Impronte digitali per i professori

Cosenza, controllo presenze a scuola

Il preside dell'Istituto professionale Mancini di Cosenza, Luigi Reda, ha deciso di rilevare le impronte digitali per controllare l'effettiva presenza di professori e personale. La decisione ha suscitato la reazione del Sindacato autonomo di base, che ha chiesto la revoca del provvedimento per la tutela della privacy. Nella scuola, frequentata da un migliaio di studenti, lavorano 140 insegnanti e 50 impiegati.

Le proteste hanno spinto il preside, che pur definisce pretestuosa l'iniziativa del sindacato, a sospendere la sua decisione, investendo però della questione l'Authority per la privacy. Per Francesco Sola, segretario generale del Sab, la decisione del preside di sospendere il provvedimento "è da interpretare come una sostanziale marcia indietro da parte del dirigente, anche se adesso lo stesso Reda sta assumendo posizioni autoritarie nei confronti del personale. La nostra vigilanza, dunque, sarà ancora massima perché venga garantito il rispetto dei diritti dei lavoratori".