Ici, Tremonti pensa di non abolirla su ville e dimore di lusso.

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00giovedì 7 agosto 2008 17:37

di Davide Colombo

L'incontro mattutino nella sede di Forza Italia, in via dell'Umiltà, sembra essersi concluso nel migliore dei modi. Il futuro ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha assicurato ai vertici dell'Anci che la totale eliminazione dell'Ici sulla prima casa non comporterà alcun onere aggiuntivo per i Comuni. E il presidente Leonardo Domenici ha risposto che per i sindaci italiani ora la priorità è il federalismo fiscale, una prospettiva nella quale il superamento dell'Ici dovrebbe coniugarsi con l'allargamento dell'autonomia tributaria dei Comuni previsto dalla Costituzione.

Per i dettagli tecnici della misura, che dovrebbe essere varata in uno dei primi Consigli dei ministri, Tremonti ha rinviato al tavolo di «confronto istituzionale» che verrà stabilito dopo l'insediamento del nuovo Governo. Ma qualche ipotesi deve essere stata fatta. E al termine dell'incontro, cui hanno partecipato Giovanni Collino e Massimo Garavaglia, responsabili Enti locali di An e Lega, il vicepresidente dell'Anci, Osvaldo Napoli, di Forza Italia, ha detto che l'intervento ricalcherà le «basi normative adottate dal Governo Prodi con estensione al 100% e copertura pienamente garantita». L'abolizione dell'Ici non riguarderà dunque ville e case di lusso, avrà una portata di circa 2 miliardi e a compensazione delle minori entrate per i Comuni, ha dichiarato Massimo Garavaglia all'agenzia Radiocor, «si potrebbe pensare a un aumento della compartecipazione Irpef».

Il presidente dell'Anci, dopo aver ribadito che i Comuni non dovranno subire ulteriori effetti negativi dal taglio Ici dopo gli interventi già adottati con le ultime leggi finanziarie, ha insistito sul tema del federalismo fiscale. Per l'Associazione dei sindaci la compensazione tramite trasferimenti diretti o compartecipazioni rafforzate non è la soluzione migliore per coprire il mancato gettito. L'abolizione dell'Ici potrebbe invece essere l'occasione, dopo il trasferimento delle funzioni catastali, per riconoscere alle municipalità la piena autonomia tributaria indicata dal nuovo Titolo V della Costituzione. Ai Comuni potrebbe essere affidata – è stato proposto – la piena titolarità della funzione fiscale sugli immobili (definizione di aliquote, base imponibile, imposta comunale e imposta di registro), oppure potrebbe essere istituito un nuovo tributo (Isco, imposta sui servizi comunali) che elimini, assorbendoli, l'addizionale Irpef, l'Ici, la Tarsu e la Cosap.

Ieri intanto è stato pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze il decreto che attribuisce alle Regioni a statuto ordinario una quota dell'accise sul gasolio auto erogato nei rispettivi territori pari a 0,00860 euro /litro per il 2008, di 0,00893 per il 2009 e di 0,00920 euro/litro a partire dal 2010. Si tratta dell'attuazione di una misura prevista dalla Finanziaria 2008 per rafforzare la compartecipazione al gettito di questa accise e promuovere lo sviluppo del trasporto pubblico locale.


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00giovedì 7 agosto 2008 17:57
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