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Reality che cura gli ammalati gravi

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2006 02:05
Chi pensava che i reality show avessero superato qualsiasi limite, si dovrà ricredere: lunedi sera è andata in onda negli Stati Uniti la prima puntata di un nuovo reality che promette di essere il più controverso della storia. Si chiama «Miracle workers» ed ha come protagonisti malati terminali o persone affette da gravissime malattie a cui i medici hanno diagnosticato scarse possibilità di guarire. Il programma offre ai pazienti cure pionieristiche. In cambio essi devono fare da «cavie» e sottoporsi a «cure all’avanguardia» davanti ai riflettori delle telecamere.
FORMAT - Il format televisivo è trasmesso dalla rete nazionale ABC, di cui è proprietaria la «Walt Disney Corporation» ed è stata prodotto dalla DreamWorks, società di produzione fondata da Steven Spielberg, il regista americano autore di capolavori cinematografici come «Schindler’s list» e «Il colore viola». – I pazienti sono seguiti da un team di chirurghi famosi che offrirà loro «una seconda possibilità di vita». Al programma potranno partecipare solo persone povere perché, seguendo un chiaro trend populista, l’azienda televisiva vuole «aiutare e regalare il miracolo solo a quei cittadini indigenti che non possono permettersi cure adeguate»


GARANZIE - Il programma assicura che i protagonisti saranno filmati in ogni momento, «dall’attimo in cui verranno scelti per partecipare alla trasmissione fino all’operazione». I produttori dichiarano che le più grandi garanzie sono offerte ai pazienti, ma una clausola del contratto, che i malati sono tenuti a firmare, ammonisce in maniera burocratica: «I risultati positivi dei trattamenti medici non possono essere certi».
CAPOLINEA - «Quando la vita di una persona è al capolinea e i medici assicurano che non vi è nessuna speranza è il momento di rivolgersi a Miracle Workers», recita il logo del programma. Tra i medici scelti vi è Redmond Burke, il primo chirurgo ad aver effettuato un trapianto di cuore su un bambino, e Billy Cohn, conosciuto tra gli addetti ai lavori come «il Thomas Edison dei trapianti», perché ha adottato nei trapianti cardiovascolari delle tecniche pionieristiche che sono diventate l’avanguardia della scienza medica.
PUNTATE - Nel primo episodio andato in onda lunedi sera è stato presentato il caso di Todd Heritage, un ragazzo dell'Ohio cieco da quando aveva 12 anni. Usando una tecnica innovativa legata all'impianto di cellule staminali i medici hanno portato avanti una lunga operazione. I commentatori del netwoork americano hanno sottolineato che l'uomo non ha mai visto nè la moglie nè i suoi figli. Alla fine dello show, i dottori hanno tolto le bende dai suoi occhi e gli hanno assicurato che fra qualche giorno finalmente potrà vedere. In una puntata che andrà in onda nelle prossime settimane sarà raccontata un'altra storia drammatica, di cui non si è ancora certi del lieto fine: è la vicenda di un padre e un figlio inseparabili. La loro vita però è stata sconvolta da quando a quest’ultimo è stato diagnosticato un tumore al cervello. I dottori del suo Stato hanno assicurato al genitore che un’eventuale operazione potrebbe far perdere la vista al giovane, ma grazie alle moderne tecniche e ad un budget economico infinito ( la ABC ha speso 100.000 dollari solo per quest’operazione) i chirurghi del reality garantiscono una completa guarigione.
SHOW - La notizia di questo nuovo reality ha suscitato numerose critiche da parte di ampi settori della società americana che hanno accusato il programma di essere cinico e di speculare sulle sofferenze delle persone povere. A queste critiche ha risposto direttamente uno dei manager più importanti del network Stephen McPherson: «Lo show aiuterà molte persone che non potrebbero permettersi le giuste cure. In questi ultimi anni, in tv abbiamo visto migliaia di reality fasulli e decine di programmi spazzatura: da lunedi invece la ABC offre un prodotto completamente diverso che finalmente non fa solo spettacolo, ma produce anche qualcosa di buono».
Francesco Tortora


09/03/2006 18:29
 
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