre più ignorato e sepolto nell'indifferenza o addirittura sotto i fischi come è accaduto a Berlino, a Cannes e perfino a Venezia?

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Sul cinema italiano te ne dò atto, ma secondo me non bisogna basare tutto sugli incassi dei cinema!
La maggior parte dei cinema sono ormai multisala che ti propongono i soliti film commerciali (tranne alcune eccezioni), quindi io, povera crista senza macchina che già per lavoro e studio passo le giornate sui mezzi pubblici, alla sera per rilassarmi che cosa devo fare? Mettermi ancora sui mezzi pubblici di notte e andare al Nuovo Sacher o al Mignon o Quattro Fontane (3 cinema di Roma che proiettano bei film che non si trovano in cinema come il Warner Village)? Logico che me ne vado al multisala davanti casa dove molto spesso su 5 film 3 0 4 sono le solite cazzate e uno solo è quello valido, e quell'unico veramente valido lo tengono 2 settimane e poi lo sostituiscono!
E i famosi "bei film" di cui parliamo quando li vedo? Li noleggio in videoteca, o "me li procuro" ( )

Un esempio: al cinema di fronte casa avevano messo "Tickets" ma tempo una settimana e l'hanno tolto: stamattina l'ho visto rimpiazzato da "The Eye 2"

Secondo me uno dei problemi sono anche i "canali di distribuzione"

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Scritto da: Nikka84 01/04/2005 16.54


Mettermi ancora sui mezzi pubblici di notte e andare al Nuovo Sacher o al Mignon o Quattro Fontane

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pensa che il Nuovo Sacher sta dietro casa mia è non ci sono mai entrato

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Scritto da: Kinoji 05/04/2005 2.11



pensa che il Nuovo Sacher sta dietro casa mia è non ci sono mai entrato

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L'ho visto ieri sera.

Una commedia carina, ho passato 2 ore facendoci 4 sane risate.

Personalmente mi è piaciuto, non è assolutamente un film impegnato, ma è cmq molto gradevole.

Bello....gli attori mi son piaciuti tutti, anke Rubini e Margherita Buy... e la Litizzetto? fantastikaaa...

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Scritto da: WaT 14/05/2005 22.31
e la Litizzetto? fantastikaaa...

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Ommammmamiabbellamaremmapaludosabenedettaemisericordiosachemmaimitoccadidileggere...

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Scritto da: marlowe 15/05/2005 16.43


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su su su....nonostante le apparenze ci remino contro l'italia resta comunque un paese democratico dove ognuno ha diritto di dire la sua

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Scritto da: marlowe 15/05/2005 16.43


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Marlowe sei a corto di termini dovevi scrivere :
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