Ocean's Eleven

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Myst
00mercoledì 26 dicembre 2001 17:33
sono finalmente tornato al cinema anche questa settimana, e stavolta il film l'ho scelto io, senza farmi condizionare dai media o dai consigli degli amici. Ed ho scelto bene, davvero bene.

Ho optato per Ocean's Eleven, attratto dal cast, che metteva in fila un numero impressionante di pezzi da 90 di hollywood: Clooney, Pitt, Roberts, Damon, Garcia; firmato da Steve Sodebergh, novello premio oscar 2001.

Vi tolgo subito dagli indugi: il film e' bellissimo.

La storia e' semplice. Danny Ocean esce dal carcere e tenta immediatamente di rifarsi una vita realizzando il colpo grosso. Tre casinò di Las Vegas per un bottino di oltre 150 milioni di dollari, tutto in una notte. Riunisce undici uomini ed elabora un piano complesso, ai limti dell'impossibile. Ma non e' solo una questione di Dollari. Il proprietario dei tre casino' e' anche il convivente della sua ex moglie (julia roberts) di cui Ocean e' ancora innamorato.

Se dovessi descrivere con un aggettivo l'intero film userei sicuramente "FUNKY".

Funky come tutta la colonna sonora, godibilissima, di David Holmes.

Funky, Sexy, come la faccia da schiaffi di un george Clooney perfettamente immerso nel personaggio di Danny Ocean, O come come lo sguardo di Brad Pitt, che ha fatto sospirare piu' di una ragazza nel cinema.

Funky come il ritmo del film, mai troppo veloce, mai frenetico, quasi flemmatico, ma mai noioso, un lungo preparativo al colpo finale, divertentissima "stangata" (i riferimenti sono molti al vecchio classico) ai danni di un Andy Garcia che si fa odiare fin dalla sua prima apparizione in scena.

Insomma, una conferma per Steven Sodebergh che chiude cosi' un 2001 indimenticabile, costellato da due nomination contemporanee per miglior regia (con il conseguente oscar per TRAFFIC), con un film che rischiava di venire letteralmente schiacciato dal peso del suo multimiliardario cast. Sodebergh ha tirato fuori un ottimo prodotto, riuscendo ad evidenziare le peculiarita' di tutti gli attori (e con tante primedonne, non era certo un compito semplice!) confezionando una vera "perla", merce oramai alquanto rara nel panorama Hollywodiano. Guardando il film, infatti, si ha la sensazione che gli attori abbiano cuciti addosso i loro ruoli come dei vestiti dal taglio sartoriale, e tutti fanno un'ottima impressione, anche i comprimari.

Da lodare, se ce ne fosse ancora bisogno, Sodebergh che ha firmato anche la fotografia del film: alcune panoramiche di LasVegas potrebbero essere prese come spot turistico, alcuni primi piani di Clooney andrebbero stampati come poster promozionali.

p.s.

l'unico neo e' forse Julia Roberts. In questo film e' un po sottotono, o meglio, non riesce a dimostrare la sua bravura ed il suo fascino. Ma forse e' solo una mia impressione [SM=x39897]

In sintesi: DA VEDERE! [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884]


[myst]
LuVi
00giovedì 27 dicembre 2001 11:08
Non avevo dubbi su questo film!!! [SM=x39854]

LuVi
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Portale del Calcolo Distribuito Scientifico
Moderatore della piazzetta del forum di Elaborare.
Moderatore della sezione cinema di TheForumWorld.
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GILETTE
00giovedì 27 dicembre 2001 19:08
ne torno ora dal cinema, non avevo letto prima questo topic e
devo dire che condivido in pieno il giudizio dato da Myst sia sul film che su Julia Roberts (qui non al massimo).
Sono curioso di vedere spero esista in VHS Colpo grosso il film a cui questo si è ispirato.
andatelo a vedere ne vale la pena.


ciao!!!
Myst
00venerdì 28 dicembre 2001 00:47
io invece, incuriosito da Sodebergh, mi sono andato a fittare "Out of sight" film che tra l'altro condivide con Ocean's un po di cast (Clooney e Don Cheadle) e un po di Staff (Holmes alla colonna sonora). Ho ritrovato la stessa sapiente mano del regista (che tra l'altro si e' divertito un po di piu' in fase di montaggio in questo film, soprattutto nel passionale incontro tra Clooney e la Lopez), il solito clooney "ladro e gentiluomo"... insomma una bella conferma!


