Digitale terrestre, la Rai studia le nuove strategie
Ma frena sulle indiscrezioni pubblicate su alcuni quotidiani: "Le strategie aziendali", sottolinea viale Mazzini, "sono solo quelle stabilite dal Cda".
Anche la Rai pensa al digitale
Cda dovrà approvare le nuove strategie
Comincia a prendere piede il digitale terrestrre, attorno al quale stanno nascendo accese discussioni. L'ultimo esempio in questo senso è l'indiscrezione pubblicata dal quotidiano La Repubblica che ha anticipato i progetti della Rai in materia di digitale. Notizie, se non smentite, almeno ridimensionate dalla tv di Stato la quale fa sapere che "ogni documento interno, come in questo caso, che non sia stato esaminato e approvato dalla direzione generale è privo di ogni valore".
"Le strategie aziendali", sottolinea Viale Mazzini, "sono solo quelle stabilite dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore Generale". Il documento, che sarebbe stato elaborato dalla struttura del marketing strategico, parla della nascita di nuovi canali e di un cambio di marcia della Rai rispetto alla pay per view. Secondo quanto si apprende, il documento non sarebbe mai giunto sul tavolo del direttore generale. "Così come sono totalmente false", afferma l'azienda, "le pseudo dichiarazioni che vengono attribuite arbitrariamente da alcuni giornali al direttore generale, per di più tra virgolette".
Il documento ipotizza la creazione di due nuovi canali semigeneralisti da trasmettere in forma gratuita sul primo multiplex del digitale terrestre: RaiQuattro, dedicato alla cultura, e RaiCinque, incentrato sullo sport e rivolto ad un pubblico maschile e giovane. Nel documento si prospetta anche la nascita di due altri canali tematici gratuiti: RaiBambini e RaiFormazione.
Secondo le indiscrezioni di stampa, il documento Ipotesi di rilancio dell'offerta televisiva digitale in Rai partirebbe dalla considerazione che i nuovi canali tematici gratuiti Raidoc e RaiUtile, nati cinque mesi fa, non bastano per incidere nel mercato del digitale terrestre.
Il documento ipotizza anche nel secondo multiplex del dtt la creazione di uno o due canali pay per view, ovvero canali a pagamento, sui quali trasmettere partite di serie A, e del trasferimento di Rai Sport Satellite, ora sulla piattaforma satellitare gratuita, sulla piattaforma criptata di Sky. Sempre secondo il documento, il costo annuale dell'insieme dei canali digitali costa alla Rai 85 milioni di euro, dei quali 67 per il satellite in chiaro e 17/19 per il digitale terrestre.