Ad ognuno la sua fioritura

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Sarah
00giovedì 15 maggio 2003 10:16
...é il regalo di un amico speciale che voglio dividere con voi...



"Se ne stava in un giardino come ce ne sono molti: in mezzo a fiori gialli,

rossi e blu… Ce n’erano di tutti i colori. Ma lui pensava di essere un fiore molto speciale. Già in primavera decise di non fiorire troppo presto.

Avrebbe potuto cadere vittima di una gelata tardiva.

In fondo la sua vita di fiore era limitata e non voleva correre nessun rischio. Non voleva rinunciare troppo presto alla protezione della sua gemma.

A primavera, quando i primi fiori cominciano timidamente a sbocciare, pensò: Che sconsiderati i miei compagni a rischiare i loro fiori!

E quando alcuni di loro soccombettero davvero a una gelata notturna ebbe la conferma delle sue preoccupazioni. Come sembravano tristi, le vittime con i loro petali spiegazzati sopra lo stelo reclinato.

In maggio e in giugno, tuttavia, cominciò a schiudersi con gran magnificenza un fiore dopo l’altro. I garofani diffondevano il loro profumo e le peonie facevano a gara a chi era più bella. Solo il nostro fiore se ne stava caparbiamente chiuso nella sua gemma e rifiutava di aprire i petali: Che fioriscano pure gli altri si diceva. Aveva sentito parlare delle brutte cose che potevano capitare a un fiore una volta sbocciato. Non erano solo le gelate notturne primaverili, e qualche volta ancora la neve, a far cadere i petali, ma anche la pioggia d’estate. E che effetto avrebbero fatto sena peli? Sarebbe svanita tutta la sua magia di fiore.

E l’idea che qualcuno potesse coglierlo solo perché era sbocciato ! No, non voleva nemmeno finire in un vaso! Nessuno coglie le gemme, pensava ritenendosi molto furbo e intelligente. Voleva sentirsi ben sicuro prima , per poi schiudersi in tutta la sua pienezza.

E intanto ammirava il fulgore di tutti i suoi amici: tendevano al sole le loro foglie, incantavano con il loro profumo, e che magnificenza i loro colori.

A lui, che se ne stava ancora nella sua gemma, timoroso, questa prorompente vitalità sembrava quasi mostruosa, una sorta di minaccia…Forse perché nel segreto del suo animo la trovava desiderabile e meravigliosa? In fondo al suo cuore di fiore sentiva il desiderio di sbocciare anche lui…

Certi giorni poi veniva assillato dal dubbio: sarebbe mai riuscito a sostenere il confronto con tutto quello splendore? Che cosa avrebbero pensato gli altri se fosse stato un po’ meno bello e un po’ meno profumato? Sarebbe stato un fallimento?

Quando era agitato da tutti questi dubbi, si ricordava che in ogni caso era al sicuro dentro la sua gemma e finchè se ne stava lì tutte quelle paure non l’avrebbero toccato. Inoltre la gemma lo teneva al caldo e lo proteggeva dal vento pungente, che rinfrescava le notti, nonostante l’estate inoltrata.

Ma il fiore si sentiva spesso soffocato dalla solitudine e dall’angustia. E si sentiva escluso dalla vita della sua aiuola che proprio allora si dispiegava in tutta la sua pienezza. Giorno dopo giorno la sua indecisione cresceva. Da un lato non voleva rinunciare alla sicurezza della gemma, dall’altro non voleva restare prigioniero. E allora? Chissà pensava come reagiranno gli altri fiori vedendomi fiorire. In fondo mi conoscono solo come gemma. Se adesso rivelassi la mia interiorità probabilmente gli altri riderebbero. E non volevo assolutamente essere deriso!

Allora gli venivano in mente anche tutti gli altri pericoli che lo attendevano là fuori. L’ orgogliosa speronella non era forse stata abbattuta dal vento quella notte stessa? E le margherite: ieri quella ragazza le aveva colte quasi tutte, le aveva strappate come se niente fosse.

No, grazie! Non era il caso che capitasse a lui.

Nonostante ciò, qualcosa lo spingeva a voler fiorire con gli altri, a catturare i raggi del sole e assaporare la pioggia fresca con i petali, a congiungersi a quello straordinario tripudio di colori. E si domandava soprattutto come sarebbero stati i suoi petali . Aveva paura di essere brutto, ma era anche curioso. Se poi davvero avesse dovuto perdere un petalo non sarebbe poi stato così terribile, anche gli altri sfiorivano a poco a poco e non avevano per questo tremendo.

Arrivò la fine di agosto e diventava sempre più difficile prendere una decisione. Paura e curiosità, sicurezza e voglia di vivere combattevano nella sua anima di fiore, senza che nessuno delle parti riuscisse ad avere il sopravvento. Il fiore poteva affrontare un rischio simile, ora? Intanto era una vecchia gemma. Non era forse meglio aspettare finchè era completamente sicuro? Quale volta nelle notti estivi era disposto ad ammettere che diventava sempre più insicuro in quella sua sicurezza.

Era sempre rimasto una gemma, non aveva nessuna esperienza di fioritura. E tuttavia in lui si faceva strada con forza sempre maggiore un presentimento: che bello doveva essere fiorire ! Come stava bene il loro rosa ai fiori di malva ! Com’erano felici le vecce quando ondeggiavano al vento ! Com’erano impressionanti i girasoli che si ergevano più in alto di tutti ! Così diventava una gemma sempre più triste.

Giorno dopo giorno le era sempre più chiaro che tutta quella sicurezza non era altro che stasi e vuoto. Era sì una gemma al sicuro, ma in cuor suo restava un fiore che non osava schiudersi. In settembre i raggi del sole si fecero tiepidi e l’aiuola cominciò lentamente a svuotarsi.

Il fiore allora divenne improvvisamente consapevole che adesso doveva decidersi. Con settembre si avvicinava anche l’autunno. Avrebbe potuto anche gelare, anche se si sentiva gelido lì dentro. E poi, in un mattino di settembre particolarmente bello, si fece strada tra le foglioline della gemma, ormai divenute legnose.

Diventò un fiore fantastico e raccolse molta ammirazione. Tuttavia era soprattutto contento di aver trovato il coraggio di fiorire. Lasciò rilucere al sole i suoi colori, giocò col sole e col vento e fu felice.

Adesso, e solo adesso, sapeva finalmente, che cosa significava essere un fiore.

Non è stato tramandato che cosa ne è stato di lui. Probabilmente sarà rimasto in fiore per poco tempo, data la lunga indecisione. Ma era diventato un fiore meraviglioso."



Zen
00giovedì 15 maggio 2003 14:42
Re:
Grazie Sarah!
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