Il caffè preparato ad arte

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666
00lunedì 3 giugno 2002 21:16
Eccovi il decalogo per la preparazione di un vero caffè all'italiana, fatto con la moka. Seguendo questi piccoli consigli, riuscirete ad apprezzare al meglio il caffè fatto in casa.

1- Acquistare una buona marca di caffè, pregiata per qualità, adatta al vostro gusto.

2- Evitare assolutamente miscele con surrogati, che alterano sostanzialmente la riuscita della bevanda. Poco ma buono, insomma.

3- Usare acqua fresca e leggera é la seconda componente importante. Acque salmastre o ricche di calcare o dure come quelle che si trovano in alcune località affievoliscono il sapore integro. Ricordate di non usare acqua bollita.

4- Dosare convenientemente le proporzioni di caffè e acqua. Le più diffuse caffettiere, il tipo Express e la Napoletana, hanno già predeterminate le proporzioni in rapporto al numero di tazzine desiderate. Negli altri casi si ricordi di utilizzare un cucchiaio da tavola colmo per ogni persona.

5- Non accelerare i tempi di preparazione, introducendo nella caffettiera l'acqua calda; al contrario si parte dall'acqua fredda, che dovrà riscaldarsi gradualmente sulla fiamma vivace. Pazientate qualche minuto.

6- Non pressare la polvere dentro la caffettiera. Poggiare la polvere delicatamente, eliminando i grumi.

7- Seguire la fase di infusione, non abbandonando la caffettiera sul fuoco; potrebbero compromettersi caffè e caffettiera. Il coperchio va tenuto alzato in modo da evitare che la condensa del vapore precipiti nel raccoglitore, bruciando o alterando il gusto del caffè.

8- Togliere la caffettiera dal fuoco, a caffè pronto. La bevanda non deve mai arrivare a bollire, perche diventerebbe sgradevole, quindi spostare la caffettiera dal fuoco qualche istante prima che termini l'erogazione.

9- Bere il caffè molto caldo, appena fatto: é il momento più indicato per goderne aroma e gusto pieni. Il caffè rimasto va conservato in recipienti di vetro e ceramica, non metallici; inoltre va riscaldato a bagnomaria o a fuoco minimo su piastra elettrica; mai direttamente sul fuoco.

10- Pulire accuratamente la caffettiera ogni qual volta la si usa, non usare sapone o detersivi ma sciacquare con acqua bollente. La pulizia del filtro va fatta con molto scrupolo, perche è il punto in cui potrebbero annidarsi residui e depositi, con conseguenti effetti antiigienici sulla bevanda. Ci si può aiutare con spazzolino a setola animale e risciacquare con acqua pulita. Prima dell'impiego é consigliabile far bollire con poco caffè le caffettiere nuove o quelle a riposo da lungo tempo.


[SM=x39859]

I buoni vanno in , invece io che sono vado dove voglio.

DiKappa
00mercoledì 5 giugno 2002 22:24
Re:

Scritto da: 666 03/06/2002 22:16
1- Acquistare una buona marca di caffè, pregiata per qualità, adatta al vostro gusto.



Ovviamente quando si parla di qualità, si intende una composizione della miscela del caffè al 100% Arabica [SM=x39854]

CiaoCiao
DK

PS Sull'importanza della qualità dell'acqua, hai perfettamente ragione .... ma questa regola non vale solo per il caffè [SM=x39886]

Fantasticalcio.itwww.fantasticalcio.it .:. Invio SMS x DK ... se il primo invio sms non funge, usa il secondo!!
WidE
00venerdì 7 giugno 2002 04:44
grazie degli utilissimi consigli! [SM=x39999]
..:: your mind is your most valuable possession ::..
marlowe
00sabato 8 giugno 2002 06:36
666[SM=x39999], con questa davvero utile guida alla preparazione del caffé, mi hai fatto ritornare alla mente il brano di "Questi Fantasmi" in cui Eduardo De Filippo fa recitare al suo patetico personaggio Pasquale, una straordinaria disquisizione sulla preparazione del caffè, ovviamente alla napoletana.
Pasquale parla con un invisibile dirimpettaio (più probabilmente con se stesso) e nel raccontargli la sua pausa caffè, gli racconta in realtà tutta la sua vicenda di piccolo uomo ingenuo, debole, frustrato e tradito.
Vi ripropongo il brano. Credo che ne valga la pena.

PASQUALE
A noialtri napoletani, toglierci questo poco di sfogo fuori al balcone... Io, per esempio, a tutto rinunzierei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell'oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E me la devo fare io stesso, con mani. Questa è una macchinetta per quattro tazze, ma se ne possono ricavare pure sei, e se le tazze sono piccole pure otto per gli amici... il caffè costa così caro... Mia moglie non mi onora queste cose, non le capisce. E' molto più giovane di me, sapete, e la nuova generazione ha perduto queste abitudini che, secondo me, sotto un certo punto di vista sono la poesia della vita; perché, oltre a farvi occupare il tempo, vi danno pure una certa serenità di spirito. Neh, scusate Chi mai potrebbe prepararmi un caffè come me lo preparo io, con lo stesso zelo... con la stessa cura. Capirete che, dovendo servire me stesso, seguo le vere esperienze e non trascuro niente... Sul becco... lo vedete il becco? (Prende la macchinetta in mano e indica il becco della caffettiera) Qua, professore, dove guardate? Questo...Vi piace sempre di scherzare.... No, no... scherzate pure... Sul becco io ci metto questo coppitello di carta... Pare niente, questo coppitello ci ha la sua funzione... E già perché il fumo denso del primo caffè che scorre, che poi e il più carico, non si disperde. Come pure, professo', prima di colare l'acqua, che bisogna farla bollire per tre o quattro minuti, per lo meno, prima di colarla dicevo, nella parte interna della capsula bucherellata, bisogna cospargervi mezzo cucchiaino di polvere appena macinata piccolo segreto! In modo che, nel momento della colata qua, in pieno bollore, già si aromatizza per conto suo. Professo' voi pure vi divertite qualche volta, perché, spesso, vi vedo fare al vostro balcone a fare la stessa funzione. (Rimane in ascolto) E io pure. Anzi, siccome, come vi ho detto, mia moglie non collabora, me lo tosto da me... Pure voi, professo' ?....E fate bene...Perché, quella, poi, è la cosa più difficile: indovinare il punto giusto di cottura, il colore... A manto di monaco..... Color manto di monaco. È una grande soddisfazione ed evito pure di prendermi collera, perché se, per una dannata combinazione, per una mossa sbagliata, sapete... ve scappa 'a mano o' piezz' 'e coppa, s'aunisce a chello 'e sotto, se mmesca posa e ccafè... insomma, viene una zoza ... siccome l'ho fatto con le mie mani e nun m' 'a pozzo piglia' cu nisciuno, mi convinco che è buono e me lo bevo lo stesso. Professo', è passato. (Versa il contenuto della macchinetta nella tazza e si dispone a bere) State servito?... Grazie. Caspita, chesto è cafè...È ciucculata. Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo…"

Povero Pasquale, ancora non sa quanto siano stati e siano amari i suoi caffè!

________
Saluti
Marlowe
666
00sabato 8 giugno 2002 17:42
De Filippo: Questi Fantasmi (1954) Clicca x sentire un breve pezzo.



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