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Tu...Hai visto...la...luce! Ora la vedi tu,James

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2006 18:03
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WASHINGTON - Per decenni il pubblico di tutto il mondo lo ha acclamato come il ''re'' della musica soul. Con James Brown, il cantante nero statunitense morto oggi in un ospedale di Atlanta all'eta' di 73 anni, scompare una figura leggendaria del mondo dello spettacolo. Ha saputo trasformare il gospel in ''rhythm e blues'' e creare un genere soul del tutto originale, il funk, con i suoi ritmi incalzanti. Era stato ricoverato ieri sera per una polmonite acuta.

Brown, che si era autodefinito "il padrino del soul", ha fatto scuola anche sul palcoscenico, con la sua fisicita' dirompente, che ha influenzato successivamente cantanti del calibro di Mick Jagger e Iggy Pop.

Alle spalle ha avuto un'infanzia difficile: nato da una famiglia poverissima della Carolina del Sud nel 1933, a sei anni viveva in un bordello ad Augusta, Georgia, e per pagarsi l'affitto lavorava come lustrascarpe e nelle piantagioni di cotone. A otto anni provava a rubare la sua prima macchina e finiva in un riformatorio. E' qui che avviene la sua svolta perche' conosce Bobby Byrd ed entra nel suo gruppo di gospel, prima di fondare , nel 1952, la propria band ''The Flames''.

Nel 1956 scrive "Please, Please, Please", ed e' il successo mondiale, consacrato nel 1961 con la registrazione dal vivo, nel tempio della musica nera dell'Apollo Theatre ad Harlem, di un album diventato un vero e proprio culto, con canzoni come ''I got you (I feel good) '' e ''Get up (I feel like being a sex machine)''.

Capace di suonare 350 serate all'anno, James Brown si trasforma, con la ricchezza, in un esempio di ''capitalismo nero'' , ben prima che il termine fosse inventato; apre ristoranti e negozi ed esorta i suoi concittadini di colore a vivere il ''sogno americano''.

Il giorno dell'assassinio di Martin Luther King, tiene un concerto teletrasmesso, invitando la popolazione alla calma. Il presidente Lyndon Johnson lo ringraziera' per questo. Negli anni ottanta diviene anche un volto cinematografico, interpretando il ruolo del predicatore nei 'Blues Brothers'' e cantando una delle sue canzoni piu' note "Living in America" nel film Rocky IV.




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

25/12/2006 12:19
 
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