Molto, molto tempo fa avevo promesso all'amministratrice (
) di ritornare in questo forum se e quando avrei rimesso piede in un cinema... ok, dato che l'evento è accaduto (non succedeva esattamente dal 14 febbraio 2002) ritorno a postare una mia recensione.
E, visto che nessuno l'ha fatto (se non predo un abbaglio clamoroso), parliamo di "Il mio grosso, grasso, matrimonio greco".
Recensione enologica: ci sono vini rossi robusti e corposi e rosè leggeri e frizzanti, senza pretese. Questo film è un rosè. Ma, tra i rosè, ci sono quelli genuini e quelli fatti con le polverine. Ecco, questo film è di quelli genuini. Senza grandi pretese, senza voler portare il tema "sociologico" del film oltre il livello di quanto serve per fare ridere spensieratamente per poco più di un'ora, la trama si snoda in una satira di costume leggera e gradevole, con alcune caratterizzazioni minori alquanto azzeccate e spunti comici non eccelsi, ma lontani anni luce dalla becera volgarità vanzinarola che imperversa di questi tempi...
"In terra di ciechi un orbo governa", dice il proverbio: e di questi tempi alquanto tristi per il filone comico, ben venga questa commedia leggera e senza pretese che si lascia guardare volentieri.
Voto: 6 e 1/2.
(OT: un saluto a tutti, particolarmente a chi ancora si ricorda di me, se c'è rimasto qualcuno.
)