[myst]
SANDRO SCARINGI
00venerdì 28 dicembre 2001 13:29
ottimo film...[SM=x39884]
_________________

SANDRO SCARINGI
Critico TV di www.ipercafone.com/amodomio.htm
marlowe
00sabato 29 dicembre 2001 21:56
Non ho nessun motivo per pensare che Ocean’s Eleven non sia il film divertente e spettacolare che Myst descrive, funky almeno quanto l’originale che era una simpatica sfilata di farabutti (e non solo sullo schermo). Io tuttavia nutro una profonda avversione per tutte le operazioni di remake: mi annoiano terribilmente. Sapere che un certo film è il remake di un altro mi toglie preventivamente il piacere di andarlo a vedere. E, stando alle rifatture o rifritture precedenti, non credo di aver perso molto.
Non riesco a capire quale sia il senso e l’utilità di queste operazioni che sicuramente poggeranno su una solida base di marketing e su fondate previsioni di income.
Ma vi immaginate uno scrittore che faccia altrettanto?
Che so: Baricco che scrive il remake di “Moby Dick”; Stefano Benni che riscrive “I viaggi di Gulliver”; Camilleri che riscrive “Mastro don Gesualdo”; Lucarelli che riscrive “Il lungo sonno”…ecc.
Voi comprereste uno di questi libri?

________
Saluti
Marlowe
Myst
00martedì 1 gennaio 2002 20:34
non posso che non essere d'accordo con quanto da te scritto [SM=x39897]

Come puoi generalizzare in questo modo? Cominciamo col dire che il paragone con i romanzi e' del tutto infelice. Il Cinema, come arte, non e' affatto assimilabile alla scrittura, magari al teatro. E proprio restando in ambito teatrale, secondo quanto da te scritto, una commedia dovrebbe essere rappresentata solo dall'autore?

I Film sono il frutto di un delicato lavoro di equipe, e ogni regista, ogni sceneggiatore, ogni direttore della fotografia puo' dare un'impronta decisiva nello sviluppare l'idea del plot originale. Perche' limitarsi a tal punto da non poter prendere spunto da qualche idea che, seppur non "originale", non e' stata sviluppata a dovere o potrebbe essere sviluppata in tutt'altro modo?

In fondo dal "Romeo e Giulietta" sono nati sia "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli, sia "Romeo+Giulietta" di Luhrman, sia "Shakespeare in Love" di Madden fino ad arrivare a "Romeo must Die" di Bartkowiak.

E non sono tutti, in fondo, dei Remake?




[myst]
666
00mercoledì 2 gennaio 2002 08:35
[SM=x39884]
*---------------------------*
I buoni vanno in paradiso , invece io che sono cattivo vado dove voglio.
LuVi
00lunedì 7 gennaio 2002 09:18
L'ho visto stanotte.
Mi è piaciuto molto, e ormai sono praticamente innamorato di Clooney!!! [SM=x39897][SM=x39897][SM=x39897]: [SM=x39854]
Bello, lo consiglio, ma non mi sento di smentire le parole di Marlowe e di fare una recensione più dettagliata!!! [SM=x39851]

LuVi
Saruman
00mercoledì 9 gennaio 2002 03:11
A me è piaciuto...
non ho mai visto l'originale, ma questo film mi è passato e lo rivedrei volentieri... concordo su Julia non ai massimi storici, ma il cast era un po' troppo affollato secondo me per dare il giusto risalto a tutti... già Clooney e Pitt insieme...


