Alla lettera 2
Cara B, nah!
Come inizio è troppo esplosivo.
Per una lettera ci vuole altro.
Vorrei gridare a destra e a manca la mia passione per te ma nessuno dei due è interessato.
Devo trovare il filo del discorso per tessere una trama e farla seguire da un tappeto di parole.
Ma non son certo di esser sarto, anche se, come ogni uomo, sarei un sarto mortale.
Proprio per questo avrei voluto fare il saltimbanco ma a scuola i professori non apprezzavano.
Anche tu, cara letterina, non apprezzeresti almeno non quanto apprezzerebbe un addetto di supermercato.
Lo sai, sono cose che non contano. I vecchi ricordi stanno per morire come neve al sole, come alici al sale…
E, come alici nel paese dei conservanti, non puoi sfuggire al ricordo che conservi di me, al destino che ho riservato a te.
Un posto vicino al mio cuore, sopra la scansia dei reperti anatomici.
Tutto questo per dirti, cara ragazza dell’alfabeto, che il mio sentimento non è solo una passione che ho sotto la barba ma è qualcosa di più.
Questa lettera è un’esca per dirti che t’amo.
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Non c'è trucco non c'è inganno.
Se io chiedo non la danno