Domini .eu: si parte finalmente

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CARMINE84
00venerdì 25 marzo 2005 16:05
Nel 2002 la presentazione del progetto

Finalmente dovremmo esserci. Nella giornata di ieri l'Icann, l'associazione che ha in carico la gestione dei domini Internet, ha dato il via libera ufficiale alla creazione del tld (top level domain) .eu.

L'accordo è stato firmato dal presidente dell'Icann Vint Cerf e dall'Eurid, il consorzio scelto dalla Commissione Europea e incaricato della gestione del nuovo dominio.

La sigla dell'intesa arriva dopo una lunghissima gestazione.
Il progetto era stato presentato per la prima volta nel 2002 e accolto con estremo favore soprattutto dal mondo delle imprese.
Alla presentazione del progetto era seguito un piano di sviluppo, secondo il quale il nuovo dominio sarebbe stato creato entro la fine del 2003.

Poi il nulla.

I negoziati tra l'Eurid e l'Icann sono ripresi solo lo scorso mese di ottobre, con la promessa di una rapida attivazione.
Sono trascorsi altri sei mesi, senza per altro che alcuna spiegazione sia stata data rispetto al ritardo.
Ora, il condizionale è d'obbligo, dovrebbe essere questione di un paio di settimane per la risoluzione degli ultimi dettagli tecnici.
Poi il dominio si aprirà e le prime assegnazioni su larga scala verranno fatte secondo la logica del "primo arrivato primo servito".
La seconda fase partirà invece all'inizio del 2006.


CARMINE84
00sabato 3 dicembre 2005 16:16
.eu al via il 7 dicembre
Pronte le prime registrazioni

La Commissione Europea ha confermato nella giornata di ieri che il Tld (top level domain) .eu utilizzabile sia nei siti Web sia negli indirizzi di posta elettronica, sarà disponibile per la registrazione a partire da mercoledì prossimo, 7 dicembre.

Il suffisso, precisa la commissione, è indirizzato in modo specifico a tutte quelle realtà, aziende, progetti o iniziative che hanno o intendono avere respiro europeo e si propone come completamente e non sostitutivo dei suffissi nazionali quali .it, .fr, .uk.

La promozione del .eu, il cui controllo è stato affidato all'Eurid , è sempre l'opinione della Commissione, ha una forte valenza nella promozione di un mercato unico europeo e, ancor di più, nello sviluppo di una identità europea. I n ogni caso, a partire dal prossimo 7 dicembre si apre una finestra di 4 mesi, nella quale possono registrarsi le realtà con diritto di prelazione su determinati nomi (le aziende, ad esempio), mentre i primi due mesi sono a disposizione dei soli titolari di trademark e degli enti pubblici.

Dal 7 aprile del prossimo anno, poi, la registrazione si intende aperta a tutti, con la regola del “chi primo arriva”. Secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, le attese attuali sono nell'ordine delle diverse centinaia di migliaia di aziende interessate alla registrazione. Le aziende non europee potranno fare a loro volta richiesta di un dominio .eu solo a condizione che abbiano un ufficio nel territorio dell'Unione. La Commissione ha altresì precisato che l'unica estensione prevista è, per l'appunto, .eu, dal nome latino “Europa”.

Spiegazione diplomatica che mette a tacere le proteste della Francia, che avrebbe desiderato anche un .ue (Union européenne) contro quello che considera un predominio della lingua inglese. Per quanto riguarda infine i costi, l'Eurid chiederà 45 euro ai titolari di trademark e 35 dollari agli enti pubblici. 85 euro sarà il costo per i titolari di altri diritti, mentre dal 7 aprile il costo sarà di 10 euro. In una fase iniziale, la registrazione dovrebbe richiedere un paio di settimane, mentre una volta esaurite le formalità per valutare le documentazioni dei titolari dei diritti di prelazione, Eurid ritiene che il processo non debba richiedere più di un paio di giorni.
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