la 25ma ora

LA 25a ORA
(USA, 2002)

"Puoi cambiare tutta la tua vita in un solo giorno?" : questa è la tagline de "La 25a ora", l'ultimo film di Spike Lee, che torna dietro la macchina da presa con uno stile intimista e rinnovato. La storia, semplice e lineare: Montgomery Brogan (Edward Norton) viene condannato a 7 anni di carcere per spaccio di stupefacenti, dopo esser stato incastrato dalla DEA a causa di una soffiata. Tutto il film segue l'evolversi della sua ultima giornata di libertà, con le ore che si accavallano velocemente l'una sull'altra, e la prospettiva di entrare in carcere e vedere concludersi per sempre un capitolo della propria vita. In modo estremamente naturale, Lee pone sullo schermo le riflessioni sulla vita di un uomo messo di fronte ai propri sbagli: il rapporto con gli amici, la fiducia/sfiducia per la partner, i conflitti con la famiglia, i rimpianti. In maniera abbastanza elegante, Spike Lee usa la vita del protagonista come metafora della storia contemporanea degli Stati Uniti - la caduta in disgrazia di Monty altro non è che il "terremoto" dell'11 Settembre, che il regista mantiene sullo schermo anche utilizzando come sfondo il paesaggio lunare di Ground Zero. Così, come quasi nessun altro ha fatto finora, Lee mostra tutte le contraddizioni dell'amato/odiato protagonista, mosso da slanci altruistici e contemporaneamente da un egoistica sete di denaro e potere; in questo modo costruisce parallelamente un ritratto della società americana e dei valori che l'hanno mossa negli ultimi cinquant'anni. Norton è perfettamente a suo agio e dimostra indubbie capacità tanto da far giudicare questa sua performance superiore persino a quelle di "American History X" e "Fight Club". Lee, pur spostando leggermente il suo occhio verso l'interiorità del protagonista, non rinuncia al suo stile di regia squisitamente "urbano e sporco" - alcune sequenze resteranno senza dubbio nella memoria come tributo alla città di New York. Ottima anche la fotografia, che segue la discontinuità dei flashback dei protagonisti con interessanti cambi di luce e di definizione.
Alla fine, il film lascia allo spettatore una sola domanda: arriva un momento in cui è troppo tardi per cambiare, in cui tutto è irrimediabilmente cambiato? La risposta è incerta e amara, consegnata nel finale solo alla dimensione del sogno di un padre che porta il figlio al carcere.
Si sentiva la mancanza, di uno Spike Lee così.

TRAMA ****
REGIA ****
CAST ****
MUSICA ***

GLOBALE ****

Anche a me è piaciuto molto: elegante, profondo, a tratti visionario, mai scontato. Ground zero di notte, in una notte disperata, è un'immagine che resterà.
Norton straordinario, sorretto da una regia discreta ma non invisibile, comprimari eccellenti.
Colonna sonora bellissima, grande il pezzo di Springsteen sui titoli di coda.
Chapeau.

Ciao!! l' ho visto anche io e devo dire che mi è piaciuto moltissimo!!!!
E' un film intenso e struggente che mi ha colpito moltissimo soprattutto per alcune scene veramente "importanti".
Da antologia l'invettiva, piena di rabbia e rancore, che Norton fa contro New York e le sue mille anime, le sue minoranze, nessuna esclusa.
Bravissimi tutti gli attori nessuno dei quali è relegato a un ruolo secondario. Tutti ben definiti e con la propria storia, la propria morale intregata nella storia del film.
Bellissime anke le immagini di New york dove si lavora alacremente giorno e notte nella zona dove prima sorgevano le torri gemelle e dove adesso ci sono 2 grandi fasci di luce!!
Insomma... da vedere....

a parere Mio un Edward Norton da Oscar, un film veramente bello che fà riflettere su molte cose....

complimenti a Spike Lee!

bello!!!
e norton.. formidabile!!!

salve ragazzi!!mi aiutate ?qualcuno di voi sa il titolo della canzone siu titoli di coda del film ,presente anche sul sito ufficiale???help me!!!!è stupenda

prova qui
benvenuto

di spyke lee con edward norton

l'ho rivisto ieri sera... mio dio che bel film!

nella mia personalissima classifica si mette appena dietro a "qualcuno volò sul nido del cuculo" che considero un capolavoro

forse a fianco...