Album del momento: 6 Degrees Of Inner Turbulence (Dreamtheater)
marlowe
00mercoledì 9 gennaio 2002 10:31
Caro Myst, se il mio paragone con la letteratura non convince te, il tuo con il teatro mi lascia molto perplesso. Il discorso si farebbe lungo ma il teatro mi pare assai più lontano dal cinema che non la letteratura: per quello che un testo teatrale è, per il ruolo che vi esercitano gli attori, per il ruolo del regista (che, ad eccezione dell'Italia, in altri paesi, teatralmente assai più vivaci del nostro, è meno oberante: più tecnico-organizzativo che intepretativo) e, non certo da ultimo, per il rapporto con il pubblico, molto meno onirico che nel cinema.
Io non nego la legittimità del remake, ne discuto gli esiti che, salvo sporadiche eccezioni (e magari Ocean's Eleven è una di queste) sono sempre stati modesti, limitandosi il più delle volte a riproporre lo stesso plot in veste tecnologicamente più avanzata. Col risultato di produrre a volte piuttosto dei metafilm che dei film, all'insegna di una referenzialità sgargiante ma inutile. E pertanto, noiosa.
________
Saluti
Marlowe
Moran
00giovedì 17 gennaio 2002 23:11
Mah...
Io non mi sento di condividere né l'entusiasmo di Myst, né il nichilismo "di principio" ([SM=x39851]) di Marlowe.
Sono andato a vederlo in compagnia di un gruppo di amici e amiche, e a nessuno di loro è piaciuto (e sono quanto di più lontano ci possa essere dallo stereotipo del "cinefilo fondamentalista".)
Per me è un buon film, dove sicuramente però emergono più gli attori e le loro doti recitative che non la storia di per sé (a parte Julia Roberts, decisamente sciatta sia come bellezza che come recitazione in questo film... diciamo che si è un po' risparmiata, forse).
Una piacevole commedia, divertente al punto giusto, con la giusta dose di suspence, con i ruoli minori ben caratterizzati (i due fratelli litigiosi o il dinamitardo sono macchiette molto ben risucite). Il solito ottimo Brad Pitt, un grande Elliott Gould, un discreto Clooney e un bravissimo Andy Garcia.
Non fa rimpiangere i 6,20 euro (bastardi, hanno aumentato tutto per Natale...) del biglietto.

_________________________
Cordiali saluti,
John Sebastian Moran, jr.
ArtificialBoy
00giovedì 17 gennaio 2002 23:38
devo dire che anch'io avevo espresso altrove l'inutilita' della Roberts in questo film e la godibilita' di tutto il resto... davvero molto ironico come film... [SM=x39851]

vedo che sono opinioni abbastanza condivise allora...
Naitmer4u
00mercoledì 6 febbraio 2002 00:48
L'ho visto! Un film carino ma niente di speciale.
Ho sempre avuto l'impressione di avere giá visto tutto in altri film.Niente di nuovo insomma!

wartr
00martedì 12 febbraio 2002 16:14
Re:

Scritto da: marlowe 09/01/2002 10:31
Caro Myst, se il mio paragone con la letteratura non convince te, il tuo con il teatro mi lascia molto perplesso. Il discorso si farebbe lungo ma il teatro mi pare assai più lontano dal cinema che non la letteratura: per quello che un testo teatrale è, per il ruolo che vi esercitano gli attori, per il ruolo del regista (che, ad eccezione dell'Italia, in altri paesi, teatralmente assai più vivaci del nostro, è meno oberante: più tecnico-organizzativo che intepretativo) e, non certo da ultimo, per il rapporto con il pubblico, molto meno onirico che nel cinema.
Io non nego la legittimità del remake, ne discuto gli esiti che, salvo sporadiche eccezioni (e magari Ocean's Eleven è una di queste) sono sempre stati modesti, limitandosi il più delle volte a riproporre lo stesso plot in veste tecnologicamente più avanzata. Col risultato di produrre a volte piuttosto dei metafilm che dei film, all'insegna di una referenzialità sgargiante ma inutile. E pertanto, noiosa.
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Saluti
Marlowe



Io non sono d'accordo, non si può generalizzare: hai visto "Vynil" di Andy Warhol, tratto da "A clockwork orange" di Burgess? Credi che la successiva trasposizione di Kubrick sia solo "lo stesso plot in versione tecnologicamente più avanzata"? E "The fly" di Cronemberg?
Certamente in alcuni casi è vero quello che dici: vedi l'indecente "Delitto perfetto" con micheal Douglas. Ma quello non è un remake con più mezzi tecnici; è piuttosto una scopiazzatura con (molto) meno cervello. Ciao.



