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Compassione made in Italy

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2006 14:23
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Italiani "popolo dalla lacrima facile e dal cuore d'oro". Almeno a giudicare dalle vittorie dei reality televisivi

La vittoria di Gianni Sperti a "La Talpa", il secondo posto di Maurizio Ferrini a "L'isola del famosi". E poi ancora, a ritroso nel tempo, la vittoria di Walter Nudo nella prima edizione dell'Isola. Per non parlare di quelle di Cristina Plevani e di Floriana al Grande Fratello.

Cosa accomuna tutti questi casi? Semplice: a trionfare non sono stati tanto la bravura o la personalità dei personaggi citati, quanto piuttosto la loro capacità di toccare il cuore degli italiani. E confessando le proprie tragedie personali - dalla mancanza di lavoro all'impossibilità di pagare il mutuo della casa - smuovere la compassione del pubblico. Detto in breve: hanno vinta perché facevano "pena", nel senso più letterale e dignitoso del termine.

Tanto che alla definizione di "Italiani, popolo di artisti, poeti, santi e navigatori", un bel "pietosi" non ci stonerebbe. Non è un mistero che siamo il Paese in cui "attecchiscono" meglio programmi come "C’è posta per te", "Carramba che sopresa", "Stranamore" e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo la lacrima facile. E il cuore tenero, almeno televisivamente parlando

Fatto sta che se soltanto qualcuno appare sul video con gli occhi umidi di lacrime, lamentando la propria infanzia difficile, le difficoltà economiche o l'essersi indebitato fino al collo, come per magia il pubblico italiano lo elegge proprio paladino e si fa carico della sua rinascita spirituale e materiale.

Nessuno può negare il fatto che Cristina Plevani, la biondina insipida della prima edizione del "Grande Fratello", abbia vinto solo perché era davvero la Cenerentola del gruppo: orfana di entrambi i genitori, sedotta e abbandonata dal bello della Casa - Taricone -, insicura e complessata. Non si poteva non regalarle almeno al vittoria, simbolo di speranza e redenzione per una vita altrimenti destinata all'infelicità.

Passano due anni e di nuovo trionfa la "pietas": vincitrice del GF3 è Floriana. Indubbiamente più personaggio di Cristina, esuberante e a tratti pure divertente. Altre volte delicata e simpatica come un "riccio nelle mutande".

Eppure la "coatta romana" strappa una vittoria schiacciante ai suoi coinquilini. Che per la cronaca non la sopportavano e avevano tentato di farla fuori, nominandola, dall'inizio alla fine del programma. Avrà forse influito il fatto che la bionda romanaccia è stata cresciuta in un orfanotrofio, perché abbandonata dai genitori, e ha fatto mille lavori per mantenersi, senza mai scadere?

Anche lei meritava sicuramente una chance. Non aveva mai avuto nulla nella vita, perché non regalarle almeno al vittoria al GF? Tanto che la ragazza prendendoci gusto, e intuendo il tallone d'achille degli italiani, ci riprova presentarsi l'anno successivo a un altro reality: "La Fattoria". Ma questa volta le va buca. Ormai è troppo famosa (e probabilmnente ricca) per riuscire a smuovere la corda della compassione.

Nel frattempo la prima edizione de "L’Isola dei Famosi" viene vinta da Walter Nudo, ex energumeno dall'accento italo inglese (sebbene arrivi da Genova) lanciato da Costanzo. Un altro esemplare talmente simpatico e carismatico che viene messo in nomination dai "companeros" dalla prima all'ultima puntata.

Eppure, il pubblico lo tiene dentro. E alla fine lo fa vincere. Perché? Mistero, se non fosse per il fatto che in una delle prime puntate Nudo si era lamentato, lacrime agli occhi, per il fatto di essere un giovane padre separato, segnato dalla difficoltà di vedere i propri figli e dal non potersi permettere nemmeno il mutuo per una casa. Possiamo ritenerci soddisfatti: regalandogli la vittoria glielo abbiamo pagato noi, il mutuo. Se Pappalardo, vincitore morale dell'edizione, avesse cominciato a frignare e a dire che con i soldi dei diritti di "Ricominciamo" non riusciva più campare, che la moglie minacciava di lasciarlo e il figlio di disconoscerlo, sarebbe sicuramente scattato un bell'ex equo.

E arriviamo a quest'anno, in cui, tanto sulla Rai che a Mediaset, alla Talpa e all'Isola del Famosi ha trionfato sempre lei, la benedetta compassione.

Quella compassione che ha permesso di tenere a Samanà fino all’ultimo Maurizio Ferrini, nonostante fosse entrato a metà reality e non avesse quindi alcun diritto morale di starci. Ma chè è stata mossa dal suo confessare le proprie difficoltà lavorative e dalla delicata e imbarazzante situazione in cui si è trovato accusato di abusi sessuali (Lui? La signora Coriandoli? Come dire che La Lecciso è una cantante o Costantino un attore...).

E sempre quella compassione che ha permesso di non far eliminare per ben due settimane Antonio Zequila, perché tutti consapevoli che se fosse uscito troppo presto le avrebbe prese di santa ragione da Valeria Marini, Manuela Arcuri e Joan Collins (in ordine di incazzatura).

E quella stessa compassione, diciamolo, che in parte ha fatto trionfare Gianni Sperti a "La Talpa". Non solo perché sedotto, cornificato e abbandonato da Paola Barale, nemmeno perché "self made man" di origini umili e contadine. O perché nell'ultima puntata, durante i minuti a disposizione per spingere gli italiani a votarlo, con gli occhi umidi e la voce strozzata ha ammesso di trovarsi in grosse difficoltà economiche, perché "quello dello spettacolo è un mondo difficile, fatto non solo di lustrini e pailettes, in cui oggi sei alle stelle domani alle stalle".

Non solo per tutti questi motivi, dicevamo. Quello che ha dato la spinta decisiva è stato un altro tipo di pietà: il pubblico televisivo non ne poteva più di vederlo triste e mesto, senza le sue scarpette da ballo, sedersi tra i tronisti di "Uomini e Donne", all'ombra di Maria De Filippi. La speranza, il messaggio della vittoria regalata è stato senza dubbio quello: "Gianni, apri una scuola di danza in Patagonia o tra i monaci tibetanti, ritirati in una pensione dorata, ma prendi i soldi e scappa". Almeno in questo caso, il pietismo italiano potrebbe rivelarsi edificante.

magazine.libero.it/gossip/radioserva/ne1780.phtml
07/01/2006 13:24
 
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