*Un tappeto mobile in una stazione, lunghissimo, che si perde in un punto lontano all'orizzonte. Ad entrambi i lati, una marea di persone tra le più disparate: culturisti che si picchiano tra di loro con dei bilancieri, segretarie con decine di telefoni, gelatai con gelati giganti, cani dalla forma umana e vestiti con camice hawaiane, postini che lanciano lettere come shuriken, professori che si ficcano a vicenda le penne negli occhi*

Non lo paragonerei neanche per scherzo a Colui che volò sul nido del Cuculo. E' il solito film in cui lui è un criminale ma che non è cattivo e deve andare in prigione ma che è leale e quindi non sputtana il boss che crede che la moglie l'abbia tradito mentre in realtà è ad averlo fatto è il solito personaggio da due soldi e che vorrebbe scappare ma non lo fa perchè è onesto.

Banale e pretestuosissimo. Ma c'è una scena da antologia: quella in cui Philip Seymour Hoffman bacia Anna Paquin, e poi, uscito dal bagno, rimane congelato e a bocca aperta su un tappeto mobile che lentamente lo avvicina alla telecamera. Indimenticabile.

*La genta sparisce a poco a poco, e il tappeto mobile procede la sua corsa, lentamente...*

se volete un altro film molto bello con norton è american history x
molto forte anche quello!!!

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Scritto da: Uomo di Stracci 05/08/2005 20.53

*Un tappeto mobile in una stazione, lunghissimo, che si perde in un punto lontano all'orizzonte. Ad entrambi i lati, una marea di persone tra le più disparate: culturisti che si picchiano tra di loro con dei bilancieri, segretarie con decine di telefoni, gelatai con gelati giganti, cani dalla forma umana e vestiti con camice hawaiane, postini che lanciano lettere come shuriken, professori che si ficcano a vicenda le penne negli occhi*

Non lo paragonerei neanche per scherzo a Colui che volò sul nido del Cuculo. E' il solito film in cui lui è un criminale ma che non è cattivo e deve andare in prigione ma che è leale e quindi non sputtana il boss che crede che la moglie l'abbia tradito mentre in realtà è ad averlo fatto è il solito personaggio da due soldi e che vorrebbe scappare ma non lo fa perchè è onesto.

Banale e pretestuosissimo. Ma c'è una scena da antologia: quella in cui Philip Seymour Hoffman bacia Anna Paquin, e poi, uscito dal bagno, rimane congelato e a bocca aperta su un tappeto mobile che lentamente lo avvicina alla telecamera. Indimenticabile.

*La genta sparisce a poco a poco, e il tappeto mobile procede la sua corsa, lentamente...*

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è talmente intensa l'analisi dell'america bigotta ma estrema, multirazziale ma intollerante, dinamica ma piena di solitudine che i contesti in cui questa analisi si svolge perdono di importanza e diventano solo una tavolozza colorata per colpi di pennello geniali come quello che hai descritto tu

soffermarsi sulla pura trama del film fa perdere di vista il contenuto che io ho trovato eccezzionale

d'altronde un film può lasciare emozioni diverse in spettatori diversi

Il miglior film degli ultimi 10 anni!!!

