Visto sabato sera
titolo originale: Sicko
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Michael Moore
genere: Documentario
durata: 120 min.
distribuzione: 01 Distribution
montaggio: D. Swietlik, G. Richman, C. Seward
data di uscita: 24 Agosto 2007
Michael Moore questa volta si lancia contro il sistema sanitario americano, e lo fa realizzando un film in cui si mostra come il malato in America non abbia diritto di essere curato se non se lo può permettere...
In America 50 milioni di persone non hanno un'assicurazione sanitaria e quindi si devono pagare le spese mediche di tasca loro, ma stanno davvero peggio di quei 250 milioni che hanno un'assicurazione?
Dopo aver visto il film e sentito le storie raccontate si comincia a dubitarne...
Certe cose sono agghiaccianti, come il fatto che un medico assunto dalle compagnie deve garantire un minimo di 10% di rifiuti di rimborsi, o il fatto che una ragazza malata di tumore si è vista respingere retroattivamente la polizza assicurativa perchè non aveva dichiarato di aver avuto in passato la "candida".
Ma il top è raggiunto con l'argomento 11 settembre.
Cosa c'entra?
Semplice, i presunti terroristi imprigionati a Guantanamo hanno diritto ad un'assistenza sanitaria, e fin qui mi sembra normale, degno di un paese civile.
Peccato che i volontari che hanno lavorato ai soccorsi ed alla rimozione delle macerie e dei cadaveri non siano così fortunati...
Gli "eroi" soffrono in gran parte di problemi respiratori, ma a tuttt'oggi il governo non ha riconosciuto loro quasi nulla, sono stati stanziati 50.000.000 di dollari per aiuti sanitari, ma solo una minima parte è stata data a qualcuno. Le procedure burocratiche sono degne del peggior incubo Kafkiano.
Il film non è certo esente da difetti, manca totalmente un contradditorio serio con "l'altra campana" e la sanità pubblica di paesi come il Canada, la Francia e l'Inghilterra sono presentate in maniera idilliaca, tuttavia è molto interessante.
Quello che però spaventa sono le storie raccontate, persone rovinate fisicamente ed economicamente.
Insomma è un film che mi sento di consigliare, non fosse altro perchè si apprezza molto di più la nostra sanità pubblica.