Così le spie del Web scoprono tutto

Maddalena Camera su "Il Giornale"

Ricerche in rete personalizzate. Un problema in più per chi vorrebbe mantenere intatta la privacy. Ora anche Google, dopo Yahoo e Ask Jeeves, ha lanciato un servizio del genere de-nominato My Search History. In questo modo, elaborando tutte le parole cercate nel corso della propria "web vita", (se così si può dire) si potrà fare una specie di percorso nelle abitudini e stili di vita di ogni persona.

Il risultato è che le societá dei motori di ricerca potranno indirizzare gli inserzionisti verso migliori "target" per le loro pubblicità, che rappresen-tano quasi tutte le entrate di Google e circa metà dei ricavi di Yahoo. In realtà un servizio del genere ha anche un risvolto utile per gli utenti: registra tut-te le ricerche fatte e consente di rivedere tutte le pagine web trovate usando il motore di ricerca di Google.com.



Del resto le insidie della rete a livel-lo di privacy sono moltissime. Infatti mentre state navigando può esserci una spia che segue ogni "spostamento" sul web per poi comunicarlo a chi produce ed utilizza software denomi-nati spyware che in pratica permetto-no di effettuare, all'insaputa degli utenti, ricerche di mercato monitoran-do il comportamento dei navigatori. Ma c'è anche un'altra specie di ospiti indesiderati, i cosiddetti adware, che si autoinvitano sul computer degli utenti e fanno comparire sullo schermo banner pubblicitari. E tutto ciò senza nessuna autorizzazione da parte dell'utente. Ma come si installano questi detective che pedinano il navigatore per poi far rapporto al server di chi li ha lanciati? Semplicemente attrazione verso l'installazione di altri software, quali i programmi che vengono utilizzati per ricercare o scaricare file musicali Mp3 o altri programmi gratuiti.

Come è possibile, dunque, difender-si da questi intrusi ed evitare che colo-nizzino il computer di casa per poi diffondere dati ed informazioni senza autorizzazione? Può accadere che an-che dopo aver disinstallato il software veicolo che ha permesso l'installazione degli spyware, questi ultimi continuino a funzionare indisturbati e a tra-smettere dati. Per questo esiste un programma denominato "Ad-Aware" (reperibile in rete) in grado di rilevare attraverso la scansione dei cookies, del registro di configurazione, della memoria e delle diverse cartelle, file sospetti per poi procedere alla loro eli-minazione. Ci sono anche altre insi-die. Immaginate, ad esempio, di rice-vere una e-mail, che proviene appa-rentemente dalla vostra banca on-li-ne, che presenta un link e vi invita a cliccarlo per accedere ad una pagina web dell'istituto. Sembra tutto regola-re invece potreste essere stati vittime inconsapevoli di un "phisher", ovvero un truffatore che cerca di carpire i da-ti personali degli utenti inviando mail del tutto simili a quelle di banche, organizzazioni finanziarie o entitá di commercio on-line. In realtá non mol-ti cadono in truffe di questo tipo e la richiesta di dati personali via mail rappresenta da sola un campanello di allarme che molti avvertono e riconoscono.

Tuttavia anche le vittime di questa web truffa sono in aumento. Ci sono però società specializzate nella realiz-zazione di software antitruffa. Tra que-ste c'è Websense (www.websensese-curitylabs.com/alerts/), che propone Websense Web Security Suite un pro-dotto in grado di identificare in modo sicuro le mail che potrebbero farvi ca-dere in una non piacevole trappola.

www.websensese-curitylabs.com/alerts/ nn reperibile