“Sì…vaffanculo anche tu - Affanculo io? Vacci tu! Tu e tutta questa merda di città e di chi ci abita. In culo ai mendicanti che mi chiedono soldi e che mi ridono alle spalle. In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina. In culo ai Sikh e ai Pakistani, che vanno per le strade a palla con i loro taxi decrepiti…puzzano di curry da tutti i pori; mi mandano in paranoia le narici… aspiranti terroristi, E RALLENTATE, CAZZO! In culo ai ragazzi di Chelsea, con il torace depilato e i bicipiti pompati, che se lo succhiano a vicenda nei miei parchi e te lo sbattono in faccia sul Gay Channel. In culo ai bottegari Coreani, con le loro piramidi di frutta troppo cara, con i loro fiori avvolti nella plastica: sono qui da 10 anni e non sanno ancora mettere due parole insieme. In culo ai Russi di Brighton Beach, mafiosi e violenti, seduti nei bar a sorseggiare il loro tè con una zolletta di zucchero tra i denti; rubano, imbrogliano e cospirano…tornatevene da dove cazzo siete venuti! In culo agli Ebrei Ortodossi, che vanno su e giù per la 47a nei loro soprabiti imbiancati di forfora a vendere diamanti del Sudafrica dell’appartheid. In culo agli agenti di borsa di Wall Street, che pensano di essere i padroni dell’universo; quei figli di puttana si sentono come Michael Douglas/Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita… e Bush e Chaney non sapevano niente di quel casino?! Ma fatemi il cazzo di piacere! In culo alla Tyco, alla ImClone, all’Adelphia, alla WorldCom
...In culo ai Portoricani: venti in una macchina, e fanno crescere le spese dell’assistenza sociale… e non fatemi parlare dei pipponi dei Dominicani: al loro confronto i Portoricani sono proprio dei fenomeni. In culo agli italiani di Benson Hurst con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant'Antonio, che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi, sperando in un’audizione per I Soprano. In culo alle signore dell’Upper East Side, con i loro foulard di Hermesse e i loro carciofi di Calducci da 50 dollari: con le loro facce pompate di silicone e truccate, laccate e liftate…Non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane! In culo ai negri di Harlem. Non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi. La schiavitù è finita centotrentasette anni fa. E muovete…le chiappe, è ora! In culo ai poliziotti corrotti che impalano i poveri cristi e li crivellano con quarantuno proiettili, nascosti dietro il loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia! In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti. In culo alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco. Un giorno sulla croce, un weekend all'inferno, e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell’eternità. Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville. In culo a Osama Bin Laden, a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa, baciate le mie nobili palle irlandesi!
...In culo a Jackob Elinsky, lamentoso e scontento. In culo a Francio Slaughtery, il mio migliore amico, che mi giudica con gli occhi incollati sulle chiappe della mia ragazza. In culo a Naturelle Riviera: le ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto alla polizia…maledetta puttana! In culo a mio padre, con il suo insanabile dolore: beve acqua minerale dietro il banco del suo bar, vendendo whisky ai pompieri inneggiando ai Bronx Bombers. In culo a questa città e a chi ci abita. Dalle casette a schiera di Astoria agli attici di Park Avenue, dalle case popolari del Bronx ai loft di Soho, dai palazzoni di Alphabet City alle case di pietra di Park Slope e a quelle a due piani di Staten Island. Che un terremoto la faccia crollare. Che gli incendi la distruggano. Che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi. No, no, in culo a te, Montgomery Brogan. Avevi tutto e l'hai buttato via, BRUTTO TESTA DI CAZZO!”

[Modificato da Mister G 23/08/2005 13.28]

Questa è la frase che dice quando va in bagno e trova la scritta "fuck you" nello specchio.. grandissima scena

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Scritto da: Mister G 23/08/2005 13.20
Il miglior film degli ultimi 10 anni!!!

“Sì…vaffanculo anche tu - Affanculo io?...l'hai buttato via, BRUTTO TESTA DI CAZZO!”

[Modificato da Mister G 23/08/2005 13.28]

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Io invece l'ho trovata molto banale, e molto pretestuosa.

Non mi piacciono i film che ti devono lanciare contro invettive.

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Scritto da: Uomo di Stracci 24/08/2005 11.44


Io invece l'ho trovata molto banale, e molto pretestuosa.

Non mi piacciono i film che ti devono lanciare contro invettive.

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L'invettiva, anche quella rivolta a se stessi, è uno dei pochi modi che ci sono rimasti per difenderci...

Poi si possono sempre andare a vedere i filmacci "d'amore" di Julia Roberts...

Elementi potenzialmente "esterni" presenti in un film come l'opinione del regista sul "tema", le problematiche di attualità, la satira, l'impegno "sociale" e altri ancora dovrebbero essere trasfigurati attraverso l' "arte" stessa di fare il film. Non gettati al pubblico in modo così palese come nella 25° Ora facendo vedere Ground Zero, citando Osama Bin Laden, e utilizzando spezzoni di filmati. Non è un documentario.

Del resto, questo film ha attirato parte delle attenzioni che gli sono state dedicate proprio per via delle riprese di Ground Zero. La cosa personalmente non mi piace. E il film non sopperisce, almeno per me, a questo piccolo "approfittarsi".