Se non ricordo male, si parlava di perversione. Il godere della tortura altrui e del fascino innato verso la morte(sempre altrui).
In piu' c'era il senso di estraneita', nel senso che era come se tu torturassi(e godevi nel farlo) ma ne uscissi pulito perche' non facevi niente...al di la del possedere una cassetta di questo genere.
Poi parlava anche del desiderio di essere in balia di una persona(l'identificazione nella vittima) che apriva porte sul mondo masochistico.
Cmq, mi pare vertesse molto di piu' sulla curiosita', agli inizi, per poi sfociare nella perversione quando continuava.
purtroppo ricordo pochino perche' e' una roba di 5-10 anni fa
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I'm only happy when it's complicated...