"Once the music leaves your head, it's already compromised"



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abatantutto-un uomo, un mito
marlowe
00mercoledì 13 febbraio 2002 09:54
Caro watr guarda che, fuori da ogni intento polemico, io non ho affatto generalizzato. Nel mio post, che tu citi, io riconosco che sul piano dei remake qualche risultato apprezzabile lo si è ottenuto. E riconoscere questo è, a rigor di logica e di semantica, l'esatto contrario di una generalizzazione. Ma i film-remake salvabili sono pochissimi. Uno di questi è sicuramente "The Fly" di Cronemberg, regista sul quale ho peraltro molte riserve e che considero eccessivamente sopravvalutato. In ogni caso se dovessi scegliere quale delle due mosche gettare dalla torre, tra quella di Cronemberg e quella di Neumann (L'esperimento del dottor K, 1958) metterei in salvo quest'ultima per affetto nei confronti di Vincent Price.
Come "l'indecente" (concordo) "Delitto Perfetto" citato da te, a me vengono in mente molti altri titoli: lo squallido e irrritante "Il talento di Mr. Ripley" (remake del bellissimo "Plein Soleil" di René Clement), il pasticciato "Pianeta delle Scimmie" di Tim Burton; l' inutile "Scent of Woman" con Al Pacino (da "Profumo di donna" di Risi) e tanti, tanti ancora che non cito per non diventare pedante. Temo che l'operazione inversa sia assai più difficile da fare.
Quanto a "Vinyl" confesso la mia totale ignoranza. Non l'ho visto. Mi pare però, da quello che ho letto, un po' azzardato considerarlo un antecedente del film di Kubrick se non nei termini di una curiosità cronologica.
________
Saluti
Marlowe
wartr
00mercoledì 13 febbraio 2002 17:12
Re:

Scritto da: marlowe 13/02/2002 09:54
Caro watr guarda che, fuori da ogni intento polemico, io non ho affatto generalizzato. Nel mio post, che tu citi, io riconosco che sul piano dei remake qualche risultato apprezzabile lo si è ottenuto. E riconoscere questo è, a rigor di logica e di semantica, l'esatto contrario di una generalizzazione. Ma i film-remake salvabili sono pochissimi. Uno di questi è sicuramente "The Fly" di Cronemberg, regista sul quale ho peraltro molte riserve e che considero eccessivamente sopravvalutato. In ogni caso se dovessi scegliere quale delle due mosche gettare dalla torre, tra quella di Cronemberg e quella di Neumann (L'esperimento del dottor K, 1958) metterei in salvo quest'ultima per affetto nei confronti di Vincent Price.
Come "l'indecente" (concordo) "Delitto Perfetto" citato da te, a me vengono in mente molti altri titoli: lo squallido e irrritante "Il talento di Mr. Ripley" (remake del bellissimo "Plein Soleil" di René Clement), il pasticciato "Pianeta delle Scimmie" di Tim Burton; l' inutile "Scent of Woman" con Al Pacino (da "Profumo di donna" di Risi) e tanti, tanti ancora che non cito per non diventare pedante. Temo che l'operazione inversa sia assai più difficile da fare.
Quanto a "Vinyl" confesso la mia totale ignoranza. Non l'ho visto. Mi pare però, da quello che ho letto, un po' azzardato considerarlo un antecedente del film di Kubrick se non nei termini di una curiosità cronologica.
________
Saluti
Marlowe


