Cinema di genere italiano anni 70

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r9fenomeno
00lunedì 9 dicembre 2002 12:18
c'è qualche appassionato dei film italiani di quell'epoca d'oro ? Dei comico-erotici con Banfi , Vitali e le bellone dell'epoca Gloria Guida , Annamaria Rizzoli e Edwige Fenech , dei poliziotteschi all'italiana con Tomas Milian e Maurizio Merli , delle commedie massacesiane e degli horror girati nella periferia romana , dei Pierini e dei falsi Pierini , dei capolavori del maestro Fernando Di Leo e dei Brass dell'epoca , dei bagaglino movies con Pippo Franco ed Enrico Montesano. E di tutto quello che , oggi , viene definito CINEMA DI GENERE
expressyourself
00mercoledì 18 dicembre 2002 14:13
Non faccio nomi
solo una foto:



r9fenomeno
00giovedì 19 dicembre 2002 00:43
..... expressyourself , anche tu sei appassionato di cinema di genere ?
.... benissimo [SM=x39854]
marlowe
00venerdì 20 dicembre 2002 12:11
Capisco. Il trash è una moda, un'attrazione, uno snobismo culturale, un divertimento, una curiosità sociologica. Capisco tutto. Tollero tutto. Vi prego di essere quindi tolleranti nei confronti della mia tentazione di mandare al macero tutti i film, i personaggi e gli interpreti che avete citato.
Mi disturbano, non mi fanno ridere, non mi eccitano e, anzi, mi disorientano. I rutti e i peti di Alvaro Vitali, le chiappe della Fenech, le battute di Lino Banfi, i lazzi di Pippo Franco, il turpiloquio di Tomas Milian (che è peraltro un grande attore) mi deprimono profondamente e mi fanno provare la deplorevole tentazione di prendere tutta quella bella compagnia per portarla, a calci nel sedere, a lavorare nei campi o nelle officine. (Farei forse eccezione per qualcosa di Abatantuono e di Villaggio che mi sembrano piuttosto figli della commedia dell'arte che creature del trash).
Sono evidentemente vittima di gravi e senili pregiudizi come quello di pensare che i comici siano - citando a caso- Charlie Chaplin, Buster Keaton, Danny Kaye, Alberto Sordi, Fernandel ecc. e che le battute spiritose siano quelle di Woody Allen, di Troisi e qualche volta, ma raramente, di Verdone.
Il trash rimane fuori della mia portata. Lo so che nel trash c'è un illuminante ritratto dell'Italia: l?Italietta piccola, bigotta, volgarotta, corriva, scatologica, repressa. E forse è proprio questa la ragione per cui il trash (degli anni 70, 80, 90 come del nuovo millennio) mi irrita e mi disgusta. Perdonatemi.

wsim
00venerdì 20 dicembre 2002 14:45
Al piacere di rileggerti, marlowe, unisco una sostanziale concordanza di vedute con il tuo scritto.....

Quel genere di cinema è, in fondo, un ritratto veristico di quell'Italia del luogo comune e dei rotocalchi che, ahimè, è sempre stata "maggioranza", e che continua ad esserlo come fedele spettatrice del trash forse ancor più volgare che ormai riempie a ogni ora del giorno lo schermo televisivo.

E' un motivo più che valido per lasciarlo, per l'appunto, ai suoi "appassionati"...
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