Quattro tifosi dell'Inter sono stati denunciati con l'accusa di essere colpevoli dei cori razzisti nei confronti del giocatore del Messina Marc Andrè Zoro, durante la gara del 27 novembre. I quattro sono stati identificati dagli investigatori attraverso l'analisi dei filmati dalle telecamere installate nello stadio. Per loro è scattato immediatamente il divieto di accesso agli impianti sportivi per cinque anni.
Dopo circa un mese di silenzio, ora arrivano le denunce per quattro tifosi dell'Inter, colpevoli di aver pronunciato cori razzisti contro Zoro nel corso di Messina-Inter dello scorso 27 novembre. I quattro ultras, residenti nell'interland milanese, sono stati identificati dagli investigatori attraverso l'analisi dei fotogrammi dei filmati registrati dalle telecamere istallate nello stadio San Filippo di Messina, di quelli girati dagli operatori del gabinetto provinciale di polizia scientifica e dall'esame dei biglietti nominativi venduti.
Il provvedimento, preso dal questore della città siciliana, prevede il divieto di accesso per cinque anni nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, anche all'estero, e obbligo di firma per i quattro interisti.
Ma cosa era successo? Al 65' della gara, quando è andato a recuperare il pallone, finito fuori, vicino alla curva dell'Inter, Zoro è stato bersagliato dai cori di "bu...bu..." dei tifosi nerazzurri. E lui non l'ha presa bene: ha raccolto il pallone e s'è diretto a bordo campo con la chiara intenzione di lasciare il terreno di gioco. Subito gli è andato incontro Adriano che lo ha abbracciato, mentre il difensore era in lacrime. Zoro quindi è stato accerchiato da alcuni suoi compagni e si è convinto a rimanere in campo. La gara è regolarmente terminata, poi alla società nerazzurra è stata comminata una forte multa.