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LA GUERRA DEI MONDI

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2005 22:10
Re:

Scritto da: Tidus forever 23/07/2005 16.00
Grande film fanta/thriller/horror, visionario e drammatico, con un eccellente Tom Cruise e uno straordinario cameo di Tim Robbins, al top come lo fu in Mistyc River. Gli effetti speciali, davvero splendidi, non si mangiano il film ma lo arricchiscono. Bellissima la fotografia, addirittura angosciante in qualche frangente (un tramonto rosso fuoco in una pianura rosso sangue). I militari sono presenti per un breve attimo, giusto per sottolineare l'impotenza bellica terrestre; non ci sono scienziati, non c'è nulla che faccia riferimento ad una resistenza: solo una fuga collettiva, tra persone che cercano di salvarsi calpestando ogni valore umano (mors tua, vita mea). Il rumore dei Tripodi, roboante, è una paura che ti insegue costantemente per tutto il film. Il finale è quello storico del famoso film del 1952, anche se questo remake, nel contesto della storia, cerca di dare una spiegazione all'invasione aliena, già programmata migliaia di anni prima (non vi dico di più altrimenti vi tolgo la sorpresa).
Bello, veramente ben fatto, senza retorica, avvincente, angoscioso, spettacolare: si gusta tutto dall'inizio alla fine.
Vi ricordo che è un film di fantascienza particolare, nulla a che vedere con filosofie alla "2001 odissea nello spazio": non aspettatevi chissà quale capolavoro; è un ottimo thriller, ben recitato, senza scassamaroni militari (ed esaltazioni nazionalistiche), adatto per restare sulle spine dall'inizio alla fine. Perchè vederlo? Perchè è ben confezionato, senza lacrimevoli e false storie sentimentali, perchè rispecchia l'esatto comportamento umano quando il proprio spirito di sopravvivenza, in momenti di panico, tende a calpestare, senza volerlo, ogni sentimento di solidarietà. Tom Cruise è un antieroe e chi cerca di esserlo (Tim Robbins) diventa paranoico.

SPOILER - SPOILER - SPOILER

Il buonismo che non mi è piaciuto è il ritrovamento del figlio a fine film: una botta di culo abnorme, in mezzo a quella tempesta di fuoco. Non credo, però, che Spielberg abbia finito il film con un voluto happy end finale familiare, tipo "la famiglia originaria è ora finalmente ricostuita": l'ex moglie lo ringrazia, a distanza, per avere riportato a casa la figlia e non c'è un abbraccio sentimentale che faccia presagire il "volemose bene". Del resto era stato "politically scorrect" sin dall'inizio, con l'ex moglie incinta di un figlio (un bel pancione in bella evidenza) che non è suo: una bella frecciata al tipico moralismo esasperato americano.
Ci sono due finali da analizzare: il primo riguarda la morte degli alieni avvenuta per cause naturali (batteri ed anticorpi), perfettamente identico al film del 1952 (anche il commento parlato a fine film) ed al riguardo ho già espresso il mio parere in merito; il secondo l'happy end familiare, anche se è da intendersi come "siamo salvi!" o "ti sei salvato!" piuttosto che "caro, adesso ricomponiamo la famiglia e viviamo felici e contenti". Hollywood è piena di questi happy end, anche in film molto amati o molto discussi. In realtà credo che il punto debole sia sostalzialmente il primo, magari scientificamente ineccepibile, ma che è difficile da digerire quando sullo schermo si vede per quasi due ore una superpotenza tecnologica ma che poi di punto in bianco si affloscia: è il classico granello di sabbia destinato a bloccare un sofisticato meccanismo; non si vede, eppure è letale. Il racconto storico di H.G. Welles è questo: perlomeno non è stato stravolto e, in tempi di manipolazioni, è già qualcosa.

I pareri su "La guerra dei mondi" sono discordanti ovunque, specie nei siti specializzati in cinema, con recensioni nettamente all'opposto tra loro. Quel che mi stupisce, in verità, è l'accanimento contro questo film (non mi rifesco a chi si è espresso qui), il "tabula rasa" a tutti i costi: se fosse stato prodotto e diretto da un esordiente, sono convintissimo che si sarebbe detto "buon esordio, qualche ingenuità, forse un pò melenso nel finale, ma nel complesso un film godibile". Spielberg non l'ho mai considerato un genio, a parte "Duel", capolavoro degli esordi, e "Schindler list" (ma qui il genio non conta), vero pugno nello stomaco che ho avuto il coraggio di vedere soltanto pochi mesi fa. "La guerra dei mondi", è sostanzialmente uguale al film del 1952 che molti amanti di fantascienza considerano un cult, una pietra miliare al pari di "L'invasione degli ultracorpi" ecc...Non giudico un film esclusivamente per il senso della storia: "Alien", ad esempio, che amo moltissimo, da un certo punto di vista non è che dica molto di più; è un parassita che distruggerà un'intero equipaggio e la bellezza del film sta tutta nel senso di claustrofobia e dall'adrenalina che scorre dall'inizio alla fine. E' un viaggio dentro le paure ataviche e gli orrori dell'inconscio. Eppure con questo film si sono sperticati con citazioni, parallelismi e chi più ne ha più ne metta. Il film di Spielberg, nel suo piccolo, lo si può accostare a questo. Ecco perchè dico che se un film, in qualche modo, inchioda lo spettatore (sempre che il genere piaccia) vuol dire che ha qualche merito, anche se probabilmente non entrerà nei miti di fantascienza perchè è già stato detto tutto prima, con altri films. "Blade Runner", rispetto ai due films "La guerra dei mondi", (anche se il paragone artistico è forzato) aveva un gran finale e proprio lì sta la sua magia: la gente si ricorda delle parole pronunciate dall'androide morente che sono pura poesia; sono quelle (e qui stà il genio) che danno il senso a tutto il film e che lo proiettano dal "classico film di fantascienza" a "mito".

In conclusione:

Perchè molti lo considerano un flop? Nel film del '52 accade la stessa cosa e la storia è più o meno simile. Ora, premesso che qualcuno potrebbe non averlo mai visto, e fermo restando il fatto che un film può piacere o meno, la mia perplessità va ad una certa critica cinematografica che reputa il film di Spielberg un "flop" quando dall'altra esalta il cult del '52: non c'è nessuna differenza stilistica! Anzi...quello di Spielberg accentua i toni drammatici, non esalta campagne militari (vedi Independence Day), utilizza un antieroe, ci mette un pò di politically scorrect (la moglie incinta di un altro) e via dicendo...Perchè quello del '52 "fa tanto figo" e questo no? Il finale è il medesimo, tanto che Spielberg cita la stessa frase di chiusura, quando spiega il motivo del fallimento alieno. Per cui non mi sento di dire che da Spielberg ci si aspettava di più: se stravolgeva la storia o la modificava i commenti sarebbero stati (garantito al 100%) del tipo "lo sapevo! ha cambiato tutto! bella boiata", oppure "inutile fare un remake solo per fare soldi" e ancora "la solita americanata!". Se colpa c'è, è di H.G. Welles.




[SM=x39859] :Ok[SM=x39860]ttima critica[SM=x39857]

bst[SM=x39995] [SM=x39858]
24/07/2005 10:00
 
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