Re:
1) Forse non sono stata abbastanza attenta ma sono rimasta con tantissimi punti interrogativi...per esempio non ho capito se Cruise stesse o meno sognando nei suoi giri notturni...
2) Non ho capito perchè lei racconta quel sogno che sembra la scena che lui aveva vissuto quella notte!
3) Non ho capito perchè si vede la maschera che lui aveva indossato sul cuscino accanto alla moglie!
4) Poi pensavo di aver capito che la donna rossa che lo avvertiva fosse la ragazza che aveva salvato dalla morte durante la festa dei suoi amici,colore dei capelli,corpo,tutto corrispondee!
Mentre stamattina un mio amico ha detto che secondo lui era sua moglie!
1) Sembrerebbe di no. Ma...ma..Il dottore si muove su un piano di realtà che non è meno simbolico o, se vuoi, meno onirico (scusa la tautologia) di un sogno: la villa, l'orgia, il grottesco e blasfemo cerimoniale liturgico, l'obitorio, il sacrificio umano, la conversazione attorno al biliardo rosso in quel salone smisurato, l'amico scomparso, la macchietta più sinistra che comica del portiere d'albergo, il negozio di costumi con tutte le sue "mercanzie" (compresa la mercificazione della figlia del proprietario) sono situazioni molto visionarie, surreali, a volte dei "veri" incubi.
2) Prova a pensare al titolo del film. Il titolo è il grimaldello, e secondo me l'unico appropriato, che Kubrick ci offre per "scassinare" il suo film.
Quello che lei vede e vive a occhi ben chiusi, nei suoi sogni che sono brutalmente realistici, lui lo vede e lo vive a occhi ben aperti in un contesto reale che è sovraccarico di valenze visionarie. Le parti poi si rovesciano quando l'uno immagina il tradimento dell'altro. Lei vede a occhi ben aperti, trovando la maschera, il tradimento di lui. Lui immagina, a occhi ben chiusi, il tradimento di lei in quei flash bluastri che gli si accendono nella mente. L'uno finisce per essere lo specchio dell'altro (tutto il film è non casualmente disseminato di specchi). E tutti e due sono per l'altro una immagine riflessa, ingannevole, fittizia, deformata, evanescente, indecifrabile, inafferrabile. L'uno si duplica nell'altro ed è per questo che emblematicamente lei sogna il vissuto di lui.
3) Nessuno dei due consuma veramente alcun tradimento. Lei perchè si limita a tradire nei sogni, lui (che sarebbe disposto a farlo anche con una puttana) perchè per una serie di beffardi contrattempi non ne ha l'opportunità. Ma il tradimento c'è ed è di tutti e due: il loro sentire è nel tradimento, le loro tensioni o pulsioni sono a tradire. E il tradimento è proprio quella maschera adagiata sul cuscino: un oggetto del tradimento (la materia) e un simbolo di menzogna (il significato). Quella maschera oscena che, in fondo, è un marito più vero di quello reale.
4) L'ipotesi del tuo amico mi sembra insostenibile. Non vedo su che cosa possa basarsi. Mi pare giusta la tua interpretazione. Questa tuttavia non attenua le ambiguità del film (che ne sono anche il pregio). Kubrick poi non aveva nessun bisogno di confondere lo spettatore con l'icertezza sull'identità della ragazza morta. Sarebbe stato un inceppo nello svolgimento del film che scorre invece con la fludità e la lentezza (un difetto per alcuni, un pregio per altri) della sabbia di una clessidra. Per confondere definitivamente lo spettatore preferisce assestargli sul capo due tremende, spietatissime mazzate: la prima è il discorso di Ziegler che ricompone il puzzle in modo da renderlo razionale, banale, accettabile, digeribile, decolpevolizzante; la seconda è la conversazione finale tra marito e moglie con la dichiarazione di intenti di lui di restare sempre svegli, e il "fuck" finale di lei che chiude il film. Per salvarsi cioè lui deve balbettare maldestramente una menzogna; mentre lei deve urgentemente "tradire" i propri sogni. Così i due possono consolarsi a vicenda e mettersi al riparo da ogni consapevolezza rientrando nella loro routine di falliti morali e sentimentali e continuare, si suppone, lo shopping natalizio.
Alice: "I do love you and you know there is something very important we need to do as soon as possible".
Bill: "What's that?"
Alice: "Fuck".
Non pretendo che le mie spiegazioni siano quelle giuste, tanto meno che intepretino correttamente e fino in fondo le intenzioni di Kubrick. Questo film è molto ricco di implicazioni, di allusioni, di citazioni, di riferimenti letterari, musicali, figurativi, cinefili. Ed è, come tutte le opere d'arte autentiche, infinitamente reinventabile da parte di chi lo guarda. E' questo forse il suo pregio maggiore. Tra qualche tempo, Donia, rivedilo questo film. Ti sembrarà di non averlo mai visto prima.
Anch'io però, su questo film ho un dubbio irrisolto. Da sempre continuo a chiedermi che cosa sarebbe stato "Eyes Wide Shut" se al posto di Tom Cruise ci fosse stato un attore.