I piccoli cagnetti di di Nintendogs
Con Nintendogs non ci troviamo solo di fronte all’ennessima e più tecnologicamente avanzata evoluzione del Tamagotchi, ma piuttosto davanti ad una vera e propria droga elettronica. Il giochino in questione, fondamentalmente, è una simulazione di crescita... di cani. Già. Ne esistono tre versioni diverse che si differenziano fondamentalmente per le razze che potete allevare, anche se in realtà sarà poi possibile crescere ogni tipo di cane avanzando nel gioco.
Si parte con tre cuccioli che vanno accuditi e vezzeggiati. Quello che sconvolge qualsiasi giocatore, dal più insensibile al cuore di ricotta, è l’incredibile definizione degli animaletti che nel giro di tre minuti avranno conquistato anche i più riottosi. Sono là, carini, dolci, coccolosi che aspettano solo di essere chiamati. Letteralmente. Una volta chiamato uno dei piccoli si avvicinerà. A questo punto possiamo prendergli la zampa, fargli il solletico sulla pancia, strofinarli il muso, toccargli il naso. Il tutto, ovviamente, con l’apposito touch screen del Ds che diventa davvero l’interfaccia ideale tra il giocatore e il cane. Chiaramente le cose da fare sono molte e nessuna.
Si possono acquistare accessori per farli giocare, dal pallone al disco che impareranno a prendere al volo. Si può parlare coi cuccioli tramite il microfono e piano piano loro impareranno il nome e accorreranno appena sentito. Bisogna chiaramente dar loro da mangiare e ogni tanto lavarli. Stare attenti che non si ammalino e portare fuori per la passeggiata. Proprio nel giretto dell’isolato sta la magia del gioco. Con la penna o col dito si terrà il guinzaglio, mentre il piccolo si diverte ad annusare tutto. Sembra assurdo che una cosa del genere possa funzionare, ma è proprio così. Una volta che avrete il cucciolo virtuale, staccarsene sarà fin troppo difficile. E la sera, quando si tornerà dal lavoro, da scuola o dalla palestra, un giretto non lo si negherà. Anche i cuccioli virtuali hanno bisogno d’amore. Il gioco uscirà in Italia la prima quindicina d'ottobre. In Giappone sono letteralmente impazziti per questi cuccioli virtuali. Chissà che il Tamagotchi non abbia davvero trovato un erede.
