MILANO - Enzo Biagi è morto dopo 12 giorni di ricovero alla clinica privata Capitanio, nel centro di Milano, a poche decine di metri dalla sua casa. E' spirato alle 8 dopo un'ultima notte in cui le sue condizioni erano precipitate. Lo sguardo teso e il passo spedito delle figlie Bice e Carla, che attorno alle 7.20 hanno varcato la soglia della casa di cura, spiegavano più di ogni parola la drammaticità della situazione. A differenza dei giorni scorsi, infatti, le due figlie avevano passato la notte a casa e stavolta non si erano fermate con i giornalisti. "Devo dire - affermerà poco dopo Bice - che come sempre aveva programmato tutto anche per noi: ci ha fatto dormire qualche ora, me e mia sorella, e ci ha aspettato".
Enzo Biagi si è spento attorno ai sui cari, come aveva voluto, nei suoi ultimi giorni ha raccolto a sé la famiglia da 'patriarca', come lo ha definito la figlia Carla che ha ricordato le grandi attenzioni del nonno rivolte, sul letto di morte, a Pietro, Marina, Rachele e Lucia, i suoi adorati nipoti. Si pensava che avrebbe superato anche questo scoglio, tanta era stata la tenacia con cui ha combattuto la malattia. Nei giorni passati le sue condizioni erano migliorate, poi, la notte scorsa, si sono a un tratto aggravate. Il suo cuore, però, ha continuato a reggere, al punto che proprio oggi i medici avevano previsto il suo trasferimento al centro cardiologico Monzino per un intervento. Ma all'alba il suo stato fisico è precipitato. Come un presentimento, ieri sera, Biagi ha chiesto alle figlie di rimanere ancora un po' insieme a lui prima di mandarle a riposare.
"E' stato fino all'ultimo carino e spiritoso - ha raccontato ancora Bice - in questi giorni, anche con un filo di voce, ringraziava tutte le infermiere e le suore che lo accudivano". Biagi ha affrontato la morte con grande serenità, con la mente sempre rivolta ai ricordi della giovinezza, agli anni della Resistenza e alla sua campagna dove più volte, ha confidato alle figlie, sarebbe voluto tornare. "La vita mi ha dato molto - avrebbe detto in uno degli ultimi momenti - e ho anche pagato tutto". Ancora adagiata sul letto la salma di Biagi ha ricevuto la benedizione del cappellano della clinica Capitanio. Proprio in quel momento Giorgio Massarotti, uno dei medici che lo hanno seguito, si è affacciato sulla soglia della casa di cura. Le figlie lo avevano preannunciato: non sarebbero state loro a dare la notizia della scomparsa del padre. Con discrezione il medico, giacca e cravatta, ha avvicinato un cronista e con voce emozionata ha detto: "per incarico della famiglia con estremo dolore annuncio che il dott. Biagi si è spento alle ore 8 di questa mattina con serenità".
I buoni vanno
invece io
che sono
vado dove voglio
Errare è umano, perseverare è cattolico