La Vita è Bella (in TV)

Ho il DVD.. ma non lo posso vedere....

LuVi

L'ho visto per la prima volta ieri...un capolavoro!!!

Allora andatevi anche a vedere IL PIANISTA, che è ancora fuori nelle sale....

Non ci sono parole per descriverlo...Ieri mi sono fatto molte domande ma senza trovare risposte, sembrerà falsa retorica ma...
non trovo spiegazioni di nessun tipo all'odio di quei tempi!

Cmq, non mi sembra il caso di discuterne, qui si parla di cinema!!

Anche a me piace moltissimo, l'ho rivisto per l'ennesima volta ieri sera ma...a un certo punto mi sono dovuta fermare perchè mi iniziava a venire l'angoscia...

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Scritto da: Secco 1977 04/12/2002 9.31
Visto in vhs posso dire solo una cosa, grandioso film.
Scena più bella: l'incontro con il maggiore tedesco nel campo di concentramento quando sta servendo e gli rivolge la parola riguardo l'indovinello postogli vari anni indietro, quando si incontrarono per la prima volta come civili.

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Fra sette minuti... (era questo no?)

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Scritto da: Massimo78 04/12/2002 9.44


Beh oddio... l'incontro con il maggiore l'ho visto abbastanza triste... specie quando questi lo invita a fare da cameriere, e poi gli dice il nuovo indovinello, chiedendogli poi "Ti prego! Aiutami, non riesco a dormirci la notte!" ignorando completamente lo stato in cui lui si trovava... (tant'è che hai visto che faccia fa Benigni?)

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In realtà quella scena l'ho trovata un poco forzata, come per voler far aumentare a tutti i costi lo sdegno dello spettatore (cosa non necessaria a mio parere, visto l'argomento trattato, già orribile di per sè). Tuttavia concordo col fatto che si tratti di una scena piuttosto toccante, sebbene poco verosimile. Cmq sia... un gran film. Non mi è mai piaciuto (e non mi piace tutt'ora) Benigni, ma devo ammettere che ha creato un piccolo capolavoro... complimenti.

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Scritto da: Massimo78 04/12/2002 13.29


Non sono per niente daccordo...
in quella scena Benigni fa capire, l'opinione che i tedeschi avevano degli ebrei, e il fatto che quel militare, sebbene si conoscessero e fossero stati (si può dire?) ottimi conoscenti, riteneva "perfettamente" normale, che lui era ebreo e doveva morire, mentre invece considerava anormale il fatto che lui stesse passando notti insonni per l'indovinello.
Non c'è nessun aumento di sdegno, ha riprodotto le cose come sono accadute... era veramnete così all'epoca, gli ebrei venivano trattati come bestie, anzi nemmeno.
E la figura che vuole far apparire di coloro che fecero quello che hanno fatto è del tutto meritata a parere mio.

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Si, in questo senso sono d'accordo con te. Voglio dire: so bene quale fu il comportamento dei nazisti, so bene come i nazisti trattavano gli ebrei (molto peggio di quanto denunciato da una scena come quella). Credo anzi che i nazisti si meritino molto più sdegno di quanto non ne possa scaturire dalla visione dell'intero film di Benigni. Dico solo che la scena mi è parsa un po' forzata all'interno del film, cinematograficamente parlando. Cioè, da un punto di vista artistico, non morale.

Come si diceva in un altro forum, è sicuramente da ammiarare come sia stata resa la morte del protagonista: la scena dura pochissimo, senza enfasi, musiche pompose e lacrime a go-go. E' liquidata proprio come avveniva (presumo) allora: un colpo e via, il soldato fredda Benigni e si allontana tranquillamente e anche un po' spazientito. Questo era il valore di una vita.

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Scritto da: Massimo78 04/12/2002 13.29


Non sono per niente daccordo...
in quella scena Benigni fa capire, l'opinione che i tedeschi avevano degli ebrei, e il fatto che quel militare, sebbene si conoscessero e fossero stati (si può dire?) ottimi conoscenti, riteneva "perfettamente" normale, che lui era ebreo e doveva morire, mentre invece considerava anormale il fatto che lui stesse passando notti insonni per l'indovinello.
Non c'è nessun aumento di sdegno, ha riprodotto le cose come sono accadute... era veramnete così all'epoca, gli ebrei venivano trattati come bestie, anzi nemmeno.
E la figura che vuole far apparire di coloro che fecero quello che hanno fatto è del tutto meritata a parere mio.

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Non sono daccordo con voi...per me con quella scena Benigni vuole descrivere la follia...ciò che accadeva era talmente folle che soltanto un folle avrebbe potuto sopportare tutto quello che faceva e vedeva....l'ufficiale tedesco in tempo di pace era un normalissimo uomo con una passione: gli indovinelli....dopo la guerra e i campi di concentramento, appare come un folle, che per sopravvivere si è rifugiato nell'unica cosa che lo faceva sentire bene...la sua passione......non credo che in quella scena ci fosse un'accusa, quanto un'analisi......ma è solo un mio parere....