Forse a fuorviarmi è stata la frase sul tuo post precedente "Nutro una profonda avversione per ogni operazione di remake". Ti riferivi agli esiti di tali operazioni, e su questo possiamo essere d'accordo, per quanto non si finirebbe mai di elencare titoli(tra i remake riusciti, cito "Cape fear" di Scorsese e "Le quattro notti di un sognatore", di cui non mi sovviene il regista(un francese), remake delle notti bianche viscontiane, entrambi tratti da Dostoevskij). Ma è sull'ontologia dell'operazione di remake che non mi sentirei di esprimere giudizi netti: è un orizzonte cinematografico interessante, se esplorato nella giusta maniera. Lo stesso oggetto cambia se visto in prospettive diverse, in tempi diversi, in epoche storiche diverse. Proprio "Vynil" ci offre un esempio: è un film prettamente warholiano, in cui lo spettacolo non trova spazio, la narrazione è irritante nella sua noiosità; è già postmodernità, alla(folle) maniera di Warhol. Non l'ho affatto considerato un antecedente di "Arancia meccanca": lo considero piuttosto un pre-post-Kubrick, ovvero girato prima, ma più "estremo", in qualche modo. Kubrick è autore sicuramente più classico-sublime, maestoso, ma totalmente diverso da Warhol. Dunque non è questione di "curiosità cronologica", è questione di come due autori diversi "filtrino" lo stesso soggetto, giungendo a risultati incommensurabili tra loro. E Kubrick doveva essere a conoscenza di "Vynil"("Vedeva tutto", dice john Baxter nella sua biografia).
P.S.:Su "the fly" non posso essere d'accordo, io salverei l'altra mosca. Ma forse è questione d'età, mi sembra di capire che tu abbia qualche annetto in più sulle spalle, e magari avrai visto prima l'altro film, e come spesso capita, lo senti più "tuo", ti appartiene, in qualche modo.
Su Cronemberg invece... pure. Quello che hai detto per me è una quasi eresia. Ti consiglio, se non li hai già visti: "Il demone sotto la pelle", "Videodrome", "Dead ringers", "Crash", "eXistenZ".
Saluti.



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abatantutto-un uomo, un mito
Battitore
00mercoledì 13 febbraio 2002 18:41
E' vero che di solito dici cazzate e non ci troviamo mai in sintonia, ma stavolta su questo mi trovo concorde con te
[SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999] [SM=x39999]
marlowe
00giovedì 14 febbraio 2002 11:03
A wartr devo dire
che su "The Fly", ovviamente, esageravo. Certamente per ragioni generazionali e nostalgiche; e anche, come ho detto prima, per puro affetto nei confronti di quello straordinario attore che fu Vincent Price. So benissimo che il film di Cronemberg è ben altra cosa rispetto a quello di Neumann. A ben guardare, per tutte le implicazioni che ha, per il taglio narrativo, per le molteplici valenze simboliche dell'esperimento, per il ruolo che vi gioca la storia d'amore, non riesco a considerarlo nemmeno un remake, men che meno uno di quelli realizzati esclusivamente a scopo di lucro. "The Fly" possiede, in piena autonomia, tutte le ragioni artistiche che lo giustificano.
Le cose che hai scritto su Vanyl mi hanno messo molta curiosità, ma non so come fare a rintracciare questo film. Hai per caso qualche indicazione da darmi?
Su Cronemberg ti invito a aprire qui un thread monografico e a lanciare una discussione. Al di là dei miei giudizi e gusti personali, ne vale sicuramente la pena.
________
Saluti
Marlowe
wartr
00giovedì 14 febbraio 2002 12:04
Per marlowe: ho visto "Vynil" qualche tempo fa in un cineclub, qualche giorno dopo l'hanno dato su Fuori orario(porcalamiseria!)...
Credo sia impossibile reperirlo in vhs, l'unica è tenere d'occhio la programmazione di Fuori orario e sperare che lo rimandino presto... ciao.

Per battitore: non ho capito... ce l'hai con me?



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Battitore
00giovedì 14 febbraio 2002 12:12
Re:

Scritto da: wartr 14/02/2002 12:04
Per marlowe: ho visto "Vynil" qualche tempo fa in un cineclub, qualche giorno dopo l'hanno dato su Fuori orario(porcalamiseria!)...
Credo sia impossibile reperirlo in vhs, l'unica è tenere d'occhio la programmazione di Fuori orario e sperare che lo rimandino presto... ciao.

Per battitore: non ho capito... ce l'hai con me?



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Rilassati parlavo con MYST
[SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875] [SM=x39875]
Myst
00giovedì 14 febbraio 2002 20:45
eheh battitore, menomale che hai specificato che ce l'avevi con me, altrimenti mi creavi subito un caso da "moderare" [SM=x39897] [SM=x39897]




[myst]
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