Film Tv. Giorgio Perlasca, un eroe italiano

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marlowe
00mercoledì 30 gennaio 2002 17:39

Ho guardato con grande attenzione e tensione questo film TV, andato in onda tra lunedì e martedì. Conoscevo la storia attraverso il libro di Enrico Deaglio e dal film mi aspettavo molto. Sapevo degli sforzi di produzione, di un buon cast, di un grande impegno Rai. La storia di Giorgio Perlasca poi è veramente straordinaria e coinvolgente, oltre che sul piano civile e morale, anche su quello spettacolare. E' certamente, come e forse ancora di più di quella di Schindler, una storia che molto si prestava a diventare, per dir così, cinema. Lasciando perdere ogni paragone, che sarebbe improprio, con altri film dedicati all'Olocausto, mi limito a qualche breve considerazione.
Direi che per la RAI è stata una occasione perduta, almeno a metà. E' stato realizzato, è vero, un film dignitoso ma niente di più. Gli manca qualsiasi spessore storico, gli manca una ricostruzione cronachistico-ambientale credibile, gli manca la psicologia dei personaggi, tutti troppo stereotipati, i buoni come i cattivi. Ignorate del tutto (forse per un malinteso desiderio di politically correct verso l'attuale governo magiaro) le implicazioni e i coinvolgimenti della popolazione ungherese. Gli manca molto spesso la tensione, anche quella morale per esprimere la quale non bastano né la scelta dell'argomento né le buone intenzioni. Ci vuole anche il talento.
A parte la buona prova di attore di Luca Zingaretti e di pochissimi altri, per il resto mediocrità. Recitazione per lo più da soap opera. La Sandrelli (Amanda) una pena.
Ma il difetto principale di questo film è un altro. Attraverso la regia spocchiosa e velleitaria di Alberto Negrin, tanto ambiziosa negli intenti quanto povera nei risultati e una sceneggiatura di fattura grossolana, il film riusciva a rendere paradossalmente "falsa" tutta la storia, a fare percepire come un feuilleton edificante ma fasullo (alla libro Cuore) la vicenda di Giorgio Perlasca: che è invece vera e sofferta in un modo insieme tragico ed esaltante. Peccato.
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Saluti
Marlowe
wsim
00giovedì 31 gennaio 2002 09:30
Sotto il profilo "tecnico" concordo con il tuo giudizio.....

Manca anche un inquadramento storico-ambientale-politico (qualche data....riferimenti alla situazione politica dell'Ungheria nel '44....chi erano le Croci Frecciate? io lo so ma lo "spettatore medio"?)
Insomma un pò un calderone mal diretto nella quale emerge, come dici tu, una sorta di storia resa alla Libro Cuore.

Ma sai che ti dico, marlowe?

Di questi tempi, ......meglio così che niente!

Se qualcuno avrà la voglia di approfondire la vicenda, magari con qualche libro o in video (penso al bellissimo "Gli Ultimi giorni" dovuto all'impegno di Steve Spielberg) vorrà dire che anche questo film-tv è servito.
Chiar@
00giovedì 31 gennaio 2002 11:34
Devo dire che leggendo quello che hai scritto...ci sono rimasta un po' male! Eh sì, perchè mi sono resa conto di non aver colto molti particolari che tu invece hai spiegato, che somaraccia!

A me, "Perlasca" è piaciuto. Non conoscevo la storia e già solo per questo ringrazio la RAI per la produzione. Mi piacciono molto Zingaretti e Castellani e trovo che abbiano ben recitato la loro parte, il primo in particolare.

Per il resto, mi fido del tuo giudizio...ma sai una cosa? Lo rivedrei volntieri tra qualche anno e lo consiglio...mai dimenticare, mai.
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Gran Cassiera Mentecatta - al momento sono
mandami un sms!
marlowe
00venerdì 1 febbraio 2002 09:18
Carissima Chiara, quando ho scritto che l'operazione RAI, con il film su Perlasca, è riuscita a metà, intendevo proprio sottolineare che un valore didattico glielo riconosco.
Quello che non mi ha convinto è il risultato sul piano strettamente cinematografico o, se vuoi, artistico.
Da questo punto di vista, come il libro "Cuore" è cattiva letteratura, "Un eroe italiano" è cattivo cinema: se può servire a educare lo spettatore può nondimeno servire a corromperne il gusto. Poco male, visto che invece con la buona letteratura si sono spesso corrotte le coscienze (penso a D'Annunzio).
Ti faccio un altro esempio sullo stesso argomento, rischiando così di attirami qualche antipatia o tirata d'orecchi. Il film di Francesco Rosi "La Tregua" tratto dall'omonimo libro di Primo Levi - un libro che è atrocemente sublime - animato da intenti nobilissimi, diretto da un grandissimo maestro del cinema civile, intepretato da attori di talento (John Turturro, Massimo Ghini, ecc) è tuttavia un film non riuscito, inferiore a molti altri film dello stesso Rosi, stanco, manieristico, in molte parti inerte.
Concordo pienamente con te e con wsim sul fatto che non si faccia mai abbastanza per la nostra educazione storica, civile, politica e morale; e quindi non farei di certo lo schizzinoso se, allo scopo, di adoperasse anche "Un eroe italiano" di Alberto Negrin.
Mi piacerebbe però di più che nella scuola si rendessero d'obbligo su questa tematica altri film come "Kapò" di Gillo Pontecorvo, "Schindler list" di Steven Spielberg, "Adieu, les enfants" di Louis Malle e - ma sì - anche "La vita è bella" di Roberto Benigni: i quali oltre ad essere potentemente educativi sono anche delle opere d'arte. [SM=x39851] [SM=x39858]
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Saluti
Marlowe
marlowe
00sabato 2 febbraio 2002 18:47
Lapsus

Devo correggere, prima che arrivi Myst a bacchettarmi, un errore, forse un lapsus, in cui sono incorso. Nel citare il titolo del film di Louis Malle, ho scritto impropriamente "Adieu, les enfants", invece di "Au revoir, les enfants". Errore imperdonabile: soprattutto perchè cambia il senso del titolo e spegne il flebile barlume di speranza che esso, nonostante tutto, contiene.
[SM=x39858]
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Saluti
Marlowe
LuVi
00domenica 3 febbraio 2002 12:30
Marlowe, sei impagabile. [SM=x39851]
Se Donia ti passasse uno stipendio, per le tue stupende "esecuzioni", sarebbe sicuramente troppo basso!!! [SM=x39851]

Ho visto di sfuggita il Film TV, purtroppo avevo molto da lavorare, quelle sere, ma ho avuto anche io le stesse sensazioni di "addomesticamento" dell'argomento.

Concordo anche io sul fatto che sia comunque un documento utilissimo e didattico.

Zingaretti mi piace molto, è eclettico e molto versatile; l'ho incontrato qualche mese fa, all'Ikea, stava leggendo proprio questo copione, assieme ad un altro, dell'intramontabile Montaaaabbbbbbbano....

LuVi
marlowe
00lunedì 4 febbraio 2002 11:23
Caro LuVi, inutile dirti quanto mi fa piacere ritrovarti e tornare a discorrere con te su questo forum. Sei sempre gentile nei miei confronti. Ma, siccome un po' mi pare ormai di conoscerti, non mi faccio troppe illusioni. E mi preparo, dopo lo zuccherino, a ricevere qualche staffilata sul...dorso.
Che dici mi rivolgo all'amministratrice per un tuo bannaggio preventivo?

Per rietrare nel topic, credo che Zingaretti sia uno dei nostri migliori attori in assoluto.

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Saluti
Marlowe
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