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Vorrei invitare tutti ad andare a vedere questo film del persiano M. Makhmalbaf che è disperatamente gentile e malinconicamente istruttivo. L'Afghanistan è di "fragorosa" attualità, purtoppo, e questo film, girato qualche mese prima degli attentati e dei bombardamenti, ne offre una visione bellissima sul piano delle immagini e toccante su quello narrativo. Ci sono i paesaggi, le pietraie e i deserti riarsi nella siccità, i volti dei bambini e dei vecchi, lo strazio delle donne, il cinismo e le furbizie attuate per la sopravvivenza, il rozzo e crudele fanatismo delle scuole coraniche improvvisate in Pakistan per un atroce lavaggio del cervello sugli adolescenti. Questo film è stato peraltro criticato, dai francesi soprattutto, per il suo eccessivo formalismo: immagini troppo patinate, le condizioni di vita della gente troppo filtrate da un eccesso di cura per la bellezza dell'inquadratura, i mutilati troppo puliti, i burqa troppo variopinti e ricercati, ecc. Ma è un film, cioè un'opera di fantasia: non è un documentario e quindi mi pare più che legittimo che il racconto si sviluppi piuttosto sul piano metaforico che su quello realistico. Indimenticabili certe scene: il lancio delle protesi paracadutate su un avamposto della Croce Rossa, la corsa dei mutilati per accaparrarsele, le visite mediche, gli occhi della protagonista. E, last but not least, la colonna sonora. Saluti
Marlowe |
26/10/2001 09:42 |
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| | | OFFLINE | | Post: 0 Post: 0 | Registrato il: 22/09/2001
| Città: ROMA | Età: 47 | Sesso: Maschile | VocenelWeb | |
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è bellissima questa tua recensione marlowe...complimenti! |
30/10/2001 10:06 |
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