Codice da Vinci, polemiche sul film

Suore pregano 12 ore per protesta
Non è ancora uscito nelle sale ma sembra destinato a suscitare aspre polemiche il film di Ron Howard Codice da Vinci. Ispirato al best seller di Dan Brown, che ha venduto più di 20 milioni di copie, è già mal visto da alcuni esponenti del clero anglicano e non solo. Tanto che una suora 61enne, Mary Michael, con alcune consorelle ha inscenato una preghiera di protesta lunga 12 ore di fronte alla cattedrale dove si gireranno alcune scene del film.


L'attore Tom Hanks, che nel film interpreta la parte del dottor Langdon, professore di Harvard ed esperto di simbologia religiosa, si è quindi trovato davanti ad una scena singolare. Arrivato alla Lincoln Cathedral per interpretare alcune scene del film, è stato accolto da suor Mary e da altre sue colleghe con la religiosa protesta. Il divo di Hollywood non ha però battuto ciglio e ha portato a termine il suo lavoro come se nulla fosse.



Ma cosa c'è di tanto blasfemo nel film di Dan Brown? Secondo suor Mary, che ammette comunque di non aver mai letto il libro, i punti scabrosi sono più di uno. Innanzitutto, il film sostiene che Gesu' avrebbe sposato Maria Maddalena e avrebbe avuto dei figli da lei, come riportato dagli antichi testi gnostici. "E' un'eresia -tuona suor Mary- un vecchio errore derivato dai culti misterici orientali".



La Michael ha inoltre accusato di simonia la chiesa anglicana, che ha acconsentito alle riprese. Il decano di Lincoln infatti, pur avendo bollato il libro come "un cumulo di fesserie", ha accettato di aprire le porte della cattedrale alle telecamere dopo aver intascato una donazione di 147mila euro dai produttori della pellicola. "Non credo sia giusto che stiano girando in questo posto - ha detto suor Mary-, so che il Vescovo e Dean dicono che si tratta solo di una fiction, e probabilmente sarà anche una fiction molto ben fatta, ma è contraria alla vera essenza di quello che in cui noi crediamo".



Una veglia di preghiera e di protesta, così, dovrebbe essere sufficiente a spalancare alla religiosa le porte del paradiso, visto che si è formalmente dissociata, agli occhi di Dio, dalle eresie raccontate dal film. "A me interessa quello che pensa Dio -spiega- non quello che pensa la troupe del film, e quando sarò giudicata dal Dio onnipotente, come lo saremo tutti, potrò dire di aver fatto il mio meglio".



Il film, diretto da Ron Howard, uscirà nelle sale a maggio. Nel cast ci sono anche Alfred Molina, nei panni del vescovo Aringarosa, capo dell'Opus Dei, Audrey Tautou, nel ruolo della criptologa Sophie Neveu, e Jean Reno in quelli del detective Bezu Fache.



Ma le polemiche sono destinate a continuare. Secondo gli esperti, infatti, il film rischia di scontentare sia gli appassionati del libro che i cattolici. I realizzatori della pellicola si trovano quindi nel bel mezzo di un bivio rischioso: o prendere spunto dal libro di Brown e far arrabbiare i cattolici, oppure prenderne le distanze e far infuriare i fedeli lettori del romanzo.

Hanno rovinato tanti libri, tanti grandi fumetti per inventarsi sceneggiature orribili, non vedo perchè non possano farlo per uno dei libri più sopravvalutati dell'ultimo decennio. Potrebbe magari essere uno di quei casi in cui il film si "appropria" del libro e lo supera (Come è successo per Shining e Blade Runner, ad esempio) ma è molto, molto, molto, molto, molto improbabile!

Considerato che il libro è una schifezza il film non può fare altro che migliorarlo, anche se al peggio non c'è mai limite.

Detto questo non capisco come la chiesa non possa ignorarare una boiata simile, considerarla implica sopravvalurala.

Il libro non è un granché...
ma l'attaccamento morboso (e inquisitorio) della Chiesa a questa questione non è altro che un mucchio di pubblicità in più...

Purtroppo ancora devo leggere il libro

A me non è dispiaciuto il libro...il film in quanto a cast promette bene..poi si vedrà....

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Scritto da: ghamoz 17/08/2005 19.50
Considerato che il libro è una schifezza il film non può fare altro che migliorarlo, anche se al peggio non c'è mai limite.

Detto questo non capisco come la chiesa non possa ignorarare una boiata simile, considerarla implica sopravvalurala.

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sottoscrivo tutto, anche la punteggiatura